Mark Twain e la veggente

Dalla penna dissacrante del grande scrittore americano, un inedito resoconto di una divertente visita a una medium.

  • In Articoli
  • 02-08-2006
  • di Romolo G. Capuano

Samuel Langhorne Clemens, alias Mark Twain, è conosciuto per i celeberrimi Tom Sawyer e Huckleberry Finn. I più famosi monelli degli Stati Uniti, ruzzolanti e giocosi, hanno nutrito le letture di molte generazioni di ragazzi, costituendo dei modelli letterari inimitabili. Meno nota in Italia è la produzione giornalistica, polemica e critica del grande scrittore americano, nonché i suoi scritti anti-religiosi e scettici che hanno dato vita a veri e propri capolavori negletti - almeno in Italia - come Letters from the Earth e Sketches New and Old. Quest'ultima, pubblicata nel 1875, è una raccolta di pezzi tra il giornalistico e la novella breve, alcuni dei quali molto efficaci nel riprodurre, in uno stile ironico e dissacrante, tic e manie dell'epoca di Twain.

Lionizing murderers è, tra gli Sketches, uno dei testi più corrosivi e divertenti, imbevuto di una vena scettica particolarmente efficace nel colpire vezzi e trucchi di indovini e chiromanti e nel criticare la triste abitudine - ancora oggi diffusa - di celebrare gli assassini più efferati come eroi. Tema centrale dello scritto è, infatti, la consultazione di una famosa veggente da parte dello stesso Twain e l'esito, tutt'altro che brillante, delle sue previsioni.

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Mark Twain.

Twain espone e rivela quella che tuttora rimane una delle tecniche privilegiate dell'arte magica degli indovini: la lettura a freddo o cold reading. Questa tecnica si basa sulla valorizzazione degli indizi verbali e non verbali forniti dal "cliente" per ricostruirne il sistema di valori, la provenienza sociale, le preferenze e avversioni, le abitudini di vita, i consumi, i manierismi, eccetera. Sin dal suo ingresso nello studio dell'indovina, Twain viene scrutato e analizzato fino a quando non gli viene rivelato che "ha avuto molti problemi, ma anche gioie; fortuna e sfortuna", secondo l'applicazione più classica del cosiddetto "effetto Barnum", che consiste nel fare affermazioni che si adattano a un grande numero di soggetti a causa della loro genericità. Successivamente, l'indovina sostiene che il bisnonno di Twain è stato impiccato e che anche lui ben presto seguirà le orme dell'avo. Di fronte alle proteste del povero scrittore, l'indovina intima di rimanere in silenzio e descrive per filo e per segno quanto gli riserva il futuro. Guarda caso, il futuro assomiglia alla sorte di un certo Pike, un assassino impiccato per avere massacrato un'intera famiglia e divenuto famoso in carcere per le sue "gesta". Cosa c'è di meglio che fare la sua stessa fine? Non stia lì a piangere, Twain, il futuro gli riserva un grande successo!

Del resto gli indovini, soprattutto se ben retribuiti, non augurano sempre il più splendido successo?

È sorprendente constatare come a distanza di oltre un secolo dalla pubblicazione di questo breve testo, chiromanti e chiaroveggenti usino ancora le stesse tecniche e gli stessi stratagemmi per convincere i propri "clienti" dei loro poteri. Per questo è ancora attuale leggere Lionizing murderers. Perché forse un giorno diventi inattuale! Il testo che segue è dunque la traduzione di Lionizing murderers così come disponibile sul sito del Project Gutenberg:

Avevo tanto sentito parlare della famosa indovina Signora... che ieri andai a trovarla.

Ha una carnagione scura per natura e questa caratteristica è intensificata da apporti artificiali che non le costano niente. Ha capelli ricci, molto neri e ho avuto l'impressione che alla loro naturale bellezza contribuisca del burro andato a male. Indossa un fazzoletto rossastro a quadri, avvolto alla meglio intorno al collo: era evidente che l'altro avrebbe impiegato un po' di tempo prima di essere lavato. Suppongo che fiuti tabacco. In ogni modo, qualcosa che vi assomiglia si era depositato tra i peli che le spuntavano dal labbro superiore. So che le piace l'aglio. L'ho saputo appena ha sospirato. Mi guardò per quasi un minuto con i suoi penetranti occhi neri e poi disse: "Basta così. Venga!".

Prese a scendere lungo un corridoio cupo e squallido. Io la seguivo da vicino.

Dopo un pò si fermò e disse che, data l'oscurità e la tortuosità del percorso, avrebbe fatto meglio ad accendere una luce. Ma non mi sembrava cortese lasciare che una donna si prendesse tanto disturbo per me e così dissi: "Non ne vale la pena, signora. Un altro sospiro e penso di riuscire a seguirla".

Così procedemmo senza intoppi. Giunti nel suo studio misterioso, mi chiese di dirle la mia data di nascita, l'ora esatta dell'avvenimento e il colore dei capelli di mia nonna. Risposi nella maniera più precisa possibile. Poi disse: "Giovanotto, si faccia forza. Non tremi. Sto per rivelarle il passato". "Beh, le informazioni riguardanti il futuro sarebbero, in realtà, più..."

"Silenzio! Lei ha avuto molti problemi, ma anche gioie; fortuna e sfortuna. Il suo bisnonno è stato impiccato."

"Non è v...".

"Silenzio! Impiccato, signore. Ma non per suo demerito. Non è riuscito a evitarlo."

"Sono contento che gli renda giustizia."

"Ah, purtroppo per lei, anche la giuria gli ha reso giustizia. È stato impiccato. Le vostre stelle si incrociano nella quinta sfera della quarta divisione. Di conseguenza, anche lei sarà impiccato."

"Alla luce di questa bella..."

"Ho bisogno di silenzio. Inizialmente, lei non possedeva una natura criminale, ma le circostanze l'hanno cambiata. A nove anni, ha rubato dello zucchero. A quindici, ha rubato denaro. A venti, ha rubato cavalli. A venticinque anni, ha appiccato un incendio doloso. A trenta, indurito dal crimine, è diventato redattore. Ora è un oratore pubblico. La attendono guai peggiori. Sarà al Congresso (le due camere legislative degli Stati Uniti, NdA). Poi in un penitenziario. Infine, sarà di nuovo felice. Tutto andrà bene. Sarà impiccato."

Ero in lacrime. Era già dura andare al Congresso; ma essere impiccato... era troppo triste, troppo spaventoso. La donna sembrava sorpresa per la mia sofferenza. Le rivelai i miei pensieri e lei mi rincuorò. "Su" disse "si faccia coraggio. Non ha niente di cui lamentarsi. Ascolti."

(In questo paragrafo l'indovina racconta in dettaglio la storia esatta del caso Pike-Brown avvenuto nel New Hampshire, dal soccorso e salvataggio di Pike, lo straniero, da parte dei Brown, alla successiva impiccagione e sepoltura di quella perfida canaglia.

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L'indovina non aggiunge nulla, non inventa nulla, e non amplifica nulla (date un'occhiata a qualsiasi giornale del New England del Novembre 1869). Il caso Pike-Brown è scelto semplicemente come tipo di una categoria, per illustrare un costume diffuso non solo nel New Hampshire, ma in ogni stato dell'Unione: vale a dire, il costume sentimentale di visitare, coccolare, esaltare e piagnucolare per assassini come questo Pike, dal giorno in cui fanno ingresso in carcere, condannati a morte, fino al momento in cui penzolano dal patibolo. L'estratto seguente, proveniente dal Temple Bar (1866) rivela che quest'abitudine non è confinata agli Stati Uniti: "Il 31 dicembre 1841, un uomo di nome John Johnes, un calzolaio, uccise la sua amata, Mary Hallam, figlia di un rispettabile lavoratore, a Mansfield, nella contea di Nottingham. È stato giustiziato il 23 marzo 1842. Era un uomo di abitudini incostanti, soggetto a violenti accessi passionali. La ragazza rifiutò le sue attenzioni e l'uomo disse che se lui non l'avesse avuta, nessun altro l'avrebbe fatto. Dopo che lui le ebbe inflitto la prima ferita, che non era stata immediatamente mortale, lei implorò di aver salva la vita, ma, vedendolo così determinato, gli chiese un po' di tempo per pregare. Lui rispose che avrebbe pregato per tutti e due e completò l'opera criminale. Le ferite risultarono inflitte da un coltello di calzolaio e la gola della ragazza fu recisa in modo barbaro. In seguito, l'uomo cadde in ginocchio per qualche minuto e pregò Dio di avere pietà di due amanti sfortunati.

Non tentò affatto di scappare e confessò il crimine. Una volta rinchiuso in prigione, si comportò molto civilmente, si guadagnò la stima del cappellano del carcere e fu visitato dal vescovo di Lincoln. Non sembra che abbia espresso pentimento per il crimine commesso, ma sembra che sia morto con la vittoriosa certezza che si sarebbe riunito alla sua vittima in paradiso. Fu visitato da alcune pie e benevoli signore di Nottingham, alcune delle quali affermarono che, se mai vi fu un figlio di Dio, questi era lui. Una delle signore gli spedì una camelia bianca da indossare il giorno dell'esecuzione.")

Vivrà nel New Hampshire. Nel momento di più forte bisogno e dolore, la famiglia Brown - quelli che Pike, l'assassino, ha lasciato in vita - le presterà soccorso. Saranno i suoi benefattori. Quando si sarà ingrassato per la loro generosità, e sarà grato e felice, proverà il vivo desiderio di fare qualcosa in cambio, andrà a casa loro una notte e spaccherà la testa all'intera famiglia con un'ascia. Deruberà i cadaveri dei suoi benefattori e dissiperà i suoi guadagni vivendo in maniera dissoluta tra i malviventi e le prostitute di Boston. Poi sarà arrestato, processato, condannato all'impiccagione, e gettato in prigione. Qui avranno inizio i suoi giorni di felicità. Si convertirà - si convertirà non appena ogni tentativo di ottenere la grazia, la commutazione o la sospensione della pena sarà fallito - e poi... beh, poi, ogni mattina e ogni pomeriggio, le giovani migliori e più pure del paese si raduneranno nella sua cella a cantare inni.

Ciò mostrerà che l'assassinio è una cosa rispettabile. Poi scriverà una lettera commovente, in cui perdonerà tutti gli altri Brown. Ciò susciterà pubblica ammirazione. Nessuno potrà lesinare generosità. Successivamente, la condurranno al patibolo in pompa magna, alla testa di un'imponente processione composta di ecclesiastici, funzionari, cittadini in genere e giovani donne che procederanno meditabonde a due a due, sostenendo bouquet e piante perenni. Salirà al patibolo e, mentre una grande folla sarà al suo cospetto a capo scoperto, leggerà un insulso discorsetto scritto per lei dal ministro del culto. Poi, in un enorme ed impressionante silenzio, la impiccheranno e raggiungerà l'inf... il paradiso, figliolo. Non vi sarà un solo occhio asciutto intorno al patibolo. Sarà un eroe! Non ci sarà un furfante che non l'invidierà. Non ci sarà un furfante che non deciderà di emularla. E poi una grande processione la seguirà fino alla tomba e piangerà sui suoi resti. Le giovani canteranno ancora gli inni resi cari dai dolci legami con la prigione e, come ultimo tributo di affetto, rispetto e riconoscimento delle sue molte e genuine qualità, cammineranno a due a due intorno al suo feretro e spargeranno corone di fiori su di esso. Ed ecco! Sarà canonizzato. Ci pensi: figlio degenere, assassino, depredatore di cadaveri, ubriaco rissoso tra i ladri e le donnacce della periferia di Boston un mese e il preferito delle pure e innocenti figlie del paese il mese successivo! Prima odioso e sanguinario demone, poi compianto e compatito martire santificato: tutto in un mese!

Che sciocco! Una tale nobile fortuna e lei sta qui seduto ad affliggersi!"

"No, signora" dissi "lei così mi offende. Davvero. Sono molto contento. Non sapevo prima che il mio bisnonno fosse stato impiccato, ma non importa. Penso che oramai abbia smesso di preoccuparsene e io non ho ancora cominciato. Le confesso, signora, che faccio qualcosa di simile al redattore e all'oratore, ma non ho ricordo degli altri crimini che ha menzionato. Eppure devo averli commessi. Lei non ingannerebbe uno sconosciuto. Ma che il passato rimanga quel che è stato e il futuro sia quel che sia. Non sono cose importanti. Ho a cuore solo una cosa. Ho sempre pensato che sarei stato impiccato un giorno e, in qualche modo, questo pensiero mi ha dato grande fastidio; ma se può rassicurarmi che sarò impiccato in New Hampshire..."

"Senza ombra di dubbio!"

"Che Dio la benedica, mia benefattrice! Perdoni questo abbraccio. Mi ha tolto un grosso peso dalle spalle. Essere impiccato in New Hampshire è il massimo della felicità: un uomo si lascia dietro un nome onorato ed è immediatamente introdotto nella migliore società del New Hampshire dell'altro mondo."

Così presi congedo dall'indovina. Ma, seriamente, è bene esaltare un delinquente assassino sul patibolo come fu esaltato Pike nel New Hampshire? È bene far diventare premio la pena ricevuta per un crimine efferato? È giusto farlo? È prudente?

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