Quale CICAP nel futuro?

Una proposta per rinnovare il Comitato

Quando nacque il CICAP, una ventina d'anni fa, il mondo era molto diverso da oggi. Esisteva l'Unione Sovietica, Nelson Mandela era in prigione, le Brigate rosse assassinavano il senatore Roberto Ruffilli… E, per quel che ci riguarda, su giornali e tv imperava incontrastata ogni fantasia paranormale. Proliferavano gli Uri Geller, i Luciano Muti, i medium che promettevano contatti con l'aldilà e i guaritori che propagandavano improbabili terapie paranormali sulla TV di Stato. Gli scienziati si interessavano poco di questi argomenti, ritenendoli idiozie che non meritavano attenzione. E i giornalisti che se ne volevano occupare, non trovando esperti nel campo scientifico, si rivolgevano agli unici disponibili a dare una mano: i cultori del mistero e gli stessi sedicenti sensitivi. Da questo punto di vista, dunque, si può dire che la battaglia del CICAP sia stata decisiva. Il Comitato è consultato ogni giorno dai mass media per un parere critico sulle più svariate notizie "misteriose". Geller e Muti sono praticamente spariti, mentre medium e guaritori sono più che altro confinati al circuito delle TV locali. Eppure, tante cose sono rimaste identiche. Le teorie sugli antichi astronauti di Von Daniken, una volta affondate per mancanza di prove, sono riaffiorate nella nuova veste che hanno dato loro scrittori come Graham Hancock. E quante volte ci tocca smentire l'ennesima profezia di Nostradamus o il nuovo straordinario avvistamento (sfocato) del mostro di Loch Ness? Quando si potrà dire: Nostradamus non prevedeva il futuro e a Loch Ness non c'è nessun plesiosauro, possiamo passare ad altro? Molti soci del CICAP e lettori di S&P ci chiedono qualcosa di nuovo. Su queste pagine abbiamo già avuto modo di segnalare come le stesse preoccupazioni le abbiano i nostri colleghi americani. Per questo hanno cambiato nome da CSICOP in CSI, Centro per l'indagine scettica. Hanno tolto la parola "paranormale" della sigla, quasi a indicare che l'argomento non riveste più un ruolo cruciale. Ma non basta un cambio di nome per rinnovarsi. Anche S&P da tempo affronta argomenti che con il paranormale non hanno nulla a che fare: le leggende metropolitane, i problemi delle false memorie, le teorie complottiste dell'11 settembre o dell'assassinio del presidente Kennedy... In questi anni abbiamo continuato ad allargare i nostri interessi e ad ampliare le nostre attività, mentre le persone che lavoravano erano più o meno sempre le stesse.
D'altra parte, se non ci fosse il CICAP a fare il contropelo alle assurdità che finiscono sui giornali, a controllare ogni anno le previsioni degli astrologi per ricordare che non funzionano, a smascherare l'ennesima veggente detective che specula sul dolore delle famiglie, non ci sarebbe nessun altro disposto a farlo. E dunque? Che cosa fare e come è tutto ancora da capire. Poiché ci piacerebbe arrivare al Convegno del ventennale con qualche risposta in più a questi interrogativi, abbiamo pensato di coinvolgere tutti in una discussione aperta sul futuro del Comitato. Abbiamo deciso di spostare il Convegno del ventennale al 2009. Quest'anno, invece, in autunno, terremo una Conferenza nazionale dei soci CICAP. Spero davvero possiate partecipare tutti e contribuire con le vostre idee e la vostra disponibilità. A presto!

Massimo Polidoro
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