Rivelazioni in edicola

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  • 20-12-2011
  • di Paolo Toselli
In principio era Il Giornale dei Misteri. Poi, col caldo dell'estate, presero forma nuove creature dall'incantevole aspetto. E in molti divennero loro seguaci.
Non era mai successo. Nell'arco di pochi mesi le edicole sono state invase da una pletora di riviste dedicate a tematiche paranormalesotericoufologiche. Tralasciando quelli prettamente dedicati agli oroscopi, è di fatto salito ad otto il numero dei periodici italiani a grande tiratura che fanno perno sul fascino dell'ignoto e del mistero e che includono, tra l'altro, UFO e alieni tra gli argomenti di maggior risalto.
Al mensile Il Giornale dei Misteri, il primo a portare in edicola gli argomenti dell'insolito - che recentemente ha celebrato il suo venticinquennale e che comunque si distingue per gli approfondimenti tecnici, da addetti ai lavori, riducendo i toni sensazionalistici - si contrappongono nuove riviste patinate, tra cui I Misteri,  che, dopo alcuni numeri contenenti anche articoli documentati e perfino scettici, a seguito di alcune difficoltà, ha modificato la periodicità dando più spazio a storie meno credibili. Nell'estate 1995 prende il via in grande stile anche la distribuzione del Notiziario UFO,  la rivista del Centro Ufologico Nazionale (CUN), caratterizzata dal tono divulgativo e popolare, con articoli a sensazione e con particolare attenzione alle tematiche di importazione americana. Il bimestrale, sin dal primo numero, ha dedicato ampio spazio al filmato dell' autopsia del presunto alieno (quello trasmesso da RAIDUE), sposando la tesi che lo stesso sia autentico e mostri una vera autopsia di un vero alieno avvenuta nel 1947. Nel fascicolo distribuito lo scorso Natale era tra l'altro allegata una videocassetta sul caso Roswell, contenente l'edizione italiana del controverso evento (unico esempio al mondo di organo ufficiale di una associazione ufologica che ha messo in vendita il filmato).
Da qualche mese è in edicola anche Dossier Alieni, la rivista-figlia di Notiziario UFO, che tratta non solo di presunti visitatori dallo spazio, ma anche di entità soprannaturali e creature misteriose di ogni genere, angeli compresi. Rispetto alla rivista-madre, cambia però l'editore e la produzione editoriale risulta della neonata società Futuro, i cui soci sono direttamente Maurizio Baiata e Roberto Pinotti, dirigenti del CUN, che scendono così apertamente in campo con la propria attività commerciale.
Pressoché in contemporanea esce il primo numero del mensile Oltre la Conoscenza, edizione italiana della rivista spagnola Mas Alla, dedicato, si legge sulla copertina, a «scienze e misteri». Ma dopo i primi numeri ad impossessarsi della redazione sono i "tuttologi" milanesi dell'insolito Marco Fornari e Alfredo Lissoni, i quali scrivono anche sulla maggioranza delle altre riviste del settore, fanno parte del CUN e sono stati i curatori dell'enciclopedia a fascicoli Misteri e verità, dedicata ai fenomeni paranormali, che si apriva con un servizio sul filmato della presunta autopsia dell'alieno (sì, sempre quello). Quest'ultima ha poi cessato improvvisamente la pubblicazione, si ritiene a causa di un risultato di vendita poco soddisfacente. Strano, in quanto i dati riferiti alle riviste sulle stesse tematiche vanno dalle 10.000 alle 30.000 copie vendute a numero. Il mistero spopola e la scorsa estate il bimestrale I Misteri si butta sul sensazionale, con una grida in copertina sul «Figlio alieno». Ma anche il mensile Oltre la conoscenza non è da meno, con l'esclamativo: «Catturati vivi gli alieni di Roswell !». Titolo ripreso dal Notiziario UFOche, primo, urla: «Erano vivi». E, per non smentirsi, il manifesto di lancio della rivista Dossier Alieni afferma senza indugio a caratteri cubitali: «Sono fra noi».
Dalla fine del 1995, con mille problemi di distribuzione, nelle principali città si trova anche l'edizione italiana di Nexus, edita in Australia e diffusa in varie nazioni, che parla di scienza "underground", medicine alternative, ecologia, archeologia misteriosa, UFO, fatti inspiegabili, storie nascoste e dietrologia cospiratoria in piena ottica new age.
Ultimo nato, da una costola de I Misteri, il bimestrale UFO News Magazine che si contrappone commercialmente alla rivista del CUN proponendo, con una veste grafica al risparmio, articoli brevi raffazzonati in gran parte da Internet.
Caratteristica che accomuna, in maniera più o meno evidente, questa pubblicistica di recente generazione è che tutto viene dato per buono, nell'ottica della "rivelazione". Loro, e solo loro sono i portavoce della verità che altri vogliono negare o, peggio, nascondere. Eccelle, per l'assenza, la cultura del confronto. Di solito infatti gli autori attingono da un'unica fonte ed è pressoché assente la ricerca, l'approfondimento. Sembra quasi una gara a chi la spara più grossa.
Troviamo così su Oltre la conoscenza un articolo dedicato al «triangolo maledetto sulle sponde del Ticino», che è costruito totalmente su alcune lettere anonime e le dichiarazioni di personaggi noti per la loro poca attendibilità, e un dossier farneticante su «Gli extraterrestri nelle Tombe dei Faraoni», sottotitolato «Reperti e manufatti alieni in Egitto dimostrano che gli UFO sono fra noi».
Non il benché minimo dubbio viene espresso dall'autrice di un articolo su Notiziario UFO quando dichiara che «nel 1943 gli americani si affacciano per la prima volta nell'iperspazio» spacciando per vero un falso dimostrato e, citando l'edizione inglese di un libro, afferma che lo stesso non è mai stato tradotto in Italia (forse per qualche cospirazione?) quando nel numero precedente della stessa rivista correttamente lo si trova elencato nella «bibliografia essenziale in lingua italiana».

Tutto viene dato per buono, nell'ottica della "rivelazione".
Eccelle, per l'assenza, la cultura del confronto.


Non dobbiamo però scandalizzarci di tutta questa superficialità. E un'amara consolazione, ma anche altre riviste che si giudicano serie scivolano nel tranello.
Sul numero del 16 ottobre 1996 del settimanale Oggi, tra i più venduti nella sua categoria, è pubblicato un articolo a firma di Gino Gullace Raugei sotto il titolo «E alla fine non dite: è solamente fantascienza» che, prendendo spunto dal film Independence Day, afferma che lo stesso «parte da un fatto vero: un disco volante cadde in America nel 1947 con dentro due alieni». Mettendo in bocca a persone già morte frasi che non si sono mai sognate di dire, «una gran quantità di fogli metallici disseminati in un campo simili all'alluminio ed estremamente sottili e resistenti» è diventata nell'articolo «una navicella di forma allungata tipo sigaro e i lati arrotondati a mo' di disco». Ma c'è di più, infatti prosegue con: «Mi avvicinai a quello che sembrava il parabrezza [sic] e vidi distintamente che nella cabina di pilotaggio c'erano due esseri che parevano grossi feti...». E non è ancora finita: secondo il giornalista, in un articolo pubblicato all' epoca, l‘Aeronautica militare confermava che «a bordo del disco volante precipitato vi erano due piloti». Nulla di più falso! Nel quotidiano in questione si parla semplicemente del ritrovamento di un «disco» (disc). Un tenente si trasforma in un colonnello, per non citare lo svarione di un filmato in super-8 che sarebbe stato girato nel 1947! Evviva il giornalismo italiano.
E probabile che tutto questo fermento nasca in effetti sulla scia del clamore suscitato l'estate dell'anno scorso dal filmato dell'autopsia del presunto alieno, ma sia anche conseguenza del successo della serie TV X-Files  - di cui tra l'altro in edicola troviamo la rivista omonima -  che, oltre al fumetto ispirato ai telefilm e indirizzato ad un pubblico specifico, contiene articoli su argomenti fantastici e misteriosi. Anche qui purtroppo, come da altre parti, si sono improvvisati "esperti" personaggi poco qualificati che hanno millantato esperienze sul campo e spacciato racconti di fantasia per realtà, a scapito di una corretta informazione.
A tal proposito, particolare considerazione meritano i lettori delle nuove generazioni che, spinti dal fascino del mistero, hanno ricostituito gruppi giovanili di appassionati, come era accaduto negli anni Settanta, e che si gettano a capofitto nella lettura di tutta la pubblicistica sin qui menzionata.
Che cultura potranno farsi e dove andrà a finire il loro senso critico?
 

Paolo Toselli
Presidente del Centro Italiano di Studi Ufologici
 
 
 
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