Nazismo poco "magico"

Quale ruolo svolse veramente l'esoterismo nella Germania di Hitler?

  • In Articoli
  • 28-07-2003
  • di Paolo Cortesi

L'articolo a firma di Paolo Cortesi analizza la scarsa presa sul fascismo e su i suoi principali esponenti delle principali dottrine esoteriche allora in voga e di come Mussolini cinicamente, pur essendo ateo, decide di servirsi del cattolicesimo per conservare il consenso e il potere.

L'autore chiude l'articolo con questa frase: "A quali orrori possa condurre la complicità tra potere statale e fanatismo mistico-esoterico lo dimostra la tremenda storia della Germania di Hitler".

Nel box interno all'articolo di Cortesi, il bravo Sergio De Santis affronta il rapporto tra nazismo ed esoterismo. Il De Santis pur riconoscendo una maggiore valenza culturale dell'esoterismo nell'ambito del movimento nazionalsocialista rispetto al fascismo ritiene, giustamente secondo me, che la tesi che il Reich occulto ed esoterico possa essere una chiave di interpretazione significativa delle sciagurate scelte politiche e strategiche del vertice nazista sia fortemente sopravvalutata.

Il mito del Reich esoterico va ricondotto esclusivamente alla passione personale di un unico gerarca, Himmler (foto nella pagina a fianco NdR), anche se di spicco assoluto soprattutto durante la guerra.

Tutte le decisioni "criminali" dell'establishment nazista dalla liquidazione della SA di Rohm, all'incendio del Reichstag, la notte dei cristalli, il "riarmo" tedesco, i sudeti, l'attacco alla Polonia e all'URSS, la liquidazione dei malati di mente e la soluzione finale sono riconducibili a scelte politiche e strategiche. La probabilità che queste scelte siano state influenzate da dottrine esoteriche e/o mitologie dell'occulto di questo o quel gerarca è praticamente nulla. A questo punto trovo totalmente contraddittorio il pezzo di De Santis e l'ultima frase dell'articolo di Cortesi che ribadisce ancora una volta la tesi molto forzata dell'intreccio perverso tra potere nazista e forze esoteriche/occulte.

Antonio Zucchini
Napoli

 

Risponde Paolo Cortesi:

L'osservazione del sig. Zucchini è pertinente, ma non trovo totale contraddizione fra il testo di De Santis e la mia frase conclusiva. Ripercorro telegraficamente il mio articolo: in esso mi proponevo di dimostrare che il pragmatismo mussoliniano non teneva in alcun conto le espressioni esoteriche e soppresse la massoneria per evitare che continuasse a esistere un "centro di potere" parallelo a quello del regime.

Ma scrivo anche (e questa mi sembra la parte più rilevante) che esoteristi e iniziati vari tentarono di avvicinare, anzi addirittura di trasformare, il fascismo in chiave magica. Se dunque non è mai esistito un fascismo esoterico, è però esistita una corrente fascista dell'irrazionalismo tipico della prima metà del Novecento. Questo mi sembrava un dato da portare all'attenzione degli storici e degli studiosi dei movimenti esoterici. Ovviamente il mio articolo non era niente di più che un primo approccio al problema e un suggerimento per ipotesi di lavoro. La situazione nazista, invece, mi pareva decisamente diversa.

È assolutamente esatto quanto scrive De Santis, che rifiuta la tradizione, frutto di una storiografia sensazionalista, un po' rudimentale e molto a effetto noir, che disegna il nazismo come il frutto di un disegno occulto, ordito da stregoni consacrati alle forze occulte.

Ma stiamo attenti a non commettere l'errore opposto, ovvero di rigettare completamente la pista di analisi esoterica: il nazionalsocialismo ebbe una sua ideologia occulta, cioè esoterica, cioè destinata a pochi eletti.

E tale ideologia era costituita su elementi tipici e forti del pensiero magico. Non è qui la sede opportuna per parlarne, per questo rimando il lettore ai saggi di Nicholas Goodrick-Clarke (Le radici occulte del nazismo), di George L. Mosse (Le origini culturali del Terzo Reich) e di Giorgio Galli (Hitler e il nazismo magico).

Certo, la politica e la strategia naziste non furono dettate dal credo magico-esoterico. Ma il clima e l'anima della Germania hitleriana, l'ideologia razzista, l'immaginario collettivo del popolo tedesco nella dittatura nazista sono evidentemente, drammaticamente impregnati di quel delirio lucido, di quella follia dialogata che ho chiamato "fanatismo mistico-esoterico" nella chiusa del mio articolo, che qui mi sento di confermare.

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