Venerdì 17: che fortuna!

Un successo la prima giornata anti-superstizione del CICAP

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La locandina dell'evento disegnata da Alessandra Carrer
«Essere superstiziosi porta male». È con questo slogan che il CICAP ha lanciato, lo scorso venerdì 17 luglio, la prima "Giornata anti-superstizione". Credere che un oggetto, una persona o una frase abbiano il potere di procurare disastri è una profezia che si auto avvera. La persona che si crede sfortunata o jellata altera il suo comportamento e finisce così per causare tali eventi.

Così, per portare all'attenzione del pubblico il tema della superstizione e sollecitare più disincanto verso certi rituali arcaici e obsoleti, in varie città d'Italia (Roma, Milano, Catania, Genova, Torino, Padova, Pescara, Cuneo, Novi Ligure e Quartu S. Elena), i gruppi locali del Comitato hanno organizzato eventi di vario tipo: incontri, conferenze, dibattiti ma anche dimostrazioni all'aperto, happy hour, grigliate e cene. La caratteristica originale dei vari appuntamenti, però, è stata il fatto che, per accedervi, era necessario compiere un vero e proprio "Percorso a ostacoli per superstiziosi". Si sono viste così molte persone che passavano sotto una scala aperta, rompevano specchi, versavano il sale per terra, aprivano un ombrello al chiuso e così via. A Milano era prevista una "ruota della sfortuna", dove si sceglieva a caso il rituale superstizioso da infrangere, mentre in altre città il percorso prevedeva ben 13 gesti e azioni ritenute fortemente pericolose dai superstiziosi.

«Si è trattato di un modo allegro e simpatico per svelare la pochezza di certi rituali che, se presi troppo sul serio, finiscono per condizionare negativamente la vita delle persone» ha spiegato Marta Annunziata, biotecnologa all'Università di Torino e Coordinatrice dei Gruppi Locali del CICAP.

L'idea era emersa nel corso dell'Assemblea dei Soci dello scorso febbraio e, nei vari mesi intercorsi, sono stati Antonella Mammoliti e Francesco Sblendorio a stimolare i vari gruppi perché l'iniziativa riuscisse nel modo più esteso e variegato possibile.

E i nostri sforzi sono stati coronati dal successo. Nonostante le previsioni astronomiche dessero brutto tempo e temporali, non ha piovuto da nessuna parte: evidentemente, le fatture e i malocchi tentati dai maghi perché l'iniziativa fallisse non hanno avuto effetto!
Scherzi a parte, la notizia della Giornata anti-superstizione è piaciuta moltissimo ai media. Tutti i quotidiani se ne sono occupati, in molti casi (come hanno fatto il Corriere della Sera, La Stampa, il Giornale e il Secolo XIX) dedicando addirittura intere pagine di giornale all'evento. Sono state molte anche le radio e le TV locali che hanno realizzato servizi e interviste con esponenti del CICAP. Ma, soprattutto, la notizia ha fatto centro addirittura nei telegiornali. Servizi ad hoc sono stati realizzati dal TG5 di prima serata, da SkyTG24 e dal TG3 (per chi se li è persi, i filmati sono visibili sul canale YouTube del CICAP).

La cosa positiva è che tutti quanti hanno ripreso e amplificato il nostro messaggio: che la superstizione, cioè, non solo non serve ma può essere deleteria per chi ci crede. Ovvio, si dirà. Ma in un paese come il nostro, dove ancora la credenza nella magia fa guadagnare milioni di euro a ciarlatani e truffatori e dove pregiudizi e superstizione sono ancora capaci di rovinare la vita di molte persone, può fare bene anche ribadire l'ovvio.

E per il prossimo anno? Stiamo già pensando a come estendere l'iniziativa a molte più città. Se volete partecipare anche voi, non avete che da contattarci: [email protected].
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