Coltello Poltergeist: risolto il mistero

Roma. Non era né Unabomber, né una magia inspiegabile, né un fenomeno legato ai fatti di Canneto di Caronia (S&P 54) l'esplosione di un coltello denunciata da una donna romana lo scorso 21 marzo mentre tagliava un pezzo di formaggio è stata provocata dalla recisione di un filo elettrico. Lo ha stabilito la polizia scientifica esaminando il coltello bruciacchiato e il pezzo di formaggio che la donna stava tagliando poco prima dello scoppio. Daniela P., 57 anni, è stata invece denunciata per procurato allarme.

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Il coltello bruciacchiato

Gli investigatori arrivati dopo l'allarme nell'appartamento della donna in via Passeggiata di Ripetta, nel centro storico di Roma, avevano notato subito delle anomalie rispetto a quanto aveva raccontato la signora Daniela. Gli agenti del Commissariato Trevi, diretti da Antonio Del Greco, hanno escluso subito che la fiammata potesse essere stata provocata dallo sfregamento del coltello sul formaggio. Dopo aver riascoltato Daniela P. è stato chiarito, infatti, che sotto la forma del formaggio c'era il filo elettrico di un frullatore attaccato alla presa di corrente.

La donna, in sostanza, nel tagliare il formaggio ha reciso il filo elettrico causando la fiammata e rischiando di conseguenza anche la vita.

"Probabilmente la signora - ha detto Del Greco - quando si è riavuta dal momento di stordimento, non ha ricordato nulla di come si sono svolti i fatti, salvo quell'improvvisa fiammata, e ha creduto che il coltello fosse esploso, denunciando la cosa alla polizia. Abbiamo accertato che né sul coltello, né sul formaggio vi sono tracce di polvere da sparo, e con la stessa donna abbiamo ricostruito tutta la vicenda, e ora siamo costretti a denunciarla per procurato allarme".

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