La scienza di Sherlock Holmes

di E.J. Wagner
Bollati-Boringhieri, 2007
pp. 228, € 20,00

Una vera e propria cavalcata lungo le strade battute da Sherlock Holmes, che ci conduce attraverso la medicina, la legge, la tossicologia, l'anatomia, la chimica del sangue e l'emergere della scienza forense a cavallo tra l'800 e il '900. Dalla "nitida impronta di un pollice" su un muro bianco, nellAvventura del costruttore di Norwood, fino alla traiettoria e ai segni dell'impatto del proiettile nellEnigma di Reigate, la Wagner si serve delle avventure del grande detective come trampolini di lancio verso l'esplorazione della vera scienza forense dietro di esse. Si incontrano così scienziati, investigatori, esperti di medicina e si esplorano gli antichi miti e il bizzarro folklore che vennero minacciati dall'affermarsi della scienza forense, fra cui la credenza che capelli e unghie crescano dopo la morte, o che la forma e le dimensioni del cranio determinino la personalità, per arrivare a esaminare il ruolo che febbre cerebrale, Cani Neri e vampiri hanno rivestito nella storia del crimine. Misteri in stile holmesiano, ma reali, abbondano nel libro. Che cosa accadde al dottor George Parkman, facoltoso medico e filantropo, visto per l'ultima volta mentre varcava la soglia della Scuola di Medicina di Harvard nel 1849? Quale segreto nascondeva Joseph Browne Elwell, il noto esperto di bridge, l'affascinante uomo di mondo, trovato ucciso da un proiettile nella sua biblioteca nel 1920? Aprite il libro e lo scoprirete.

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