Angeli e demoni

regia di Ron Howard
con Tom Hanks, Ewan McGregor, Pierfrancesco Favino
USA 2009

  • In Articoli
  • 14-11-2009
  • di Umberto Ledda
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Al CERN di Ginevra viene immagazzinata per la prima volta una gran quantità di antimateria, e più o meno contemporaneamente viene rubata. Nello stesso momento, in Vaticano, muore il papa: mentre i cardinali provano a eleggerne un altro riemerge dal passato la setta degli Illuminati, congrega di scientisti storicamente opposti alla chiesa e infiltrati a più livelli nelle strutture mondiali del potere. Hanno l'antimateria e minacciano di far saltare San Pietro e mezza Roma, e nel frattempo ammazzano, uno a uno, i cardinali papabili. La situazione è così complicata che la chiesa deve chiedere aiuto al nemico: l'americano, laico, anticlericale professore simbolista harvardiano Robert Langdon, che subito si getta nella caccia al tesoro e prova a salvare il mondo dall'oscuro complotto.

L'armamentario simbolico, vero o presunto, della cultura cattolica, in Angeli e Demoni, c'è tutto: dalle violenze inquisitorie ai simbolismi numerologici, dalla grande arte barocca ai codici cifrati che portano a verità superiori, fino al millenario conflitto tra Fede e Scienza, che almeno ufficialmente è il tema principale che fa da ossatura contenutistica al film. Oscurantisti imbalsamati da una parte, fanatici col gusto del macabro dall'altra. E poi croci, statue, Galileo Galilei e il Bernini, l'antimateria e i quattro elementi. Angeli e Demoni cita Giovanni Paolo II, ha battute sul ruolo della fede nel mondo scientifico e viceversa, ma questo non vuol dire che ne sia realmente interessato: usa gli elementi seguendo la linea del maggior fascino e ignora quella della maggior credibilità. Niente di strano: il tema profondo, nella mentalità hollywoodiana, è strumentale, come i costumi, è una cosa che si mette insieme alle altre perché suoni bene e per ricamarci scenografie e location. E infatti il vero contenuto di Angeli e Demoni è un altro, quello del grande complotto. Si tratta di un tema che sembra avere una fortuna crescente nella cultura statunitense, così come in quella europea. Non è importante quale sia il potere, l'importante è immaginare che un potere oscuro, malizioso e maggiore stia dietro, mistificando l'apparenza delle cose. Questo gioco di ambiguità su chi controlli chi, su scala mondiale, è indubbiamente affascinante (nasce da radici psicologiche non banali): basta quindi non pretendere che Angeli e Demoni parli effettivamente di scienza e religione, di simboli e di chiesa, e la sua visione può farsi interessante.

Angeli e Demoni, a suo modo, funziona. Non dice nulla che non sia banale, ma fa tanto rumore, e lo fa con ritmo, lasciando lo spettatore in una giostra d'argomento storico-artistico-religioso. Più o meno come un BigMac: se non lo scambi per cibo, può essere una gradevole esperienza.
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