Il germe della follia


Attenti a "Demodex"! Non si tratta di un software dimostrativo per desktop, di una marca di detersivo o di un abito passato di moda, ma addirittura del germe della follia, scoperto dall'immancabile scienziato russo di turno: un batterio che si localizza nell'encefalo e vi si riproduce, catalizzando le energie psichiche, producendo deviazioni psicosomatiche gravi, inducendo alla droga e all'alcolismo.

Paura? A sistemare le cose ci pensano il dr. Nistrianu ed il prof. Frolov (vedi l'intervista su www.tiscalinet.it/gicis/demodex.htm ) della "Commissione di Sicurezza contro Criminalità e Corruzione" della Federazione russa. Il loro maestro, prof. Kotliarskij, "ha scoperto un metodo che permette di esaminare ogni processo ontogenetico ed evolutivo degli individui, compresa la salute del sangue, attraverso l'analisi olografica luminescente della pupilla", in pratica, sbirciando attraverso la pupilla si può ricostruire "tutto ciò che è successo a ciascuno di noi fin dalla gestazione, sul piano fisiologico e patologico".

Se è vero che Demodex squilibra il metabolismo, l'occhio (e qui tira proprio aria di "dejà vu") ne rispecchia l'attività, tramite "configurazioni e microelementi" mai prima d'ora osservati, analizzabili attraverso "una telecamera puntata sulla pupilla illuminata da un particolare fascio di luce" capaci di svelare i "movimenti tridimensionali dei microelementi". Si badi bene che il Demodex non può essere localizzato con nessuna indagine moderna, mentre con la metodica suddetta si evidenzia addirittura "fin dai primi stadi di sviluppo", quando compare "con dei puntini": molto meglio dell'iridologia (c'era proprio da supporlo, visto che in genere ognuno vede nell'occhio quello che vuole).

Il Demodex si sarebbe diffuso dopo l'incidente di Chernobyl; nessuno sa da dove provenga (forse per generazione spontanea a partire dalle scorie nucleari?) ed è stato scoperto proprio notando una concentrazione elevata di malati intorno alla centrale maledetta; ma addirittura il 75% delle persone ne sono portatrici in tutto il mondo, soprattutto nelle aree urbane più inquinate; e la sua diffusione minaccia addirittura il patrimonio genetico dell'umanità: "se i genitori ne sono portatori, la maggioranza dei bambini nascono col sistema psichico deviato e paralisi cerebrali". Di gran lunga peggio che l'AIDS! Infatti è "collegato col campo energetico del nostro corpo", che non riesce a vederlo, ed è insensibile a farmaci e vaccini.

Per fortuna i nostri amici sovietici (a quando il Nobel?) hanno trovato il sistema di salvarci. Ma come in molte cattive storie di fantascienza, il finale è invariabilmente deludente rispetto alle premesse: quale sia questo sistema non ce lo dicono (e ci mancherebbe!). Però è bene che noi si sappia che "è meglio pensarci subito, se non addirittura sui genitori stessi, prima. Dopo che i bambini hanno passato lo sviluppo funzionale e lo sviluppo psichico sensoriale, arrivano al 3° periodo in cui è difficile aiutarli: mi rispondono rattristati ma coscienti di potere essere ottimisti".

Meno male!


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