Sempre più arresti

Non si ferma "l'effetto Wanna Marchi"

L'effetto Wanna Marchi. La vicenda giudiziaria che ha visto protagonista Wanna Marchi, ampiamente trattata da giornali e televisioni e ancora oggi oggetto di discussioni e dibattiti, ha sicuramente favorito il proliferare sulle pagine della cronaca di notizie legate ad eventi analoghi. Un po' per la reazione di indignazione che tale vicenda ha suscitato nell'opinione pubblica, un po' per il ritrovato coraggio di molte vittime di maghi e ciarlatani, la percentuale di denunce e arresti sembra sensibilmente aumentata. In questo e nel prossimo numero di questa rubrica, vengono riportati alcuni di questi fatti di cronaca raccolti da varie fonti di informazione, grazie soprattutto alle segnalazioni che giungono frequentemente sulla mailing list del CICAP.

La prima segnalazione riguarda un mago della provincia di Palermo, che si faceva chiamare "Maestro Luigi", denunciato dalla guardia di finanza dopo mesi di indagini per aver raggirato centinaia di persone utilizzando un sistema analogo a quello usato da Wanna Marchi e dai suoi collaboratori. Secondo quanto emerso dalle indagini, infatti, l'uomo truffava i propri clienti convincendoli del fatto che erano stati colpiti da una fattura e dal malocchio, proponendo poi loro un costoso antidoto. È stato accertato che, con questo sistema, il mago ha sottratto a una delle vittime beni per un valore di oltre duecentotrenta milioni di lire. Il "mago" e alcuni suoi collaboratori sono stati denunciati anche per evasione fiscale.

(Repubblica on line, 6.2.2002)

Riti a base di torture. Un sistema ancora più crudele e assurdo si è rivelato quello usato da una chiromante calabrese molto nota nella cittadina di Cleto. Una giovane donna di Amantea l'aveva contattata per un consulto, su consiglio dei suoi genitori. La maga era riuscita a convincerla che una maledizione le impediva di sposarsi e che, per scongiurare le gravi sciagure che incombevano su tutta la famiglia, avrebbe dovuto sottoporsi a riti basati su torture e umiliazioni, sborsando una somma di ottanta milioni. Per pagare la somma richiesta i genitori si erano persino indebitati chiedendo prestiti ad alcune società finanziarie. Nel corso dei rituali la ragazza veniva legata ad una sedia, picchiata, ingiuriata, punta con spilli e costretta a fissare per ore la luce di una candela con la quale poi le venivano procurate delle bruciature sul corpo. Le accuse rivolte alla maga e ai suoi collaboratori, tra cui ci sarebbe anche un carabiniere, sono di truffa aggravata e continuata. Per la donna si ipotizza anche il reato di sequestro di persona.

(Ansa, 26.2.2002)

 

Soddisfatti o rimborsati. Oltre alle denunce per truffa di clienti un po' più coraggiosi e scaltri, i maghi a volte devono anche guardarsi dalle reazioni dei clienti più creduloni. La sera di capodanno, a Roma, tre giovani hanno deciso di rivolgersi ad uno dei tanti cartomanti che si incontrano nelle strade della capitale. Uno di loro ha pensato bene di consultare le carte per avere notizie sul suo futuro sentimentale, essendo stato da poco lasciato dalla donna che amava. L'incauto cartomante gli ha prospettato un quadro un po'troppo negativo, dicendogli di perdere ogni speranza e che la sua donna lo aveva tradito ancora prima di lasciarlo. Evidentemente il responso non ha soddisfatto i giovani che hanno cominciato a picchiarlo scatenando una rissa furibonda che solo i carabinieri sono riusciti a sedare.

(il Messaggero, 4.1.2002)

 

In conclusione, per la rubrica L'angolo della salute:"non ti curar DA lor ma guarda e passa":

Denunciato pranoterapeuta. Anche per gli amanti delle pratiche alternative, ogni tanto, capita di regolare i conti con la giustizia. Un pranoterapeuta che operava nella provincia di Messina è stato denunciato dai carabinieri per abuso della credulità popolare e per aver esercitato la professione medica senza alcuna autorizzazione. Il presunto guaritore, come hanno accertato i carabinieri, avrebbe raggirato un ignaro cliente facendogli credere che, con la sola imposizione delle mani, sarebbe potuto guarire da tutti i malanni che lo affliggevano.

(La gazzetta del sud, 11.3.2002)

 

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