I vènti del CICAP soffiano su Torino

  • In Articoli
  • 19-04-2008
  • di Giovanna Caputo
Soffiano forte, scompigliano le teste e smuovono le menti, i vénti….anni del CICAP.
Su Torino, in particolare, proprio il luogo in cui quella brezza si alzò, nel lontano 1988.
1988. A Torino, mentre da un lato è inaugurato il primo Salone del Libro (così chiamato fino al ’97) e dall’altro sono resi noti i risultati dell’esame del carbonio 14 sulla Sindone, c’è anche un gruppo di brillanti menti che stanno cercando di organizzare un Comitato che, in Italia, segua la scia dell’americano CSICOP (Committee for the Scientific Investigation of Claims of the Paranormal) nato in America nel 1976, oggi CSI.
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Una rara immagine del I convegno nazionale del CICAP.
Siamo in ottobre, il giorno 9, nel ristorante Il Mattarello. Intorno ad uno dei tavoli, una trentina di persone “pensanti”: tra di essi in primis il giornalista Piero Angela, organizzatore dell’incontro, l’allora direttore del mensile l’Astronomia Corrado Lamberti, gli astrofisici Margherita Hack e Steno Ferluga, il neurologo Sergio Della Sala, e i giovani Lorenzo Montali e Massimo Polidoro. Tutti sono abbonati allo Skeptical Inquirer, la rivista scettica dello CSICOP.
Il fautore dell’incontro, Piero Angela, ha pubblicato già da un decennio il suo affascinante Viaggio nel mondo del paranormale (1978) e ha sviluppato nel corso degli anni la convinzione che sia necessario anche in Italia, così come in America, un Comitato di esperti che possa indagare e verificare l’attendibilità di fenomeni paranormali e misteriosi, o, meglio, così presentati acriticamente dai mezzi di comunicazione.
Il nome del gruppo è scelto: CICAP, e non solo perché ricalca piuttosto bene la sigla del suo omologo americano, ma anche per quella curiosa coincidenza di essere tanto assonante alla parola inglese check-up, cioè proprio “controllo”.
Qual è la mission del Comitato?
Già chiara in mente e condivisa in quella sera di ottobre, sarà poi redatta in forma definitiva nella dichiarazione comune, una sorta di “manifesto”, dopo pochi mesi (1989), in occasione della fondazione ufficiale del Comitato:
Il Comitato Italiano per il Controllo delle Affermazioni sul Paranormale (CICAP) promuove un’indagine scientifica e critica nei confronti del paranormale.[…]
Noi riteniamo che ciò [ trattare fenomeni paranormali, guaritori, astrologi in modo acritico e senza alcun criterio di controllo, n. d. a.] sia profondamente diseducativo e contribuisca non solo a incoraggiare la già diffusa tendenza all’irrazionalità, ma anche a dare credibilità a individui che traggono profitto da questa situazione. […]

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Foto di gruppo dei fondatori del CICAP.
Da quella sera di ottobre del 1988, tanta strada è stata percorsa dal CICAP, dietro la guida del suo instancabile segretario nazionale Massimo Polidoro (e prima di lui, di Lorenzo Montali).
Il Comitato è ad oggi presente in 10 regioni italiane (in Piemonte dal 1995), ha curato centinaia di conferenze e di interventi nelle scuole, fa abitualmente sentire la sua voce attraverso i più importanti canali di comunicazione (giornali, tv, radio, internet), ha dato alle stampe oltre 80 numeri della rivista bimestrale Scienza e Paranormale e ha contribuito alla pubblicazione di decine di libri e di monografie di carattere “scettico”.
Sono state realizzate alcune centinaia di indagini, verifiche, controlli e sperimentazioni nei più diversi àmbiti: dalla parapsicologia ai misteri storici, dai guaritori all’astrologia, dai cerchi nel grano alle leggende metropolitane, dal fachirismo alla fanta-archeologia, dallo spiritismo all’ufologia e molto altro ancora.
Una conferenza nazionale dei soci, nel ventesimo anniversario del Comitato, si svolgerà proprio a Torino, nel prossimo ottobre, con l’augurio che i vènti “cicappini” continuino a soffiare, forza sette, per molto tempo ancora.
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