Io diffamo, tu commenti: la correttezza di informazione per La Stampa.it

Sul sito de La Stampa è apparso il 13 marzo 2011, nel blog Appuntamento con l'omeopatia curato dal professor Alberto Magnetti, un post di cui siamo costretti ad occuparci. Magnetti pubblica infatti una lettera del dottor Pindaro Mattòli nella quale vengono fatte alcune affermazioni false relative al CICAP. Vediamole assieme.

1. Il CICAP si sarebbe sottratto a un esperimento proposto dallo stesso Mattòli nel 2003 volto a dimostrare l'efficacia dell'omeopatia.

Il Prof. Bartocci propose il mio esperimento per il concorso ed ebbe poi una fitta corrispondenza con i promotori del concorso stesso, i quali, messi infine alle strette, preferirono una molto poco dignitosa ritirata strategica.

È vero? No. Come prova la corrispondenza in nostro possesso, fu il dottor Mattòli a ritirarsi nel 2003, adducendo motivazioni diverse tra cui: il fatto di non essere un ricercatore universitario, la crisi economica in cui al tempo avrebbero versato le aziende del settore omeopatico e la volontà di non aprire polemiche in un contesto nel quale egli riteneva imminente una regolamentazione legislativa della professione di omeopata.

2. Il CICAP avrebbe organizzato in Italia l'iniziativa del suicidio omeopatico.
L'ultima manifestazione è stata organizzata in Piemonte a inizio febbraio, su imitazione di un evento similare avvenuto in Inghilterra circa un anno fa, un "appuntamento nelle piazze per suicidarsi omeopaticamente": i nostri eroi, con audacia sovrumana, hanno ingerito granuli omeopatici in gran quantità nell'intento di dimostrare la completa assenza di azione farmacologica o tossica dei medicinali omeopatici.
È vero? No. Nel giorno in cui in diversi Paesi europei si svolgeva quella manifestazione Query ha annunciato lo speciale sull'omeopatia, in collaborazione con OggiScienza, e in Piemonte il CICAP ha organizzato una conferenza divulgativa sulle medicine alternative. Alberto Magnetti, tra l'altro, ne era a conoscenza essendo stato presente all'iniziativa.

3. Il CICAP concentrerebbe le sue critiche all'omeopatia sul tema delle diluizioni.
Il cavallo di battaglia del CICAP è da sempre la questione delle diluizioni omeopatiche: troppo alte per essere giudicate farmacologicamente attive.

È vero? No. La nostra critica principale, che è poi la stessa della comunità scientifica, è relativa al fatto che l'omeopatia non ha mai dimostrato di funzionare quando è stata messa alla prova con gli strumenti e secondo i parametri normalmente usati e accettati per verificare qualsiasi prodotto che vanti effetti terapeutici. Lo indicano chiaramente le metanalisi pubblicate sulle riviste scientifiche, come riassunto in questo nostro articolo.
La lettera di replica del CICAP (contenente queste tre rettifiche) inviata alla direzione de La Stampa è stata pubblicata ieri tra i commenti al blog con questo cappello:
pubblico il messaggio inviato dal segretario del CICAP per correttezza di informazione. Tale messaggio sarebbe stato comunque pubblicato anche se inviato come commento al blog e non alla direzione del giornale. Alberto Magnetti
Dati questi elementi è chiaro che l'informazione fornita da LaStampa.it sul tema è stata costruita in maniera non corretta: sono stati pubblicati dei dati falsi, senza che nessuno si preoccupasse di verificarne l'autenticità, anche se questi dati presentavano un'immagine negativa di un'associazione, in questo caso il CICAP. Ma c'è secondo noi un altro elemento più grave. Tutti possiamo sbagliare, come è successo a LaStampa.it in questo caso. Se però si vuole rispettare il principio di correttezza dell'informazione, l'importante è che, una volta emerso un errore, ci si scusi e ci si assuma la responsabilità di quanto successo. Pubblicare la nostra nota tra i commenti, senza una rettifica del pezzo iniziale e senza una riga di scuse significa invece mettere in secondo piano i fatti perché disturbano i propri (pre)giudizi.
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