Un convegno per indagare i misteri

Si è svolto ad Abano Terme (PD) il quinto World Skeptics Congress, organizzato quest'anno dal CICAP. Il resoconto della giornata.

Il "V World Skeptics Congress" si è svolto ad Abano Terme dall'8 al 10 ottobre 2004. L'evento è coinciso con il "IX Convegno Nazionale del CICAP" (anticipato di un anno rispetto alla solita scadenza biennale: il che significa che il prossimo Convegno Nazionale si svolgerà nel 2006, NdR) e ha avuto il titolo di "Misteri Risolti", in inglese "Solving Mysteries".

I lavori sono stati ufficialmente aperti alle ore 9.45 di venerdì 8 ottobre presso il Teatro Congressi "Pietro D'Abano" di Abano Terme (PD). Per la prima volta il Convegno mondiale degli scettici si è svolto in Italia e ha visto la partecipazione di circa 500 persone (il teatro ha registrato il tutto esaurito) provenienti da ogni parte del mondo: Cina, Australia, Africa, Stati Uniti, SudAmerica, Europa, Canada. Al pubblico è stato garantito un servizio di traduzione simultanea curato da Loredana Barozzino con Sergio Crinò, Federica Finello e Matteo Ippoliti.

Apertura del convegno


Di fronte a un folto pubblico, Steno Ferluga, astrofisico dell'Università di Trieste, presidente del CICAP, e Paul Kurtz, professore emerito di Filosofia, State University of New York a Buffalo, presidente dell'americano CSICOP (Committee for the Scientific Investigation of Claims of the Paranormal), aprono ufficialmente il Convegno illustrandone le caratteristiche. Secondo Ferluga le associazioni di indagine scientifica sui fenomeni misteriosi, presenti in tutto il mondo, rappresentano oramai un indispensabile punto di riferimento per chiunque voglia discutere di paranormale. Kurtz delinea brevemente una storia dei movimenti scettici, illustra gli argomenti che verranno trattati nel convegno e lo spirito che anima gli investigatori scettici. Seguono i saluti del Sindaco della città di Abano Terme, Prof. Giovanni Ponchio, dell'Assessore al Turismo, Cesare Pillon e del Presidente del Consorzio Terme Euganee, Enzo Baretella.

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Aprono il convegno: Paul Kurtz e Steno Ferluga. Adestra: il sindaco di Abano, il prof. Giovanni Ponchio.


SESSIONE I:

"Parapsicologi e scettici: il dialogo è possibile?"

La prima sessione congressuale viene moderata da Ray Hyman, professore emerito di Psicologia, Università dell'Oregon, Stati Uniti. La prima relazione è quella di Caroline Watt, presidente dell'Associazione Parapsicologica. Watt presenta il discorso del prof. Robert L. Morris (che doveva partecipare al convegno, ma che è prematuramente scomparso nello scorso mese di settembre) dal titolo "Parapsicologia, scetticismo e il futuro: interazioni produttive e improduttive". Watt illustra le ricerche condotte nel laboratorio del Prof. Morris e tratta della proficua collaborazione che lì si è sempre avuta tra parapsicologi e scettici.

Dopo il coffee break, il Convegno prosegue con la relazione di un altro inglese, Richard Wiseman, professore di Psicologia, Università dell'Hertfordshire, dal titolo: "Parapsicologia: potenzialità e trabocchetti". Wiseman, noto al grande pubblico inglese per i suoi originali e intriganti esperimenti di psicologia dell'insolito, illustra alcuni esperimenti di pirobazia (capacità di camminare sui carboni ardenti). Evidenzia la necessità, da parte degli scettici, di evitare ogni forma di dogmatismo e sottolinea l'importanza che gli scettici collaborino con i parapsicologi seri interessati alla ricerca sperimentale.

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Ray Hyman, Caroline Watt, Richard Wiseman e James Alcock.


Segue la relazione di James Alcock, professore di Psicologia, Università di York a Toronto, in Canada, dal titolo: "I canoni della scienza o i cannoni degli scienziati: che cosa tiene lontana la parapsicologia dalla discussione scientifica?". Dopo avere illustrato i principi su cui si basa la ricerca scientifica, Alcock sottolinea la necessità di applicare gli stessi principi alla ricerca in parapsicologia. Segue una discussione con il pubblico.

Terminata la prima sessione, il Convegno prosegue con l'apertura della mostra interattiva: "Misteri risolti con esperimenti, poster e proiezioni". Nella mostra si può assistere a giochi chimici, fisici, geometrici e matematici ("Effetti speciali della scienza" di Fuso, Sarcone e Waeber), si possono osservare numerosi oggetti paranormali: statue piangenti, sangui miracolosi (portati da Luigi Garlaschelli), ascoltare messaggi di psicofonia (con Marco Morocutti), capire come sia possibile la pirobazia e comprendere come sia facile elaborare oroscopi (stand curati dal CICAP-Piemonte). Nella sezione poster gli argomenti spaziano dall'egittologia, all'ufologia, dall'astrologia alle influenze lunari. Nell'ambito della mostra c'è tempo anche per una divertente esibizione di micomagia condotta dal prestigiatore Max Vellucci.

SESSIONE II:

"Falsi miti e leggende"

Nel pomeriggio il Convegno riprende con la seconda sessione dedicata a "Falsi, miti e leggende", moderata da Lorenzo Montali, ricercatore al Dipartimento di Psicologia, Università di Milano-Bicocca, che tiene anche la prima relazione dal titolo: "Leggende di guerra". Montali, già Segretario nazionale del CICAP e autore di Leggende tecnologiche (Edizioni Avverbi), si sofferma sulle numerose leggende e false credenze legate alla guerra in Iraq. Si va dai ragni giganti, al volto di Bin Laden nella nuvola di fumo che avvolge le Twin Towers. Inoltre, analizza i meccanismi con cui le leggende si creano e si propagano.

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Jan Harold Brunvand, Kennet Feder, Luciano Arcuri e Lorenzo Montali.


La seconda relazione è quella di Kenneth Feder, professore di Antropologia alla Central Connecticut State University, negli Stati Uniti, e autore del libro di fresca traduzione per le Edizioni Avverbi Frodi, miti e misteri . Feder, il cui intervento si intitola: "Atlantide a Disneyland: quando un documentario si trasforma in un'opera di fantasia", si sofferma sul mito di Atlantide e su come un recente documentario trasmesso da una TV americana abbia diffuso notizie completamente false spacciandole per scientificamente accertate.

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Marie Jo Weber, Gianno Sarcone e Silvano Fuso


Dopo il consueto coffee break, è la volta di Luciano Arcuri, professore di Psicologia delle Comunicazioni di massa all'Università di Padova, con la relazione dal titolo: "Le dicerie. I fattori socio-psicologici che ne favoriscono la diffusione e la credibilità". Arcuri si sofferma su come le dicerie, prive di fondamento, si creino, si diffondano nella società e sul perché molta gente dia loro credito.

Chiude la sessione Jan Harold Brunvand, professore emerito del Dipartimento di Inglese, Università dello Utah, Stati Uniti, e decano dello studio sul folklore e le leggende metropolitane. Nella sua relazione, intitolata: "Leggende urbane: troppo belle per essere vere", illustra le caratteristiche delle leggende urbane e analizza i meccanismi che consentono la loro diffusione. Segue la discussione con il pubblico.


SERATA SPECIALE:

"Il mondo di Galileo Galilei"

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Con Piero Angela, al centro, si sono alternati sul palco (da sinistra): Alessandro Bettini, Maria Piera Marenzana, Andrea Frova, Alessandro Libero, Daniele Bene, Marco Bisello e Paolo Caporello.


Dopo una cena in pizzeria in cui si scambiano chiacchiere e impressioni con vecchi e nuovi amici, il Convegno riprende alle ore 21 con la "Serata speciale: il mondo di Galileo Galilei", condotta da Piero Angela. La serata, elaborata e diretta Massimo Polidoro, con la supervisione dello stesso Angela e su testi preparati da Andrea Frova, fisico all'Università "La Sapienza" di Roma, e da Mariapiera Marenzana, docente di Lettere e biografa di Galileo, è stata una sorta di "SuperQuark" teatrale, molto varia e ricca di spunti di riflessione. Tra gli ospiti, oltre agli stessi Frova e Marenzana, è intervenuto anche Alessandro Bettini, fisico all'Università di Padova e Membro dell'Accademia Galileiana. Con l'aiuto di brani tratti dal film "Vita di Galileo", messi gentilmente a disposizione dalla regista Liliana Cavani, si sono ripercorsi i momenti più significativi della vita del grande scienziato, con particolare riguardo alle difficoltà da lui incontrate nella lotta contro il dogmatismo ideologico. Con l'ausilio di un enorme piano inclinato (riproduzione fedele di quello utilizzato da Galileo), Bettini ha riprodotto pubblicamente il celebre esperimento sulla caduta dei gravi. La serata, poi, è stata allietata da due interventi teatrale a cura di Paolo Caporello e del Teatro Laterale (Padova). Nel primo, Marco Bisello, Daniele Bene e Alessandro Libero hanno recitato un intrigante brano tratto dal "Dialogo sui massimi sistemi" di Galileo, in cui emerge tutto lo spirito della filosofia sperimentale di Galileo. Nel secondo, ed è l'intervento con cui si è chiuso il convegno, Paolo Caporello ha vestito i panni di un convincente Galileo intervistato da Piero Angela.

La serata, un evento del tutto originale rispetto ai precedenti Convegni internazionali, è stato enormemente apprezzato da tutti, ma in particolare proprio dal pubblico straniero.

SESSIONE III:

"Indagare i misteri"

La seconda giornata del Convegno inizia con una sessione dedicata alle indagini sui misteri e moderata da Massimo Polidoro, docente di Psicologia dell'insolito all'Università di Milano- Bicocca, scrittore e Segretario nazionale CICAP.

La prima relazione è quella di Joe Nickell, responsabile ricerche dello CSICOP, dal titolo: "Indagare sui casi freddi: dal Mostro di Flatwood alla Sindone". Nickell analizza diversi "casi freddi", ovvero misteri del passato che al loro tempo non avevano trovato una spiegazione. Tra questi: il mostro di Flatwood, essere extraterrestre che molto probabilmente altro non era se non un semplice barbagianni, le piste di Nazca che a un esame critico appaiono di origine perfettamente umana (Nickell stesso in soli due giorni riuscì a riprodurre il famoso condor gigante), per arrivare alla Sindone e alla clamorosa confessione dell'artista che la realizzò nel Medioevo. A proposito delle linee di Nazca, Nickell ci rende partecipi di un'intuizione davvero interessante: messi a confronto tutti i disegni, si nota infatti che in ciascuno di essi sono presenti due linee incongruenti con la forma dell'animale rappresentato. L'ipotesi di Nickell è che le linee rappresentassero l'ingresso e l'uscita di quelli che dovevano essere percorsi rituali compiuti dagli antichi peruviani.

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Joe Nickell, Mariano Tomatis, Luigi Garlaschelli


È quindi la volta di Mariano Tomatis, informatico, ricercatore e scrittore di Torino, con una relazione attualissima: "La beffa del Codice Da Vinci". Analizzando il famoso best seller di Dan Brown, Tomatis evidenzia le sue possibili letture e mostra che in esso compaiono tutti i classici elementi ben noti a chi si occupa di falsi storici, complottismo e fantarcheologia. Nella sua interessante analisi, Tomatis non si basa solo sull'esame del testo, ma anche su dati oggettivi raccolti in alcuni sopralluoghi effettuati a Rennes-le-Château. Tomatis è oggi uno dei principali esperti italiani sull'argomento (vedi il sito da lui curato: www.renneslechateau.it ) e sta curando per Scienza & Paranormale uno speciale dedicato proprio ai misteri di Rennes-le-Château.

Tocca poi a Luigi Garlaschelli, professore di Chimica all'Università di Pavia e Responsabile sperimentazioni CICAP, che presenta una relazione dal titolo: "La vera storia della spada nella roccia". Garlaschelli illustra gli studi da lui condotti sulla sola vera spada nella roccia esistente al mondo: quella di S. Galgano, in provincia di Siena, e sui suoi possibili legami con la leggenda di re Artù.

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Dopo il coffee break, tocca a Massimo Polidoro con una relazione intitolata: "Scienza e pseudoscienza nell'assassinio del Presidente Kennedy". Polidoro, che nel suo libro Grandi gialli della storia (Edizioni Piemme - v. recensione a pag. **) ha analizzato criticamente tutta la vicenda dell'assassinio Kenndy, le indagini che ne sono seguite e le tante ipotesi di complotti e cospirazioni, si sofferma qui su due esempi eclatanti di cattiva ricerca. Il primo riguarda l'inattendibilità di una celebre testimone oculare le cui dichiarazioni sono messe a confronto con fotografie e filmati che Polidoro mostra al pubblico. Il secondo esempio riguarda il famoso "proiettile magico" che, stando a certe ipotesi cospirazioniste, non avrebbe potuto colpire sia Kennedy che il Governatore Connelly nel modo in cui è avvenuto. Anche questa volta, il confronto delle ipotesi cospiratorie con i dati di fatto, fotografici e filmati, smentisce la leggenda.

Chiude la mattinata una presentazione speciale del leggendario James Randi, prestigiatore, scrittore e presidente della James Randi Educational Foundation (JREF), dal titolo: "Sperimentare con i sensitivi: i difficili, gli ingenui e gli impossibili". Con la sua consueta verve, Randi racconta numerosi episodi divertenti verificatisi esaminando i candidati al premio di un milione di dollari messo in palio dalla sua JREF. Tra personaggi dall'ingenuità sconcertante e veri e propri imbroglioni, Randi descrive con occhio critico, ma anche compassionevole, questa strana fauna che anima il mondo del paranormale, regalando al pubblico momenti di vero divertimento.

La sessione termina con un'animata discussione con il pubblico.

Terminata la sessione, il Convegno prosegue con la riapertura della mostra interattiva: "Misteri risolti con esperimenti, poster e proiezioni".

SESSIONE IV:

"La Magia e la psicologia dell'inganno"

Nel pomeriggio il Convegno riprende con la sessione dedicata alla magia e alla psicologia dell'inganno, moderata da Sergio Della Sala, professore di Neuroscienze, Università di Edimburgo, in Scozia, e Socio effettivo del CICAP, che presenta la sua relazione dal titolo: "Non posso muovermi, eppure credo di poterlo fare. La neurologia dell'auto-inganno". Nell'interessante relazione, Della Sala illustra gli studi condotti sui pazienti affetti da "anosognosia", ovvero pazienti affetti da paralisi che negano però la loro condizione. Ancora una volta emerge la complessità della mente umana e come essa sia facilmente vittima di inganni e autoinganni.

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Richard Wiseman, Chris Franch e Ray Hyman.


La seconda relazione vede tornare Richard Wiseman per parlare de "La psicologia della magia e dell'illusionismo". Wiseman illustra gli aspetti psicologici che stanno alla base della magia e dell'illusionismo (che sfruttano vere e proprie falle della mente umana) con alcuni giochi di prestigio e un test di percezione (un filmato in cui appare in modo evidente un gorilla che però ben pochi in sala riescono a vedere) che sconcerta il pubblico.

Dopo il coffee break, è la volta di Chris French, professore di Psicologia e Capo dell'Unità di Ricerca sulla Psicologia dell'insolito al Goldsmiths College, Università di Londra (ha collaborato alla relazione Krissy Wilson) che parla de: "La psicologia dell'auto inganno: fattori cognitivi sottostanti a credenze ed esperienze paranormali". French illustra quali siano i meccanismi che portano la mente umana ad autoingannarsi e che inducono molti, in buona fede, a credere di possedere facoltà paranormali. Tra gli illuminanti esempi mostrati alcune registrazioni di presunti "messaggi satanici": grovigli di parole indistinguibili, dove solo la fantasia e l'autosuggestione possono permettere di riconoscervi un significato sensato.

Segue la relazione di Ray Hyman dal titolo: "La psicologia dell'inganno". Il grande psicologo analizza i meccanismi che consentono di ingannare la mente umana sfruttando le sue debolezze, con particolare riferimenti all'illusionismo e al paranormale.

Chiude la sessione una dimostrazione speciale di Ian Rowland, illusionista inglese, sul tema: "Poteri della mente: fatti, fantasie e fandonie". Da abile uomo di spettacolo, Rowland stupisce il pubblico con alcune sorprendenti esibizioni: numeri di mentalismo, giochi con le carte, fino alla materializzazione di un oggetto paranormale, costituito da due cornici di carta di giornale concatenate tra loro. Risultato: un grande divertimento e uno scervellamento generale per cercare di capire i suoi trucchi.

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Ian Rowland.


Durante la sessione viene anche presentata al pubblico del Convegno la nuova rivista del CICAP: Magia. La rivista italiana di cultura magica. La rivista risulta particolarmente gradita perché le copie in vendita disponibili vengono rapidamente esaurite.

SERATA SPECIALE:

"Randi: è incredibile!"

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Dopo cena il Convegno riprende alle ore 21 con un'altra serata speciale tutta dedicata al grande James Randi, curata e presentata da Massimo Polidoro. Con l'ausilio di rarissimi filmati inediti (alcuni dei quali ritraggono un giovanissimo Randi che evade da una cassaforte, resta sommerso sott'acqua per due ore in una cassa sigillata e si libera da una camicia di forze appeso per i piedi sopra le Cascate del Niagara!) si ripercorre la straordinaria carriera del grande illusionista e indagatore del paranormale. Tra imprese incredibili ai limiti delle possibilità umane e veri e propri lampi di genio che gli consentirono di tirarsi fuori da situazioni davvero difficili, emerge tutta la straordinarietà di quest'uomo che Isaac Asimov ha giustamente definito un vero tesoro nazionale. Intervistato da Polidoro, Randi allieta il pubblico con le sue argute battute e la sua straordinaria simpatia. Non manca un suo numero di mentalismo che, se non fosse eseguito da Randi, si direbbe autenticamente paranormale. Nel corso della serata, inoltre, si alternano in una serie di esibizioni "magiche", in onore di Randi, alcuni grandi nomi dello scetticismo mondiale (Nickell, Hyman e Wiseman). Una serata indimenticabile che entusiasma la straripante platea del Teatro Congressi.

SESSIONE V:

"Quale futuro per lo scetticismo?"

La terza giornata del Convegno inizia con una sessione intitolata "Quale futuro per lo scetticismo", moderata da Barry Karr, Direttore Esecutivo dello CSICOP.

Il primo intervento è quello di Amardeo Sarma, Presidente del GWUP, il gruppo scettico tedesco, e dell'ECSO, il Consiglio Europeo delle Associazioni scettiche, dal titolo: "Verso il massimo impatto". Sottolineando il ruolo sociale dello scetticismo, Sarma evidenzia la necessità da parte degli scettici di evitare atteggiamenti dogmatici e di svolgere accurate indagini prima di esprimere giudizi. Poiché il 2005 sarà il 250esimo anniversario della nascita di Christian Samuel Hahneman, il padre dell'omeopatia, Sarma sottolinea la necessità che gli scettici si concentrino soprattutto sull'omeopatia il prossimo anno.

Segue la relazione di Sergio Della Sala, dal titolo: "I sette peccati degli scettici. Una declamazione". Con il suo consueto umorismo, Della Sala illustra tutto ciò che gli scettici devono assolutamente evitare di fare: peccare d'orgoglio, assumere atteggiamenti paternalistici, commettere plagio e scorrettezze logiche, parlare senza adeguata conoscenza dei fatti, credersi onnipotenti, appellarsi al principio di autorità ed essere poco chiari.

È quindi di nuovo la volta dell'inglese Chris French, che presenta una relazione dal titolo: "Scetticismo in Inghilterra". Partendo da significativi dati statistici relativi alla diffusione delle credenze paranormali, French delinea una breve storia dello scetticismo in Inghilterra, dalle origini fino ai nostri giorni.

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Barry Karr, Chris French.


Segue la relazione di Alejandro Borgo, giornalista argentino, Direttore della rivista Pensar, dal titolo: "Cosa dovremmo fare dello scetticismo?". Partendo dal significato della parola scetticismo, Borgo sottolinea l'importanza del modo in cui il messaggio scettico viene trasmesso al pubblico e dell'immagine con cui gli scettici vengono percepiti.

Chiude la sessione un intervento fuori programma del giornalista spagnolo Luis Alfonso Gámez, che illustra la situazione spagnola relativamente alla diffusione del paranormale da parte dei media e delle radio e televisioni in particolare.

Segue la consueta discussione con il pubblico e il coffee break.

SESSIONE VI:

"Un aggiornamento internazionale"

La sesta sessione, anch'essa moderata da Barry Karr, è dedicata all'Aggiornamento internazionale del panorama scettico.

Il primo intervento è quello di Edward P. Kruglyakov, componente dell'Accademia delle Scienze Russa, Capo Laboratorio e Direttore dell'Istituto Budker di Fisica Nucleare di Novosibirsk, e professore di Fisica del plasma all'Università di Stato di Novosibirsk.

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Seguito dagli interventi della delegazione cinese (rappresentata dal dottor Li Shengxian e la sua assistente Cheng Ningning) dal titolo: "Ricerca sui servizi offerti dagli stregoni in Cina"; da quello di Mourad Whaba, professore emerito di filosofia all'Università di Ain Shams, Presidente dell'Associazione Afro-Asiatica di filosofia e dell'International Averroës and Enlightenment Association, Cairo, Egitto, e da quello di Mona Abousenna, Segretario generale dell'Associazione Afro-Asiatica di filosofia e dell'International Ibn Rushd and Enlightenment Association e capo del Dipartimento di Inglese, Università di Ain Shams University, Cairo, Egitto.

Chiude la sessione Paul Kurtz, professore Emerito di Filosofia, SUNY at Buffalo; Presidente CSICOP, USA.

È stato particolarmente suggestivo vedere su uno stesso palcoscenico scettici provenienti da diverse parti del mondo, ma tutti accomunati dallo stesso tipo di problemi e tutti desiderosi di trovare soluzioni intelligenti e lontane dalla chiusura aprioristica di chi si limita a negare l'esistenza di certi fenomeni. La questione principale, infatti, una volta determinato se certi fenomeni esistono o meno, risiede nel capire come e perché tante persone vogliono comunque credere alla loro realtà. Punti di vista diversi e originali, come quelli ascoltati in questa sessione e nella precedente, possono sicuramente aiutarci tutti a fare progressi in questa direzione.

Un pranzo all'Opera

Ad allietare i congressisti, il Convegno prevede anche "Un pranzo all'opera", un buffet con un originale forma di intrattenimento. Un gruppo di cantanti lirici hanno presentato una selezione di arie "scettiche" tratte da opere famose (Rigoletto, Carmen, Elisir d'amore, La medium). Bravissimi, sia per le doti canore che per quelle recitative, i giovani interpreti: Gianmaria Franzin (pianoforte), Yiannis Vassilakis (baritono), Alberto Brunelli (tenore), Amalia Dustin (mezzo-soprano), Antonella Maestrello (soprano) e Ilaria Zanetti (soprano). Nelle insolite vesti di presentatore, Francesco Chiminello, fisico dell'Università di Padova, ideatore, con Ilaria Zanetti, dell'originale iniziativa. Un bell'intermezzo di ottima musica che entusiasma tutti partecipanti al Convegno e che lascia letteralmente estasiati gli amici americani.

SESSIONE VII:

"Le medicine alternative possono nuocere alla salute!"

Nel pomeriggio il Convegno riprende con una sessione dedicata alle medicine alternative, moderata da Silvio Garattini, direttore dell'Istituto Mario Negri a Milano e Garante Scientifico del CICAP.

Il primo intervento è quello di Edzard Ernst, professore di Medicina complementare presso la Peninsula Medical School, all'Università dell'Exeter e di Plymouth, in Inghilterra, dal titolo: "Medicine complementari e alternative: fanno più bene che male?"

Il secondo intervento è di Berry Beyerstein, professore di Psicologia, Simon Fraser University, Burnaby, B.C., Canada, dal titolo: "Cosa insegnano nelle scuole di erboristeria?" Beyerstein rileva come, a differenza della disciplina scientifica della "Pharmacognosy", che comprende botanica, medicina chimica, farmacologia e antropologia e punta a identificare, isolare e purificare nuove medicine tratte dalle piante, la classica "erboristeria" appare oggi come una disciplina che non è riuscita e evolvere e a trasformarsi in una vera e propria scienza. Caratteristiche come il rifiuto di aggiornarsi, l'isolamento dalla comunità scientifica e l'atteggiamento reverenziale nei confronti dei "testi sacri", la fanno piuttosto rientrare nel campo delle pseudoscienze.

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Medicine alternative: da sin Silvio Garattini, Berry Beyerstein, Edzard Ernst. Sotto: Willem Betz, Riccardo Luccio e Wally Sampson.
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Dopo il coffee break, è la volta di Willem Betz, professore di Medicina della famiglia, Università di Bruxelles, Belgio, che presenta una relazione dal titolo: "I pericoli di un riconoscimento delle medicine alternative". Betz si sofferma sulla legislazione adottata dalla maggior parte dei paesi civilizzati in materia medica e sui pericoli sociali legati al preteso riconoscimento legale di pratiche mediche prive di ogni validazione scientifica.

Segue la relazione di Riccardo Luccio, professore di Metodologia della ricerca in psicologia, Università di Firenze, e Direttore responsabile di S&P, dal titolo: "Medicine alternative ed effetto placebo". Un esame doveroso del meccanismo, l'effetto placebo, grazie al quale tanti rimedi "alternativi" sembrano avere un reale effetto terapeutico, quando invece si basano unicamente sui meccanismi innescati dalla suggestione.

Chiude la sessione Wally Sampson, professore di Medicina Clinica, Università di Stanford, USA, con una relazione dal titolo: "La conquista politica delle istituzioni mediche negli Stati Uniti". Sampson analizza il fenomeno della diffusione delle medicine alternative negli Stati Uniti evidenziando che la loro battaglia per ottenere un riconoscimento, ben lungi dall'essere fondata su un onesto confronto scientifico, è invece basata su poco nobili questioni legate a interessi economici, escamotage legali e vere e proprie scorrettezze finalizzate a far tacere ogni voce critica.

Conclusioni

Alle ore 17.30, Steno Ferluga, Presidente CICAP e Paul Kurtz, presidente CSICOP, chiudono ufficialmente il convegno, facendo un breve bilancio dei lavori. Un bilancio nettamente positivo sia per l'elevatissimo livello scientifico dei contenuti delle relazione, sia per l'enorme successo di pubblico, sia per la partecipazione di giornalisti della carta stampata e della radiotelevisione provenienti da tutto il mondo (compresi inviati di testate come Nature, New Scientist, The Independent e TV come la BBC e Discovery Channel).

Insomma un evento da ricordare che lascia in tutti coloro che vi hanno partecipato un grande entusiasmo e una grande voglia di impegnarsi sempre di più in difesa della razionalità.

Silvano Fuso Coordinatore CICAP-Liguria, scrittore e Resp. CICAP-Scuola

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