Investigatori dell'occulto (recensione)

Massimo Polidoro e Luigi Garlaschelli
Avverbi, 2001
pp.323, € 13,43

  • In Articoli
  • 10-06-2002
  • di Claudio Cocheo
In una calda notte estiva, due strane figure, torce alla mano, entrano furtivamente nel Cimitero Maggiore di Pavia. "I due avevano appena superato il cancello, quando videro un'auto della polizia sbucare in lontananza. "Immobile in quest'angolo!" Esclamò Massimo spingendo Gigi dietro ad un pilastro"...

Scrivere una recensione, per Scienza & Paranormale, di un libro i cui autori sono due tra i più noti componenti del CICAP e il cui contenuto rappresenta la storia dell'attività dell'associazione è come guardarsi allo specchio e, sospirando, dirsi: "Quanto sei bello". Effettivamente, sono tanto bello!

E bellissimo è questo libro. Si offre come la cronaca dettagliata di decine di esperimenti eseguiti dal CICAP in più di dieci anni di attività. Se pensate che ciò si traduca in noiose descrizioni di protocolli sperimentali o di inutili inchieste, siete fuori strada.

Il libro è composto da episodi. Ogni episodio descrive una diversa indagine ed è raccontato dallo stesso sperimentatore che l'ha condotta. Lo stile è scorrevole, come nei romanzi, e spesso spiritoso. Massimo Polidoro, Luigi Garlaschelli e tutti coloro che hanno collaborato alla stesura del libro, confermano eccellenti capacità divulgative, che significa abilità di sintesi, semplicità di linguaggio e chiarezza espositiva. E sanno far sorridere.

All'aspetto scientifico e metodologico si aggiunge, inoltre, una buona dose di "umanità": le pagine in cui gli autori descrivono come sono diventati indagatori del paranormale sono tra le più stimolanti del libro e spiegano come si possa giungere allo scetticismo provenendo da formazioni culturali diverse.

Quando devo scegliere se acquistare un libro mi pongo sempre tre domande: di cosa parla? Chi l'ha scritto? Come è scritto?

Di cosa parla Investigatori dell'occulto? Parla di un grosso panda di cristallo che, appoggiato su un mobile, si sposta da solo; di un ufficio a Legnano in cui abiti, libri e altri oggetti, compreso il calzino di un impiegato, prendono fuoco per autocombustione e dove i computer si accendono da soli e sullo schermo appaiono alcune lettere scritte da una mano invisibile; parla di una sensitiva che sostiene di aver ritrovato il cadavere di una ragazzo in fondo al mare; di un altro sensitivo che percepisce informazioni su uomini e donne toccando i loro oggetti personali; della possibilità di indovinare chi siederà su una certa poltrona al cinema; di voci di defunti registrate, di misteriosi cerchi nel grano, dell'influenza della Luna sulle nascite, di magneti umani, guaritori filippini, di un mostro in cascina, di Rosemary Altea, dell'energia cosmica delle piramidi, di fachiri, rabdomanti e di molte altre cose che sembrano misteriose.

Attraverso i giornali e la televisione veniamo, quasi quotidianamente, a conoscenza di casi simili. La prima domanda, naïf, che ci poniamo è: "Chissà se è vero?" Questo libro ci racconta di cosa si scopre dietro a questi fenomeni quelle volte in cui qualcuno, più curioso degli altri, decide di svolgere delle indagini concrete, serie e scrupolose.

Chi l'ha scritto? Massimo Polidoro, psicologo di formazione e scrittore, è il segretario nazionale del CICAP e uno dei massimi esperti mondiali di presunti fenomeni paranormali. È tra i più capaci divulgatori del metodo razionale e scientifico e delle illusioni del mondo dell'occulto, come testimoniano i numerosi libri che ha già pubblicato su questi argomenti.

Luigi Garlaschelli, chimico all'Università di Pavia, è il responsabile delle indagini del CICAP. Possiede una indiscutibile capacità deduttiva, merito non solo della sua preparazione scientifica ma soprattutto della sua enorme curiosità.

Gli esperti del CICAP: sono tutti i realizzatori delle indagini descritte nel libro. Sebbene siano in prevalenza di formazione scientifica, nel loro insieme coprono un ampio spettro di professionalità e preparazione culturale.

A come è scritto il libro ho già risposto in precedenza, ciò che manca è la risposta ad una domanda non ancora posta ma inevitabile: vale la pena acquistare Investigatori dell'occulto?

Senza dubbio sì. Credo che sia un libro che non possa mancare dalla biblioteca di coloro che amano porsi domande e desiderano risposte esaurienti e motivate. È una piccola enciclopedia a cui tornare, di tanto in tanto, a rinfrescarsi la memoria, perchè nel mondo del presunto paranormale i ricorsi storici non sono affatto una rarità.

Ma cosa ci saranno andati a fare Massimo e Gigi nel Cimitero Maggiore di Pavia? Nel libro la risposta...



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