Come si spiega?

Guida a una critica pertinente delle affermazioni sul paranormale

"Quando ero piccola ho sognato che mio fratello veniva coinvolto in un incidente; poi ho scoperto che proprio quella notte era andato con la macchina contro un palo. Come si spiega?" Questa è una delle più tipiche domande che possono essere rivolte a chi fa parte di un comitato come il CICAP.
Come rispondere? In genere, i comportamenti possibili in queste situazioni sono di tre tipi:
a. Negare l'episodio dicendo: "Sono tutte sciocchezze!" b. Cercare di interpretare il racconto come una coincidenza, calcolando magari il numero dei sogni della ragazza che non si sono mai avverati e confrontandolo poi con l'unico che sembra essersi avverato.
c. Rispondere: "Non lo so, non c'ero: è difficile esprimere un'opinione su un evento di questo tipo senza avere maggiori informazioni".
Personalmente, ho trovato che quest'ultimo approccio è il più onesto, dato che non sarebbe assolutamente possibile spiegare qualcosa di cui non si sa assolutamente niente. Subito dopo, però, potrei raccontare un episodio simile che io o altri abbiamo avuto l'opportunità di indagare e di dimostrare trattarsi di una semplice coincidenza. Ciò ha la funzione di suggerire all'interlocutore che, oltre all'ipotesi "paranormale", è quasi sempre possibile trovare anche altre spiegazioni più semplici, o economiche: si deve, però, avere la possibilità di esaminare tutti i dati del problema.
Capita spesso, purtroppo, che persone critiche del paranormale, anche se ben intenzionate, si lancino in accese discussioni senza considerare attentamente le implicazioni delle proprie asserzioni. Costoro si fanno guidare più dalle emozioni che non dalla logica, lanciano accuse non ragionevolmente sostenibili, fanno citazioni non adeguatamente documentate e, in poche parole, non fanno niente per rendere le proprie asserzioni credibili.
E' indubbio che comportamenti di questo tipo si possono rivelare controproducenti alla causa di un'indagine seria e critica del paranormale come la intende il CICAP; senza contare il fatto che un critico di questo tipo si rende poco credibile, poco simpatico e può addirittura essere soggetto a querele.
Per il moomento non esistono ancora corsi o libri che insegnino come affrontare adeguatamente le affermazioni sul paranormale. Allora, nell'attesa di questi corsi e di queste guide cosa è possibile fare per essere sicuri che le nostre critiche siano efficaci e responsabili?
Ray Hyman, uno psicologo americano, famoso critico del paranormale, mi ha passato alcuni suggerimenti che ora giro a voi:
  1. Siate preparati. L'essere capaci di analizzare un'affermazione straordinaria in modo efficace è un'arte che richiede pratica e lavoro di ricerca. E' più probabile che rispondiate appropriatamente a un'improvvisa sfida se avete già anticipato sfide simili. Cercate di preparare in anticipo risposte brevi ed efficaci per quelle domande che è più probabile che vi vengano fatte. Sarebbe utile preparare una lista delle domande più ricorrenti con le possibili risposte.
  2. Chiarite i vostri obiettivi. Prima di tentare di affrontare un'affermazione sul paranormale, chiedetevi cosa state cercando di ottenere. Cercate di liberare del risentimento a lungo represso? Volete sminuire i vostri opponenti? Desiderate far conoscere il vostro punto di vista? Volete dimostrare che l'affermazione manca di ragionevoli fondamenta? Spesso ci rendiamo conto che i nostri obiettivi sono misti e, specialmente quando agiamo impulsivamente, che alcuni sono in conflitto con gli altri.Può essere particolarmente importante sottolineare la differenza tra obiettivi a breve e a lungo termine. Penso che molti sarebbero d'accordo nel riconoscere che il nostro obiettivo a lungo termine più importante sia quello di educare il pubblico in modo da metterlo in grado di tener testa efficacemente da solo ad affermazioni improbabili. E' importante anche, nel chiarire i nostri obiettivi, decidere a quale tipo di pubblico intendiamo rivolgerci. Attacchi duri e decisi nei confronti delle affermazioni sul paranormale, raramente cambiano le opinioni della gente. Argomenti che potrebbero persuadere i lettori dei giornali popolari potrebbero d'altra parte offendere un accademico.Fate sempre in modo che sia chiaro che ciò su cui voi state discutendo sono le affermazioni, mai la persona che le fa. Evitate a ogni costo, di dare l'impressione che cercate di interferire con la libertà di opinione di qualcuno.
  3. Fate le vostre ricerche. Qualora possibile cercate di affrontare una discussione su una particolare affermazione avendo in mano il maggior numero di fatti a essa inerente. Dovete anche cercare di documentare le vostre fonti. Non fidatevi di quello che leggete sui giornali circa un'affermazione particolare o fatti a essa legati; cercate di raggiungere la fonte originale dell'affermazione.
  4. Non andate oltre le vostre competenze. Nessuno, specialmente oggi, può affermare credibilmente di essere un esperto su tutto. Qualora possibile dovreste consultare gli esperti appropriati. Comprensibilmente, siamo molto critici di chi fa affermazioni sul paranormale che vanno chiaramente al di là delle sue competenze. Dovremmo esserlo anche di noi stessi. La cosa peggiore che può fare un critico è quella di andare oltre i fatti e le prove disponibili. A questo proposito, chiedetevi sempre se avete davvero qualcosa da dire. A volte è meglio rimanere in silenzio piuttosto che lanciarsi in una discussione che coinvolge aspetti al di là delle proprie conoscenze. Come dicevamo all'inizio, non bisogna aver paura di dire "non lo so".
  5. Lasciate che i fatti parlino da soli. Se avete fatto le vostre ricerche e avete raccolto una quantità sufficiente di fatti, raramente il pubblico avrà bisogno del vostro aiuto per arrivare a una conclusione appropriata. Infatti, la vostra posizione è molto più forte se permettete al pubblico di trarre le proprie conclusioni sulla base dei fatti offerti. Diciamo per esempio che la signora X afferma di aver aiutato la polizia a trovare il corpo di un bambino scomparso e che voi avete ottenuto una dichiarazione della polizia nella quale si dice che la signora X non è stata di alcun aiuto. In queste circostanze può essere controproducente asserire che la signora X ha mentito o che le sue affermazioni sono "false". La signora X, innanzitutto, potrebbe credere sinceramente, anche se erroneamente, che il suo contributo sia stato di qualche aiuto. Inoltre, chi vi ascolta potrebbe offendersi per il tono delle vostre critiche e simpatizzare per la signora X. Invece, se riportate semplicemente le dichiarazioni della signora X e la risposta della polizia, non solo aderite ai fatti, ma i vostri ascoltatori giungeranno più facilmente e da soli alle conclusioni appropriate.
  6. Siate precisi. E 'importante servirsi di un linguaggio preciso e accurato nell'esaminare le affermazioni sul paranormale. Dobbiamo stare molto attenti a evitare di dichiarare qualcosa sul paranormale che non possiamo poi documentare adeguatamente. Inoltre, è indispensabile documentarsi sul significato dei termini per evitare figuracce e passare per incompetenti (non è possibile che chi aderisce al CICAP dica cose tipo: "I paranormali non hanno prove convincenti"! "Paranormale" è un aggettivo, non un nome. Al massimo si potrà dire: "I sostenitori del paranormale", oppure "I sensitivi", se si intende qualcuno che afferma di possedere facoltà paranormali). A questo scopo, è possibile richiedere al CICAP il Dizionario del paranormale.
  7. Usate il principio di carità. So che alcuni troveranno sgradevole questo principio. Per alcuni, maghi, astrologi e occultisti vari rappresentano il "nemico", e sembra inutile dare a costoro il beneficio del dubbio. Ma l'essere caritatevoli nei confronti delle affermazioni sul paranormale rappresenta l'altra faccia della medaglia dell'essere onesti e corretti. Il principio di carità richiede che qualora ci siano dubbi o ambiguità nei confronti di un'affermazione sul paranormale, si faccia il possibile per risolvere l'ambiguità a favore di chi fa l'affermazione finché non avremo buone ragioni per non farlo. A questo proposito è importante distinguere tra l'essere in errore e l'essere disonesti. Possiamo dubitare dell'accuratezza o della validità di una particolare affermazione, ma raramente possiamo essere sicuri del fatto che chi fa l'affermazione sta mentendo o sta semplicemente ingannando sé stesso.
  8. Evitate parole grosse e sensazionalismi. I principi fin qui esposti ci dicono che dobbiamo evitare di usare parole grosse o pregiudiziali nelle nostre critiche. Dobbiamo anche cercare di evitare i sensazionalismi, anche se a essi ricorrono i nostri opponenti; dobbiamo evitare di abbassarci a un simile livello.
Non si tratta semplicemente di "offrire l'altra guancia". Il nostro scopo è quello di ottenere credibilità a favore della nostra causa. Forse, reazioni emotive e sfide sensazionalistiche possono regalare pubblicità facile, ma a breve termine. Noi dobbiamo considerare la nostra opera come uno sforzo a lungo termine. Intendiamo persuadere i mass media e il pubblico della serietà e importanza del nostro messaggio. Inoltre, intendiamo meritarci la loro fiducia di fonte affidabile e credibile. Un compito di questo genere richiede che si tengano sempre a mente i principi scientifici e gli standard della razionalità e integrità che vorremmo fossero universali.

Dunque, la prossima volta che qualcuno vi chiederà: "Come si spiega?", dopo avervi fatto un racconto altamente improbabile, cercate di seguire qualcuno dei consigli qui sopra riportati. La qualità delle vostre critiche non potrà che essere migliore e sicuramente più efficace.
accessToken: '2206040148.1677ed0.0fda6df7e8ad4d22abe321c59edeb25f',