U.F.O.

Dal diario del Prof. Bickerstaff

Tutti sanno che l'Universo e' pieno di forme di vita intelligenti che vanno in giro con i dischi volanti. Queste creature sono di colore verde e sono molto più evolute e sagge dell'uomo, e hanno uno strano senso dell'umorismo. Attualmente stanno studiando la nostra cultura, e se ne stanno nascosti perché non vogliono generare panico tra i terrestri. Tuttavia essi scelgono tra di noi alcune persone che reputano particolarmente idonee per fare da intermediari con il resto dell'umanità'. Tra queste mi vanto di avere un amico, che vuole restare anonimo (e questa e' la prova della sua sincerità'), e che mi ragguaglia sugli usi e costumi dei marziani. Mi riferisce che sono molto arrabbiati con noi perché non prestiamo fede agli emissari che essi generosamente ci inviano. Per salvare la Terra dalle guerre e dalla fame, dalla crisi energetica e dall'inquinamento avevano mandato un Uomo saggio e telegenico con il compito di piegare cucchiai, ma venne ingiustamente querelato da un maghetto (che, sia detto per la cronaca, ha perso la causa ed stato condannato ai lavori forzati) ostacolando l'intervento cosmico. Avevano anche predetto che il mondo sarebbe esploso nel 1984, ma non abbiamo creduto.

Comunque essi sono estremamente generosi, e una volta fui invitato a prendere il tè' nel loro disco, grazie all'intercessione del mio amico. Mi ero vestito di verde, secondo le accurate prescrizioni che mi erano state fatte, e al posto delle scarpe avevo delle pinne. A mezzanotte ci trovammo nel bosco dove avevamo acceso un fuoco per segnalare la nostra posizione, era una bella notte estiva e le stelle brillavano lontane e glaciali, ed. io f rabbrividivo pensando che stavo per incontrare esseri venuti da incommensurabili lontananze. Tenevo tra le mani una scatola di aringhe, di cui sono ghiotti oltre misura i marziani. Il mio compagno si allontanò un momento per un improvviso bisogno (i marziani non fanno escrementi e pertanto nelle loro case non ci sono bagni). Durante la sua assenza arrivarono le guardie forestali che visto il fuoco erano subito accorse credendolo un incendio doloso. Io li tranquillizzai: "non vi preoccupate non sono un piromane, stiamo solo aspettando dei Marziani, e a questo proposito dovrei chiedervi di allontanarvi perché essi non voglio farsi avvistare da estranei." Inspiegabilmente loro non si mostrarono comprensivi, e spento rapidamente il fuoco, mi portarono con loro nonostante io protestassi energicamente. Ottenuta la libertà' vigilata, chiamai subito il mio amico per raccontare tutto e spiegare i motivi della mia assenza. Egli mi tranquillizzo'. Gli extraterrestri, servendosi del loro radar a raggi cosmici avevano visto tutto. In realtà le guardie forestali erano agenti della NASA, e i marziani, pur potendo, non mi avevano liberato, per non creare disordini. Chiesi se era possibile avere un altro incontro, ma era meglio aspettare che finisse il processo. Il mio amico avrebbe volentieri testimoniato a mio favore, ma gli extraterrestri gli avevano raccomandato discrezione, e non poteva tradire il segreto. Attualmente gli hanno affidato una missione per salvare la terra: camminare sui carboni ardenti per 17 metri.

Isaac Bickerstaff professore emerito alla Bisceglie University.

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