Nuove confessioni di un medium

di Martin Gardner (U. Fuller)
CICAP - Quaderno Magia 3, 2009, pp. 114, E 25,00

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Anche il secondo volume delle "Confessioni di un medium" giunge finalmente in stampa quale nuovo Quaderno di Magia. Come sanno tutti coloro che hanno già letto il primo volume, Uriah Fuller è il nome dell'immaginario sensitivo che, un bel giorno, decide di rivelare tutti i suoi trucchi. È un sensitivo che potrebbe essere il clone di Uri Geller, per quanto gli somiglia nell'aspetto e in tutto quello che fa. Nella realtà, si tratta di un artificio letterario che permette al vero autore del libro, il geniale Martin Gardner, di calarsi nei panni del tipico pseudosensitivo e svelarne tutti i trucchi.

È un libro che, come il primo, uscì per la prima (e unica) volta negli Stati Uniti, tirato in poche centinaia di copie e rivolto unicamente al pubblico dei prestigiatori. Fu pubblicato nel 1980, quando la cometa di Geller era già passata ed erano altri i fenomeni che tenevano banco sui tabloid. Tuttavia, l'ambiente parapsicologico era rimasto lo stesso di allora. Frequenti, nel testo, i riferimenti a veri parapsicologi del tempo, magari un po' troppo ingenui, il cui nome viene storpiato per metterli in ridicolo. Charley Fanatic è in realtà Charles Panati, che curò davvero un libro molto favorevole a Geller; Joseph "Bunk" (ovvero: fandonia) Rhine è il parapsicologo Joseph Banks Rhine; Thelma Mess (ovvero: confusione) è la parapsicologa Thelma Moss e così via.

Nel testo si trovano anche molti altri riferimenti contemporanei che al CICAP abbiamo preferito lasciare inalterati, ritoccando qui è là dove era necessario aggiornare certi particolari. Gli LP, i dischi a 33 giri di una volta, per esempio, sono quasi spariti oggi e sarebbe pressoché impossibile servirsi della loro superficie nera e lucida per sbirciare il seme di una carta, molto meglio utilizzare un CD.

Inoltre, tutti gli esempi e gli episodi cui fa riferimento Gardner/Fuller sono realmente riportati nelle biografie dedicate a Uri Geller (come il fatto di fermare scale mobili, o gli anelli spariti ritrovati nei gelati, o la pianta "teleportata" fuori dalla porta e così via). Gardner si mette nei panni di Geller e cerca di capire come è stato possibile riuscire in queste e decine di altre imprese. E ci riesce benissimo.

Il testo è preceduto da un'introduzione di Karl Fulves, prolifico scrittore di libri magici, che all'epoca aveva contribuito alla pubblicazione del libretto di Gardner. Fulves presenta prima uno scenario "paranormale", dove uno pseudosensitivo stupisce in vari modi i suoi anfitrioni. Dopodiché, svela punto per punto come ottenere i vari effetti utilizzando le tecniche descritte da Gardner.

Tuttavia, come fa Fuller, anche noi abbiamo voluto mettere in guardia i lettori che immaginassero di servirsi di queste informazioni per scopi illeciti. Per fare molte delle cose descritte tra le pagine del libro bisognerebbe trasformarsi in cinici ficcanaso, ladri, truffatori… in una parola in criminali. E il CICAP ha sempre le antenne alzate se e quando qualcuno del genere dovesse comparire all'orizzonte… Forse è anche per questo che da molti anni non si vede più in giro un emulo di Uri Geller.


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