Campi magnetici e cancro: nessuna relazione dimostrata

Il Consiglio dell'American Physical Society (APS), un'organizzazione senza fini di lucro e la principale società di fisica statunitense, ha rilasciato una dichiarazione intitolata:

"Linee elettriche ad alta tensione e salute pubblica", in cui si sostiene che i presunti effetti negativi sulla salute determinati dai campi elettromagnetici nei dintorni dei cavi dell'alta tensione non sono stati provati scientificamente e che il costo delle opere di protezione e delle dispute legali "non è proporzionale al rischio, sempre ammesso che il rischio esista".

Robert L. Park, membro dell'Ufficio di Washington D.C. dell'APS, ha detto che la dichiarazione del Consiglio, approvata durante la riunione del 22 aprile, è basata su numerosi anni di discussione e di controllo della questione da parte della commissione affari pubblici dell'APS ed è stata appoggiata dai dirigenti della Divisione di Biofisica dell'APS.

Si tratta, sostiene Park, della posizione più decisa sull'argomento mai assunta da una società scientifica.

Ecco il testo completo della dichiarazione:

"Ai fisici viene spesso chiesto di esprimersi sui pericoli potenziali di cancro causati dai campi elettromagnetici generati dai cavi dell'alta tensione e da altre apparecchiature elettriche. Se da un lato noi riconosciamo che il problema della connessione tra i campi generati dalle linee ad alta tensione e il cancro è un 'area di studio in continuo sviluppo seguita da ricercatori di varie discipline negli Stati Uniti e all'estero, dall'altro riteniamo che sia già possibile trarre numerose conclusioni basate sui risultati scientifici a tutt'oggi noti. Riteniamo inoltre che, per usare al meglio le risorse finite disponibili per la ricerca ambientale e l'intervento sui danni all'ambiente di origine umana, sia importante che le organizzazioni professionali si esprimano sulla questione. La letteratura scientifica e le relazioni di altre commissioni di studio non mostrano alcun legame significativo e coerente tra cancro e campi elettromagnetici generati da linee ad alta tensione. Tra i lavori su questo argomento vi sono studi epidemiologici, ricerche su sistemi biologici e analisi dei meccanismi di interazione teorici. Non è stato identificato alcun meccanismo biofisico plausibile che possa far risalire sistematicamente l'induzione del cancro a questi campi elettromagnetici. Inoltre, la maggior parte delle ricerche epidemiologiche e biofisiche/biologiche non è riuscita a confermare quegli studi che hanno riportato effetti specifici negativi sulla salute dovuti ali 'esposizione a tali campi. Mentre è impossibile escludere effetti deleteri per la salute provocati da un qualsiasi fattore ambientale, è necessario dimostrare una relazione di causa-effetto coerente e significativa prima di concludere che tali effetti abbiano veramente luogo. Da questo punto di vista le congetture che mettono in relazione il cancro ai campi elettromagnetici prodotti da linee ad alta tensione non sono state giustificate scientificamente. Tuttavia queste affermazioni ingiustificate hanno generato in alcune comunità timori e apprensione relativi ai cavi dell'alta tensione, portando a costosi tentativi di attenuazione dei campi e, in qualche caso, a lunghi procedimenti legali. I costi degli interventi di protezione e delle cause in tribunale sono cresciuti fino a raggiungere l'ordine dei miliardi di dollari e rischiano di salire ulteriormente. Lo spreco di queste risorse per eliminare una minaccia che non ha una base scientifica convincente è per noi preoccupante. Problemi ambientali più seri sono trascurati per mancanza di fondi e di attenzione dell'opinione pubblica e il costo per il contribuente non è proporzionale al rischio, sempre ammesso che il rischio esista".

da SkepticaI Inquirer, vol. 19 n. 5, traduzione a cura al Alberto Mariani

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