Hellzapopping ad Amytiville

Cronaca del famoso caso di infestazione II parte

  • In Articoli
  • 03-03-2004
  • di Sergio de Santis

Stabilire i termini esatti della leggenda di Amityville non è cosa facile, perché manca una "versione canonica" di quanto sarebbe accaduto. Ecco comunque gli sviluppi principali del mix di poltergeist e demonologia quale si è andato via via arricchendo, modificando e contraddicendo attraverso gli articoli, le interviste, i talk show e le successive edizioni del libro di Anso:

1) George Lutz acquista la casa senza sapere granché sulla strage che l'ha insanguinata e senz'alcuna conoscenza in campo parapsicologico.
2) La casa comincia però subito a esercitare un influsso malefico sugli abitanti, provocando rapporti tesi fra i coniugi e liti fra i ragazzi.
3) I visitatori avvertono un'atmosfera pesante che non riescono a spiegarsi.
4) Un'amica sensitiva in visita entra spontaneamente in trance e proferisce minacce con voce non sua.
5) "Lutz" comincia a farsi crescere i capelli e finisce per assomigliare in modo inquietante al mass murderer Ronnie De Feo.
6) Il cane di casa, "Harry", quasi si strangola con la catena cercando di fuggire al di là del recinto.
7) La Bibbia di famiglia si apre da sola.
8) George si sveglia ogni notte alle 3.15, ora esatta della strage.
9) Kathy rivive in sogno scene del delitto.
10) La notte si odono inspiegabili rumori.
11) Un liquido nero macchia il water.
12) Nella casa si diffonde un odore pestilenziale di escrementi umani.
13) Una melma verde cola dalle pareti del corridoio al terzo piano.
14) La porta d'ingresso pesante più di un quintale si scardina da sola.
15) Nuguli di mosche coprono i vetri della stanza dei giochi in pieno inverno.
16) Nella notte risuona la musica di un'invisibile banda di ottoni.
17) La casa si raffredda inspiegabilmente.
18) Danny viene gravemente ferito da una finestra che d'improvviso gli piomba su una mano e deve essere ricoverato.
19) Un demone incappucciato appare fra le fiamme del caminetto.
20) La piccola Missy parla dei suoi incontri con un misterioso maiale di nome Jodie, che nessuno degli altri membri della famiglia riesce a vedere.
21) Un muso di maiale con occhi di brace appare alla finestra della stanza di Missy.
22) Una sedia a dondolo nella stanza di Missy comincia a muoversi da sola.
23) Impronte di zoccoli appaiono nella neve del giardino.
24) Il viso di Kathy si trasforma per qualche minuto in quello di in una vecchia megera sdentata.
25) Il corpo di Kathy levita sul letto.
26) Sul corpo di Kathy appaiono inspiegabili bruciature.
27) George inciampa in un leone di ceramica e sulla caviglia appaiono i segni di un morso.
28) Sotto una scala viene scoperta una stanza segreta con le pareti dipinte di rosso (red room) e una sorta di altare per il sacrificio di animali nel corso di cerimonie diaboliche.
26) Sotto gli scalini dell'ingresso viene scoperto un pozzo segreto.

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La polizia locale viene allertata e un graduato, il sergente Pat Cammarota, constata sia le bad vibrations sia addirittura i segni di zoccoli nella neve. Un prete della zona, amico di Kathy, citato nel libro attraverso lo pseudonimo di padre "Frank Mancuso", viene invitato a benedire la casa: ma una voce misteriosa gli ingiunge di andarsene ("Get Out!") e scampa di stretta misura a un incidente stradale mentre i tergicristalli entrano in funzione da soli. Tornato a casa Padre "Mancuso" non riesce più a mettersi in contatto telefonico con i Lutz e si ritrova afflitto da una strana malattia, con febbre altissima e pustole su tutto il corpo.

La simbologia diabolica di molti episodi (il freddo, il familiar, gli odori pestilenziali, le retrocognizioni, la possessione in trance, ecc.) sembra evidente: e George Lutz decide di verificare la storia della casa presso la locale Historical Society. Viene così a scoprire due inquietanti precedenti. Il primo è che la casa risulta costruita sopra un recinto dove gli antichi indiani Shinnecock segregavano pazzi e moribondi. Il secondo è che nel corso del diciassettesimo secolo la casa era stata la residenza di un negromante di nome Jack Ketchum fuggito da Salem al tempo della caccia alle streghe.

Alla fine la Diocesi di Rockville, nella cui giurisdizione si trova Amityville, decide di mettere al corrente il Vaticano e consiglia a George Lutz di rivolgersi a qualche istituto di ricerche parapsicologiche. Così Lee si rivolge alla Psychical Research Foundation di Durham, collegata con l'ESP Department della Duke University, fondato dal fondatore dei test con carte Zener, J.B.Rhine: ma la situazione precipita e i Lutz sono costretti a fuggire prima dell'intervento della PRF (che parteciperà però al sopralluogo del 18 febbraio).

Una vicenda, come si vede, assai suggestiva, cui si aggiungeranno nel 1978 le notizie relative all'impossibilità di girare il film di Rosenberg on location a causa degli incidenti soprannaturali verificatisi durante le prime riprese. Il film segue grosso modo il copione da Jay Anson, salvo l'aggiunta per buon peso di parecchi must del genere horror (come le porte e finestre che si aprono e chiudono in continuazione, il sangue che tracima in tutta la casa e un inevitabile gatto nero) nonché di alcuni episodi del tutto nuovi: come un attacco delle mosche contro padre "Mancuso" (che adesso è diventato "Delaney" per ulteriore cautela), un'improvvisa cecità del prete e un'ascia bipenne con cui George Lutz terrorizza tutta la famiglia.

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Robert Morris

Dopo la pubblicazione del libro di Anson, Robert Morris ha pubblicato su The Skeptical Inquirer un dettagliato intervento metodologico (apparso in traduzione italiana anche sul N° 25 di Scienza & Paranormale) nel corso del quale sono stati messi in evidenza tutti gli abbagli, le errate interpretazioni dei fatti, gli scherzi della memoria, i pregiudizi occultistici, le coincidenze ecc. che potevano aver viziato il resoconto degli "orrori" di Amityville. Negli anni successivi però grazie alle indagini condotte da Kaplan e altri detective dell'occulto (sia della corrente scettica che di quella parapsicologica), ma anche e soprattutto in virtù delle confessioni di Weber e dello stesso Lutz, la fenomenologia dell'Amityville Horror è andata assumendo sempre più il carattere di una mistificazione preordinata da cima a fondo. I vari episodi sono stati infatti controllati e vivisezionati uno per uno, con risultati assai suggestivi del modo in cui è possibile costruire un hoax capace di convincere vaste masse di fans dell'occulto. Così molti "fenomeni" a un esame spassionato e più ravvicinato sono risultati puri e semplici unstrange fact (Bloomfield) gabellati per "inquietanti": come i litigi fra ragazzi, i rumori notturni, i cattivi odori (esorcista o idraulico?), il freddo dicembrino, "l'amico immaginario" inventato da Missy secondo una normalissima sintomatologia infantile (fra l'altro chiaramente ispirato alla popolare porcellina Miss Piggy dei Muppets) e gli "occhi diabolici" che sono risultati essere quelli del gatto siamese dei vicini uso a passeggiare abitualmente sui cornicioni delle finestre; mentre la terrificante "red room" si è rivelata un banale sottoscala.

In altri casi hanno destato sospetti le diverse versioni degli stessi fatti: come la melma verde (poi diventata nera o rossa); la banda musicale di ottoni (altre volte composta da corni e tamburi); "l'altare privato" (!) di Padre "Mancuso" trasformato in ginocchiatoio e il suo vescovo degradato a semplice "confessore"; il muso di Jody qualche volta stagliato contro la luna dall'interno della camera di Missy e qualche altra volta invece invece intravisto dal giardino come se si trovasse all'interno, e via elencando

Ma il debunking più clamoroso è stato quello derivato dalla semplice verifica dei fatti citati, e cioè:

a) la polizia locale ha smentito di esser stata mai coinvolta e di aver constatato le orme del diabolico Jodie (tanto che il nome del sergente Cammarota ha dovuto diventare Zammarato nell'edizione pocket del volume);
b) "Father Mancuso", identificato come padre Ralph Pecoraro ha negato di aver messo piede nella casa maledetta e tanto meno di essere stato colpito dai mali attribuitigli nel libro;
c) la Diocesi ha negato di avere mai segnalato il caso a un improbabile "Consiglio dei miracoli" e ha smentito con indignazione l'idea di aver potuto consigliare a George Lutz di rivolgersi a professionisti della parapsicologia;
d) il locale istituto di meteorologia ha smentito sia le nevicate che avrebbero dovuto rivelare le orme del maiale diabolico, sia l'uragano che avrebbe fatto da opportuno sfondo all'ultima notte prima della fuga;
e) un semplice confronto fra le foto ha potuto smentire l'esistenza di qualsiasi somiglianza fra George e Ronnie;
f) il pronto soccorso del locale ospedale ha escluso il ricovero di Danny per la ferita alla mano;
g) Jay Anson è stato costretto a confessare di aver costruito la sua storia basandosi esclusivamente su una serie di nastri registrati che gli erano stati consegnati da George Lutz; di non aver contattato nessun testimone; di non aver controllato alcun fatto citato; e di essersi abbandonato a parecchie "licenze letterarie" anche rispetto agli stessi nastri;
h) tutti i fabbri della zona hanno negato di esser stati chiamati per sostituire la porta scardinata che infatti è risultata di fattura originale nel corso di un controllo;
i) la società telefonica ha smentito di aver ricevuto alcuna segnalazione di guasto sulla linea di padre Pecoraro;
l) l'Amityville Historical Society ha smentito di esser stata contattata da George Lutz prima della fuga di gennaio e ha comunicato che non risulta alcuna pratica di segregazione dei pazzi e dei moribondi fra gli indiani Shinnecock (peraltro mai presenti nella zona);
m) una famiglia Ketchum è risultata effettivamente presente nella zona ma non esiste alcuna conferma circa l'arrivo del loro capostipite da Salem, né circa la sua presenza in Ocean Avenue, né circa le cerimonie diaboliche che si sarebbero svolte colà;
n) le riprese del film sono state effettuate a Tom's River nel New Jersey semplicemente perché il municipio di Amityville aveva negato il permesso di girare.

Come dire - tutto sommato - niente di niente: e per di più con la testimonianza di Weber circa il suo coinvolgimento nell'ideazione della truffa e un ammicco furbesco a proposito del credito da concedere allo strombazzato lie detector. Con la ciliegina finale sulla torta della confessione resa in tribunale dello stesso Lutz circa l'inesistenza della banda musicale, del grugno di maiale apparso alla finestra, e della levitazione della moglie sul letto, "forse vista soltanto soltanto in sogno" (!).

Ma quale è stato l'obiettivo di una così complessa operazione truffaldina? Anche su questo punto, col tempo, si è andata facendo abbastanza chiarezza, come avremo occasione di riferire nella prossima - e ultima - puntata della nostra storia.

(Fine II parte - continua)

Sergio De Santis
Giornalista e direttore della collana "StoricaMente" per la casa editrice Avverbi.

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