Il CICAP Fest conquista a Padova un pubblico di oltre 12.000 presenze

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Padova, 17 settembre 2018. Scienza, curiosità e meraviglia: con oltre 12.000 presenze si è chiusa la prima edizione del CICAP Fest. Organizzato dal CICAP, in collaborazione con l’Università di Padova e il Comune di Padova, dal 14 al 16 settembre ha portato a Padova oltre 200 eventi, distribuiti su 8 diverse prestigiose sedi (Palazzo Bo, Orto Botanico, Palazzo Moroni, Caffè Pedrocchi, MUSME, Galleria Cavour, Teatro Ruzante e Teatro Verdi), tra incontri, dibattiti, spettacoli, workshop, laboratori per ragazzi e attività all’insegna del piacere della conoscenza.

Massimo Polidoro, Segretario del CICAP e Direttore del CICAP Fest, dichiara: «La riuscita della prima edizione del CICAP Fest è stata una bellissima sorpresa per tutti. Per noi del CICAP, che abbiamo sempre organizzato eventi più vicini al convegno scientifico, realizzare un festival aperto a tutti e con iniziative per tutte le età, era una scommessa. Abbiamo cercato di proporre tante iniziative sui temi più diversi: dalle stranezze della vita quotidiana alla demistificazione delle bufale sulla salute, dai misteri della storia alle tecniche per riconoscere le fake news, dalle illusioni che crea il nostro cervello alla storia dell’evoluzione umana… Tutti argomenti legati dal desiderio di stimolare curiosità e partecipazione, incoraggiando il ragionamento e il pensiero critico. Temi importanti e a volte anche impegnativi che il pubblico ha seguito con grande entusiasmo. Vedere le sale piene di persone attente e a volta incantate è stata la più bella soddisfazione che potessimo desiderare e l’ennesima prova che c’è un grande desiderio di sapere, conoscere e capire».

«La scienza è figlia della innata curiosità dell’uomo, della voglia di spostare sempre un passo più avanti il limite delle conoscenze, ma anche della ragione, della capacità di guardare il mondo non con le lenti deformanti del pregiudizio e delle credenze, ma dell’analisi rigorosa e obiettiva» aggiunge il sindaco di Padova Sergio Giordani. «Mai come oggi, di fronte al diffondersi di un pericoloso scetticismo nei confronti della scienza, è necessario affiancare al lavoro di ricerca una autorevole, e allo stesso tempo chiara e coinvolgente, divulgazione scientifica. Anche per questo il CICAP Fest ha una grandissima importanza e l’entusiasmo con cui tutti gli incontri e le iniziative di questi giorni sono stati accolti da un pubblico davvero numeroso, ci conferma non solo il valore di questo evento, ma anche la grande richiesta di una divulgazione scientifica autorevole da parte di tanti cittadini. Padova, che da sempre ha ospitato grandi scienziati, è orgogliosa di avere partecipato al successo del CICAP Fest».

«Parlare di scienza è sempre più fondamentale: noi all’Università di Padova ne siamo consci» spiega il Rettore dell’Università di Padova, Rosario Rizzuto. «Ed è per questo che abbiamo dedicato il nostro impegno per la buona riuscita del CICAP Fest 2018: per tre giorni Padova è stata al centro della divulgazione scientifica nazionale. La risposta del pubblico è stata ottima: tantissimi cittadini hanno scelto di dedicare il loro tempo ad approfondire tematiche, aumentare le loro conoscenze, ascoltando le analisi e le voci di esperti in vari settori. La comunità scientifica ha risposto presente alla sfida sempre più cruciale della comunicazione combattendo, con costanza e oggettività, credenze e pregiudizi non fondati sul metodo scientifico che abbiamo imparato dal nostro grande alunno, Galileo Galilei. Come diceva Marie Curie: “Niente nella vita va temuto, dev’essere solamente compreso. Ora è tempo di comprendere di più, così possiamo temere di meno”. Parole straordinariamente attuali ancora oggi, che riassumono bene il senso di eventi quali il CICAP Fest».

Affollate le conferenze, con sale piene dove in tanti attendevano di potere entrare. Particolarmente seguite quelle con Piero Angela, che ha ricordato i suoi 40 anni di indagini nel mondo del paranormale e dell’occulto che portarono, nel 1989, alla nascita del CICAP, e quella con il giornalista Gianluca Nicoletti, che ha raccontato le crudeltà di cui sono vittime le persone autistiche e i loro familiari e contro le quali da anni si batte: motivo per il quale il CICAP gli ha conferito il Premio “In difesa della ragione”. Ha divertito e stupito lo psicologo inglese Richard Wiseman, esperto di “quirkologia” (la scienza dell’insolito quotidiano), così come seguitissimi sono stati gli incontri con il filosofo della scienza Telmo Pievani, con la patologa Antonella Viola e con il farmacologo Silvio Garattini sulle opportunità che la scienza offre e sui suoi limiti di cui occorre essere consapevoli.

Grande successo hanno riscosso anche le serate al Teatro Verdi, che hanno registrato il tutto esaurito: l’incontro tra Piero Angela e l’astronauta Samantha Cristoforetti, guidato dalla simpatia e dall’abilità di Pif, ha dato la possibilità di affrontare in maniera divertente il tema dei viaggi nello spazio e di quello che ci attende nel futuro prossimo, dal turismo spaziale alle colonie su altri pianeti. La serata magica, condotta dal brillante Raul Cremona, ha lasciato sbalordito il pubblico, sia con le magie di Marco Aimone, Carlo Faggi, Mario Raso e Pino Rolle, sia con la straordinaria esibizione di Vanni de Luca, capace di recitare a comando versi della Divina Commedia, mentre risolve un cubo di Rubik e realizza un complicato quadrato matematico.

Il pubblico ha seguito con attenzione anche gli incontri dedicati all’attualissimo tema delle bufale e delle fake news, di cui al festival si è discusso con particolare attenzione sia alle tecniche per riconoscerle e smontarle, ma anche alle motivazioni psicologiche che ci portano a credere alle notizie più improbabili e a qualunque ipotesi di complotto. Ne hanno parlato tra gli altri il filosofo Maurizio Ferraris, il neuroscienziato Sergio Della Sala (presidente del CICAP), i ricercatori Walter Quattrociocchi ed Enrico Bucci, lo psicologo sociale Lorenzo Montali (vicepresidente del CICAP), lo storico della scienza Marco Ciardi, la storica sociale Elena Iorio, lo scrittore Daniele Aristarco e i giornalisti Paolo Attivissimo e Silvia Bencivelli.

Per questa sua prima edizione il festival ha posto particolare attenzione al tema delle verità e della falsità legate alla vita quotidiana. Si è parlato, tra le altre cose, dei falsi miti sull’alimentazione, delle leggende che circondano la gravidanza, della pseudoscienza utilizzata per vendere prodotti cosmetici, della scienza in cucina, delle bufale che circondano il mondo del “bio” e dei trabocchetti psicologici che spesso ci fanno gestire male i nostri risparmi. Seguitissimi su questi temi gli interventi con il botanico Renato Bruni, la giornalista Sara Porro, lo scrittore Marco Malvaldi, la biotecnologa Beatrice Mautino, gli psicologi Paolo Legrenzi e Massimo Bustreo, il divulgatore Fabio Meliciani, il chimico Silvano Fuso, il biologo Pier Luigi Gaspa, il fisico Piero Martin e le giornaliste Alessandra Viola e Anna Sandri.

Particolare rilievo hanno ricevuto le tematiche legate alle bufale sulla salute, a partire da quelle che riguardano i vaccini, con un’intera giornata di lavoro al Museo della storia della medicina (MUSME), completamente pieno per tutto il giorno di spettatori attenti e interessati, realizzata in collaborazione con l’Istituto superiore di Sanità, l’Istituto Mario Negri, la Fondazione Veronesi e la Federazione nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e Odontoiatri. Su questi temi si sono alternati Matteo Marconi dell’Istituto Superiore di Sanità, il chirurgo Salvo Di Grazia, Elena Dogliotti della Fondazione Veronesi, Alessandro Conte, coordinatore del progetto “Dottore ma è vero che…?” della FNOMCeO, la science writer Anna Rita Longo, la giornalista Roberta Villa e Ulrike Schmidleithner, che fa parte del comitato scientifico del sito VaccinarSì.

Oltre 300 bambini hanno affollato i tanti laboratori organizzati presso l’Orto botanico, in collaborazione con Accatagliato, PLaNCK!, Coop Alleanza 3.0, Esapolis, Fondazione Veronesi, Illusionarium Lab, Circolo amici della magia di Torino, Orango e lo stesso Orto, dove si è parlato di scienza, medicina, divulgazione, magia e illusioni. E sono stati addirittura più di 2500 i visitatori dell’Illusionarium, la sorprendente mostra sulle illusioni ottiche e gli inganni della mente, ideata da Carlo Faggi e ospitata per tre giorni alla Galleria Cavour.

Si è poi parlato tanto anche di scienza e del piacere di conoscere, insieme ad alcuni dei più importanti scienziati e divulgatori italiani, come gli astrofisici Amedeo Balbi e Luca Perri, la fisica Sofia Talas, il filosofo Gaspare Polizzi, la docente di matematica e autrice Lorella Carimali, i giornalisti Piero Bianucci, Marco Ferrari, Margherita Fronte, Pietro Greco e Fabio Pagan. Degli errori della scienza con l’ingegnere Roberto Vacca, il matematico Maurizio Codogno, il chimico Luigi Garlaschelli e l’autrice Alessandra Carrer e con il contributo di conduttori e autori televisivi come Federico Taddia ed Enrica Bonaccorti. Un’intera mattinata è stata incentrata sui temi dell’evoluzione e della genetica, con l’antropologo Giorgio Manzi, la paleoantropologa Silvana Condemi, il genetista Guido Barbujani e il divulgatore Francesco Cavalli Sforza.

Inoltre, si è discusso di scienza e democrazia, chiarendo perché la scienza è quanto di più democratico esista, proprio perché dà a tutti i ricercatori la possibilità di ripetere e verificare ogni scoperta, confermando quelle che funzionano e smentendo le altre. Ne hanno discusso con la giornalista scientifica Daniela Ovadia, il sociologo Giuseppe Pellegrini e il divulgatore Antonio Scalari. E al tema dell’etica nella ricerca la Fondazione Veronesi ha dedicato anche un intero workshop condotto da Marco Annoni.

Non sono mancati i classici “misteri” indagati e affrontati con piglio scientifico: castelli infestati, UFO, cerchi nel grano, voci dall’aldilà, vampiri, astrologia, scie chimiche, il mostro di Loch Ness, gli antichi astronauti e poi i dubbi della scienza su reliquie come il sangue di San Gennaro e la Sindone, le ambigue profezie di Nostradamus, le ipotesi sulla “sopravvivenza” di Hitler, la pseudoscienza nell’Islam, le teorie sulla Terra piatta fino alle sedute spiritiche di Eusapia Palladino e alle indagini per sbugiardare i ciarlatani del mago Houdini con lo storico della scienza Francesco Paolo de Ceglia, il paleopatologo Francesco Galassi, l'ingegnere spaziale Andrea Ferrero, il professore di filosofia Stefano Bigliardi, l’antropologo forense Matteo Borrini, il chimico Simone Angioni, lo studioso Marco Morocutti, lo scrittore Paolo Cortesi, l’ingegnere Francesco Grassi, lo specialista di marketing Rodolfo Rolando, lo psicoterapeuta Armando de Vincentiis, la geologa Veronica Padovani, il coordinatore di BUTAC Michelangelo Coltelli, i divulgatori Roberto Vanzetto e Lorenzo Rossi, il coordinatore delle indagini CICAP Andrea Berti, i fisici Giuliana Galati, Marco Nava e Stefano Bagnasco e il giornalista Paolo Cagnan.

Particolarmente divertenti, ma profondamente istruttivi sul tema della credulità e di chi pretende di essere esperto su questioni scientifiche importanti solo perché si informa su internet, anche gli incontri con Francesco Lancia, autore radio e televisivo, e con Moreno Morello, inviato di Striscia la notizia. E non è mancata la magia portata da abilissimi prestigiatori come Francesco Busani, Marco Preverino e Alex Rusconi.

Persino i fumetti hanno dato il loro contributo, con il progetto Comics&Science del CNR, che ha raccontato, insieme ad Andrea Plazzi, con i matematici Nicola Parolini e Chiara Andrà, e il disegnatore Gabriele Peddes, come si combattono le ludopatie con l’aiuto di matematica e fumetti. Alfredo Castelli, papà di Martin Mystere ha invece raccontato il divertimento di creare mondi impossibili e sbugiardare falsi miti. È stata inoltre anticipata al CICAP Fest una specialissima sorpresa che riguarderà prossimamente il settimanale Topolino e “Peter Quarky”, alter ego del giornalista Piero Angela.

Promosso dal CICAP, il Comitato italiano per il controllo delle affermazioni sulle pseudoscienze, che a Padova ha la sua sede storica, il CICAP Fest è stato realizzato in collaborazione con il Comune di Padova e l’Università degli Studi di Padova, con il patrocinio della Regione Veneto, della Provincia di Padova e dell’Istituto Superiore della Sanità, il riconoscimento del MIUR, Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, come evento formativo, con Partner Istituzionali come Istituto Mario Negri, Fondazione Umberto Veronesi, Fondazione Istituto di Ricerca Pediatrica Città della Speranza, Orto botanico di Padova e il MUSME, Museo di storia della medicina, la Fondazione Antonveneta come Partner, Coop Alleanza 3.0 e di I.N.D.I.A. come Sponsor, e con la Media partnership de il mattino, Focus, Il Bo Live, PLaNCK! e Radio Padova.

www.cicapfest.it
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