Nuovo giallo nel Triangolo delle Bermude

  • In Articoli
  • 28-03-2001
  • di Viviano Domenici

L'estate mantiene sempre le sue promesse e in mancanza di marziani (sostituiti quest'anno dal più concreto robottino), di maledizioni di faraoni e altre amenità stagionali, ecco che ci regala il mistero doc: "Yacht misteriosamente deserto e alla deriva nelle acque del triangolo delle Bermuda", una zona dell'oceano Atlantico coi vertici a Miami, Porto Rico e le isole Bermuda. Un triangolo d'acqua maledetto, si dice, ma non per lo scrittore Charles Berlitz che ha venduto ben 18 milioni di copie del suo celebre Bermuda, il triangolo maledetto, pubblicato nel 1974 raccogliendo senza guardar troppo per il sottile tutti i si dice" che aveva collezionato a cominciare dal 1945.

Il mistero sarebbe rappresentato da una quantità di inspiegabili sparizioni di barche, navi, aerei (o solo equipaggi) a causa di misteriose forze aliene, deformazioni spazio-temporali, malefiche influenze dell'antica Atlantide, piramidi rovesciate ecc. ecc. Tutte forze impalpabili (e improbabili) che hanno affascinato tanti. Ma non tutti. Tra gli scettici c'è James Randi, il celebre investigatore del paranormale, il quale — come racconta Massimo Polidoro nel suo libro Misteri (ed. ECO, Varese 1996) ha preso in esame tutti i più importanti casi citati da Berlitz, esclusi quelli mai avvenuti e quelli per cui non era nota la localizzazione della scomparsa, e li ha posizionati su una mappa del mondo scoprendo così che solo quattro sparizioni rientravano nel Triangolo, tutte le altre erano avvenute nel nord Atlantico, nel Golfo del Messico, o addirittura nei pressi dell'Irlanda o nell'Oceano Pacifico.

Ma ci sono altri elementi che inducono allo scetticismo. "Secondo la Guardia costiera degli Stati Uniti - riferisce Polidoro nel suo libro - ogni anno attraversano la zona compresa nel Triangolo circa 150 mila navi; di queste circa 10 mila mandano richieste di soccorso, ma solo cinque navi l'anno, in media, vengono dichiarate disperse. Considerata l'imprevedibilità del tempo nella zona e l'alta densità di traffico, si tratta di una media che non stupisce". E ancora. I Lloyds di Londra non hanno mai alzato i premi delle loro assicurazioni per le navi che intendono attraversare il Triangolo, perché dalle loro indagini non risulta alcun "mistero". E i Lloyds, si sa, non rischiano il denaro a cuor leggero.

Insomma, il mistero si basa sullo scarso senso critico del lettore e sullo sfruttamento interessato del fascino che il mistero esercita sulla mente umana. Come sapeva bene il cardinale Caraffa: "Il popolo vuole essere ingannato: che sia ingannato".

Viviano Domenici

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