Le voci che corrono

  • In Articoli
  • 03-08-2002
  • di Paolo Toselli

C'era una volta un giovane impavido il quale aveva scommesso che sarebbe riuscito a restare tutta la notte all'interno del locale cimitero senza essere vinto dalla paura.

Detto fatto, iniziò la prova e nessuno degli amici lo vide più tornare. Lo trovarono stecchito al mattino, fulminato da un collasso, con l'impermeabile impigliato nello spuntone di un cancello. Gli occhi erano sbarrati in un'espressione di terrore.

Questa storiella, un po' macabra, è stata ambientata, da alcuni decenni, in pressoché tutti i cimiteri della penisola, come realmente accaduta, a volte citando addirittura le generalità del malcapitato, senza tuttavia che un fatto del genere si sia mai verificato.

Chi non ha mai sentito parlare di una ragazza di ritorno da un viaggio in un paese esotico, a cui spunta una fastidiosa pustola sulla guancia dalla quale, dopo alcuni giorni, escono una miriade di ragnetti? Chi non si ricorda di quanti tronchetti della felicità sono stati gettati nei cassoni della spazzatura in quanto si dicevano abitati da pericolose tarantole? E della signora, desiderosa di un'abbronzatura molto rapida, cotta dai raggi UVA? Della coppia di amanti rimasti incastrati" durante le loro effusioni, a tal punto da dover ricorrere all'aiuto di un medico per separarsi?

Quante occasioni, anche brevi, abbiamo di raccontare ad altri episodi curiosi che ci sono capitati, o che ci hanno colpito in modo particolare. Molte di queste storie sono spesso attribuite ad amici di amici, o alla sorella del cugino di Vattelapesca. A nostra volta, ascoltando una storia che ci incuriosisce, ce ne impossessiamo e la raccontiamo ad altri, magari con qualche piccola variante per renderla ancor più interessante. Potremo anche trovarla ripresa da un giornale o riascoltarla, un poco modificata, su una spiaggia. Spesso si tratta di una notizia di "fonte sicura", una storia al limite del credibile data per vera, insomma di una "leggenda contemporanea".

A questo punto è necessario giustificare l'uso di questa nuova espressione che unisce, in una maniera a prima vista paradossale, un sostantivo apparentemente legato al passato e all'universo della letteratura fantastica con un aggettivo dei giorni nostri. Ma si parla anche di leggende "metropolitane" o "moderne" per sottolineare il collegamento con i tratti dominanti della nostra società: la città, la modernità.

Le leggende contemporanee si possono considerare come un genere folklorico di comunicazione collettiva. E per comprendeme meglio il significato, è necessario riabilitare lo stesso termine "folklore", ritenuto da molti fuori moda.

Oggi, il folkore può essere definito come un insieme di credenze, di attività, di modi di fare e di dire, acquisiti per osmosi parlando, osservando, allacciando rapporti, comunicando con gli altri. Il folklore è una forma di cultura informale che ci riguarda tutti. Il folklore è ovunque e si esprime soprattutto attraverso generi narrativi, di cui la leggenda contemporanea fa parte.

Per dissipare certe idee errate, la leggenda contemporanea non è necessariamente una storia con contenuti sovrannaturali. Al contrario, viene giocata sovente la carta del realismo. Non è necessariamente falsa, poichè viene elaborata a partire da fatti reali o quasi, e mescola il vero, il verosimile, e il falso. Non è solo trasmessa oralmente: anche i mezzi di informazione la diffondono. Infine, non è popolare: nasce dalla intersezione della cultura popolare e di quella scientifica, e può circolare anche solo in ristretti gruppi sociali. Non si limita ad un semplice racconto, ma può influenzare modelli di comportamento.

Malgrado qualche elemento comico, è l'angoscia che domina in queste storie. Esse esprimono l'inquietudine, la paura e qualche volta, il rifiuto del mondo che ci circonda. Il loro racconto è in qualche modo un toccasana, una forma particolare di esorcismo.

Il mondo delle leggende contemporanee è estremamente variegato e questa rubrica cercherà di aprire una piccola finestra su di esso per una migliore comprensione anche di noi stessi.

Per coordinare, a livello nazionale, le attività di raccolta sulle narrazioni e gli episodi derivanti dal folklore dei nostri giorni, nonché promuovere lo studio di questo relativamente recente fenomeno e favorire la circolazione dell'informazione sull'argomento, è stato fondato il Centro sulle Voci e Leggende Contemporanee, di cui lo scrivente si può ritenere il promotore. Per diffondere il lavoro svolto dal Centro viene redatto un notiziario interno dal titolo Tutte Storie.

Il Centro, che opera da oltre due anni in collaborazione con analoghi gruppi e singoli ricercatori da tempo attivi negli Stati Uniti, in francia e in Gran Bretagna, è particolarmente interessato a ricevere notizie e segnalazioni inerenti a episodi, storie e leggende "di casa nostra" (articoli di giornale, trascrizioni di racconti orali, esperienze personali, ecc.) invitando chiunque mostrasse interesse alle sue attività a scrivere presso la redazione di Scienza & Paranormale o al seguente recapito: Centro per la raccolta delle Voci e Leggende Contemporanee. Casella Postale 53, 15100 Alessandria.

Paolo Toselli è il segratario del Centro sulle Voci e Leggende Contemporanee

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