Letture in sala d'attesa

Un mouse (quasi) paranormale; Navigando nelle rete esoterica; Curiosità, Ragione e Meraviglia

Mi è capitato a tiro, in un ambulatorio medico dove esercito il mio lavoro di informazione scientifica, la strepitosa rivista ASTRA. Quale migliore occasione per aggiornarsi un po' sulle novità dei "sensitivi".

Mi ha dato nell'occhio la mole di pubblicità relativa ai praticanti dell'occulto in grado di risolvere qualunque cruccio quotidiano. Poiché le doti paranormali dovrebbero essere "doni" per pochi prescelti mi sono messo a fare due conti (chi frequenta gli studi medici sa che le attese si allungano): su un totale di 210 annunci (un quarto della rivista è dedicato solamente alla propaganda dei "salvatori") 38 erano di singoli operatori mentre 142 di studi call-center con orario dalle 12 alle 24 ore. Degli studi alcuni proponevano, almeno in linea teorica, le facce di coloro che avrebbero dovuto rispondere per un totale di 39 volti. Tutti belli ma dai nomi improbabili. 210+39=249. Ammettiamo che i restanti studi per gestire un lavoro di tante ore contino su almeno quattro persone di media (ma sono sicuramente di più) vediamo di tirare le somme: 210-38 (i singoli) =172, sottraiamo le 39 facce già conosciute dei lavoranti (scusate dei professionisti) ed otteniamo 133. Ecco la cifra da moltiplicare per quattro: 133x4=532. Continuando: 532+38+39=609 super dotati e questo in una sola rivista. "Alla faccia del bicarbonato di sodio!", direbbe Totò.

Ma non è finita, molti di questi annunci erano a pagina piena quindi super costosi e uno di questi era, da non credere, col fotoromanzo (qualcuno deve avermi preso per un pazzo furioso per come ridevo da solo): "Una" conosce un ragazzo ma è indecisa sui sentimenti di lui allora chiama lo studio pinco pallo, le carte naturalmente sono buone e la tapina viene rassicurata, la sera stessa le rose fioriscono, sigla finale e titoli di coda.

Gianluca Giusti

Montecatini Terme

Un mouse

(quasi) paranormale

Cari amici, una piccola divagazione (para)misteriosa...

Tempo fa ho sostituito il mouse del computer, essendosi guastato per raggiunti limiti d'età. L'ho rimpiazzato con un comune mouse seriale a basso prezzo. Questo nuovo mouse ha cominciato a funzionare in modo misteriosamente irregolare: a volte "faceva fatica" a far scorrere il puntatore in una direzione oppure nell'altra, a volte no, a volte si bloccava, a volte riprendeva, in un modo bizzarramente variabile. Ho pensato fosse difettoso, ho provato a sostituirlo con un altro identico, l'ho smontato, ho testato la porta, il cavo ecc. ecc., ma il problema perdurava.

Per farla breve: dopo molte prove inutili e molte imprecazioni (ancora più inutili), ho scoperto che il "misterioso" fenomeno quasi paranormale era dovuto in realtà a una causa tanto semplice quanto insospettabile: al tavolo del computer è fissata una comune lampada a snodo, che mi serve per illuminare il piano di lavoro, ebbene, la luce di questa lampada, secondo la distanza, l'inclinazione, la posizione della mano eccetera, filtrando all'interno del mouse interferisce variamente con i due lettori ottici incrementali entro contenuti, causando quindi le bizzarre irregolarità di funzionamento!

Un (apparente) mistero è stato risolto...

Umberto Cordier

Savona

Navigando nella rete

esoterica: la magia come scienza e ricerca...

"In alcune persone lo sdoppiamento delle parti emozionali dal corpo fisico è istintivo[...] Insegneremo le tecniche più efficaci per abbandonare il corpo."

Queste sono alcune frasi tratte dalla pagina web (www.damanhur.it) che pubblicizza un corso per i "Viaggi Astrali", tenuto dalla congrega di Damanhur.

Se riuscite a capire la prima affermazione, siete davvero bravi!

Damanhur è una società di uomini e donne che hanno deciso di riunirsi e vivere secondo alcune leggi spirituali. Vantano origini e ritorni atlantidei. Navigando nel loro sito, otteniamo incredibili rivelazioni circa l'origine della civiltà umana. Non solo. Digitando su: " Un racconto..." che compare nella homepage, apprendiamo finalmente la vera potenza della magia!

La verità si nasconde nei paraggi di Lanzo Torinese, dove secondo i due personaggi del racconto, Dovilio e Oberto, vi sarebbe una delle linee di forza del pianeta ( ma quale forza? Elettromagnetica? Gravitazionale? O magica ?...). Secondo i calcoli del mago Oberto ( di questi calcoli non sapremo mai nulla, perché non ci ha concesso di verificarli, riportandoli....) il giorno migliore per cominciare il "viaggio" nella provincia di Torino, sarebbe stato un venerdì. "Né di Venere né di Marte si parte, si nasce, né si da inizio all'arte" si dice a Roma, lo dicevano gli antichi...Strano che Oberto non abbia dato ascolto ai vecchi Auguri romani!

"La magia come scienza e ricerca..." afferma il protagonista del racconto, ma attenzione: "Il mago non può portare nulla con se che non sia vivo" quindi, il personaggio montato nel racconto, non può mettere nel suo bagaglio alcun oggetto in grado di riprendere e confermare i suoi esperimenti magici. Peccato! Forse i maghi dimenticano che la scienza è fondata sopra ogni altra cosa dalle prove, che determinano la riproducibilità dell'esperimento in un laboratorio. La ricerca è costruita sulle prove.

Andiamo avanti. Una delle caratteristiche dei maghi, è quella di citare i più importanti pensatori della storia umana. Citano di tutto nella speranza di affrancare le loro affermazioni. I damanhuriani amano il buon Platone. Da lui carpiscono l'affermazione che "in magia il tempo si contrae".

La deformazione del tempo è uno dei cavalli di battaglia degli esoteristi. Stanno come degli avvoltoi, aspettando che un ricercatore riveli qualche dettaglio sull'universo. Non appena viene divulgato uno studio di fisica che rivela nuove e profonde comprensioni sulle dinamiche delle forze fisiche, ecco i maghi che si gettano in picchiata. Parlano della Scienza come un supporto alle loro verità. Dicono che loro già erano in possesso delle rivelazioni scientifiche da ere immemorabili! Peccato che nessuno abbia mai goduto di tali verità! Se Einstain si fosse rivolto ad un esoterista si sarebbe di certo risparmiato la fatica di capire l'universo...E di sognare l'unificazione dei campi.

Il Campo: altro soggetto magico. Nel racconto dei damanhuriani, il protagonista accenna a "linee di forza del pianeta" che si uniscono in un campo e vengono chiamate sincronie.

Le sincronie dovrebbero essere per la scienza l'orizzonte e l'arrivo di tutti gli studi , perché i maghi hanno capito quello che Einstain, Plank, Newton, Hawking, cercavano come fine ultimo della scienza stessa: l'unificazione dei campi, dall'elettromagnetismo alla relatività, sino alla gravitazione. Ma non capisco. Il mago è consapevole di una verità tanto profonda, che potrebbe incidere seriamente il cammino della civiltà. Potrebbe essere una verità utile a risolvere l'oceano di problemi che affliggono l'umanità. Perché allora non entra in un centro di ricerca e collaborano per donarci la sua verità?

Ditemi: quale mago è diventato famoso per aver aiutato il mondo? Quale gruppo esoterico è noto per essersi prostrato del tutto gratuitamente al servizio dei vulnerabili?

Gratuito: un termine che non compare mai nella magia.

La verità esoterica si ottiene solo se si ha un notevole conto in banca. Meglio Einstain: la sua Teoria della Relatività Generale è gratuita e disponibile in qualunque professore dell'Università.

Fusione di parole fra la scienza e la magia: è una moda che si sta insinuando, quella di proporre nozioni scientifiche accanto a parole esoteriche e senza significato. Sono stufa del continuo paragonare termini della fisica con i loschi intenti magici.

Gli esoteristi si tengano la loro dannata verità o la diano gratuitamente a chi soffre nella ricerca di un solo granello del mistero! Se Damanhur e gli esoteristi hanno scoperto il segreto della felicità lo propongano all'ONU, forse impedirebbero alla fame di uccidere ancora!

Ripeto però : gratuitamente!

Alessandra Biagini

[email protected]

Curiosità,

Ragione e Meraviglia

Sono nato e cresciuto in un mondo dove da sempre viene recitata la medesima, tragica commedia. L'attività principale degli esseri umani sembra sia soltanto: sopraffazione, violenza, guerra. La storia è il resoconto puntuale e interminabile di come innumerevoli vite siano state stroncate, spesso tra sofferenze atroci.

In passato si è verificato tuttavia un fatto eccezionale, in grado di mitigare il peso di una condizione altrimenti cupa e disperata.

Accadde, ad un certo punto, che nello spirito di alcuni uomini origini un moto insinuato, una pulsione irresistibile che li sprona ad attribuire un diverso significato all'esistenza. È la Curiosità che nutre il desiderio di comprendere confidando nella Ragione. Quegli uomini scoprono che la Terra è rotonda, che non è il sole che le gira intorno bensì il contrario. Con qualche approssimazione, calcolano le distanze tra i corpi celesti, e le rispettive dimensioni.

L'entusiasmo è acceso, il sentimento appassionato: "Il cielo è la mia patria, e la contemplazione degli astri è la missione" (Anassagora).

La fiamma brilla e allontana le propaggini di epoche tribali, ma è troppo in anticipo rispetto alle generazioni che saranno destinate ad alimentarla in futuro. Rinvigorita e vendicativa, l'oscurità torna a regnare, esigendo per sua consuetudine un macabro tributo di sangue (ricordo Archimede, Ipazia, Giordano Bruno, in rappresentanza di tutti coloro per i quali la ricerca si identifica con il tessuto cangiante della vita e che non accettano di rinunciarvi se non rinunciando alla vita stessa)

Il processo in virtù del quale la Natura perviene via via in misura crescente alla coscienza di sé, conosce un secondo inizio il giorno in cui una mente ricettiva riesce a percepire in maniera limpida il suggestivo canto delle forme universali, e ad approdare grazie al telescopio sulle rive di terre inesplorate, e di nuove lune. Questa volta il cammino non si interrompe: il terreno è accidentato e aspro, disseminato di ostacoli, miraggi, trabocchetti, scorciatoie cieche, guadi perigliosi, paludi che non lasciano scampo, ma "quanto alla scienza, essa non può se non avanzare" (Galileo).

Giungiamo così al tempo che ci appartiene, La nostra specie è ora consapevole di avere appena sfiorato il grande mistero che ci sovrasta, e altrettanto consapevole che quella carezza è valsa a noi tutti un tesoro luccicante dal valore inestimabile.

Cullati dal silenzio della notte, volgiamo ammirati lo sguardo all'antica volta celeste senza confini, e un fremito coglie il nostro cuore: il senso d'intima accoglienza, il caldo "benvenuto" che attende il viaggiatore quando fa ritorno alla propria dimora.

Desidero esprimere la mia profonda gratitudine e stima ai miei Eroi, a coloro che hanno donato a me fanciullo attimi di Meraviglia infinita, e poi condotto per mano al cospetto della Bellezza, rendendomi partecipe del progressivo dispiegarsi della Verità.

Grazie a te, Isaac.

Grazie a te, Carl.

Grazie a te, Stephen.

I vostri sogni, come costellazioni amiche, ci guideranno verso nuovi lidi e nuovi orizzonti.

Carlo Carollo

Bolzano

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