Come prevedere il futuro

Il caso del giovane prestigiatore che fu "indotto" a diventare profeta

 

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Nel marzo 1977 due Jumbo si scontrarono sulla pista di Tenerife, alle Canarie (vi furono oltre 500 morti, uno dei maggiori disastri aerei della storia dell'aviazione); un tale, certo Lee Fried, a Durham, nella Carolina del Nord, una settimana prima aveva descritto in dettaglio questo incidente, precisando anche il numero dei morti e aveva consegnato la profezia (chiusa in una busta) al rettore dell'università, il quale l'aveva tenuta in cassaforte, aprendola poi dinanzi alle telecamere una settimana dopo.

È evidente che si trattava di un fatto talmente eccezionale che da solo sarebbe bastato a far scomparire tutti i dubbi e gli scetticismi sulla precognizione e sulla parapsicologia in generale.

Poiché mi trovavo negli Stati Uniti per condurre la mia inchiesta sulla parapsicologia, mi recai subito a far visita a Lee Fried.

Ed ecco cosa trovai: un simpatico giovanotto di 18 anni, prestigiatore dilettante, che mi accolse facendomi una serie di giochi di carte molto divertenti... Studiava all'Università di Durham e nei ritagli di tempo si divertiva a fare l'illusionista!

Mi spiegò come avvenne il fatto. Egli consegnò al rettore dell'università 7 cartoncini, ognuno dei quali conteneva una profezia su avvenimenti di cronaca e di sport che si sarebbero verificati la settimana seguente.

Nessuno vide, in quel momento, le profezie scritte perché (disse Lee) non dovevano esserci influenze estranee. I cartoncini, firmati sul retro da due testimoni, furono infilati in una busta sigillata e chiusi in una scrivania dal rettore; la chiave fu messa in una piccola cassaforte di cui solo il rettore aveva la combinazione.

Una settimana dopo la busta fu aperta di fronte alle telecamere, e vennero mostrate le 7 previsioni, tutte azzeccate, tra cui quella dell'incidente aereo.

Ma non si trattava di precognizione.

"Allora Lee, è stato tutto uno scherzo?"

"L'ho fatto per divertirmi".

"E non c'è niente di paranormale in tutto questo?"

"Non ho mai detto di essere un medium, l'ho precisato in tutte le interviste".

"Ma se lei avesse detto che era un medium, le avrebbero creduto?"

"Sì. Molta gente, anche intelligente, crede nella percezione extrasensoriale, e mi avrebbero creduto".

"Lei lo ha fatto per dimostrare come è facile prendere in giro il prossimo?"

"Sì".

"Ma lei sa che questo fatto è stato presentato come qualcosa di prodigioso, in tutto il mondo?"

"Sì. Però io ho sempre precisato di non essere un veggente. Del resto ho spiegato che l'esperimento era dedicato al celebre prestigiatore Houdini!"

"E ora ci vuole spiegare il trucco?"

"Naturalmente no".

Come dicevamo, questo gioco di prestigio è stato presentato come un'autentica precognizione da quasi tutti i giornali che hanno riportato la notizia, a volte con aggiunte e dichiarazioni del tutto inventate.

Ecco alcuni titoli tratti dai giornali dell'epoca:

Ha previsto il disastro di Tenerife 7 giorni prima.

Ha letto nel futuro lo scontro tra i due Jumbo.

Incredibile: uno studente lo aveva scritto 6 giorni prima

Chi è lo studente americano che aveva previsto la catastrofe del Jumbo: "Non indovino soltanto le sciagure aeree!"

Mettiamoci ora nei panni del lettore: come non essere influenzati da una notizia di questo genere, mai smentita? È evidente che molte persone, in perfetta buona fede, l'avranno presa per buona, incasellandola nella loro mente come una prova dell'esistenza della chiaroveggenza, e quindi del paranormale (con la conseguenza di diventare, in seguito, ancora più disponibili ad altri racconti straordinari).

Ora, il fatto significativo è che la notizia era sin dall'inizio ambigua: infatti mi sono procurato le fotocopie della notizia originale diramata dall'agenzia americana Associated Press; nelle ultime tre righe si diceva testualmente: "Fried, che è originario di New Orleans, dice che ha sempre voluto essere un prestigiatore". Questa frase è però scomparsa nella maggior parte dei resoconti. Non solo, ma la Associated Press ha diffuso, poco dopo, un secondo dispaccio con una nota di servizio per le redazioni, precisando che Fried dichiarava di non avere poteri paranormali, di essere un prestigiatore, e di aver dedicato la sua performance al prestigiatore Houdini. Ma niente di tutto ciò è stato pubblicato! Questi giornali hanno preferito lasciar credere ai loro lettori che si trattasse di un fenomeno genuino.

C'è una significativa postilla a questo caso: anni dopo, ebbi modo di rivedere Lee Fried nel corso di una trasmissione televisiva francese... dove raccontava meraviglie sui suoi poteri paranormali! Cercai di telefonare al programma che andava in onda in diretta, per spiegare che il giovanotto non aveva poteri paranormali, ma misero la mia telefonata in attesa e prima che potessi intervenire il programma terminò, lasciando credere agli spettatori che Fried fosse davvero un profeta. Evidentmente, quel giovane aveva capito che fingersi sensitivo, senza farsi troppi scrupoli, gli permetteva di viaggiare per il mondo, di arricchirsi e di diventare famoso.

Questo episodio, spero, illuminerà il pubblico su come nascono e vengono diffuse certe informazioni sul paranormale. E spero che quando leggerete qualche altra notizia del genere, in futuro, vi ricorderete di Lee Fried e della sua "veggenza".

Piero Angela

Giornalista e scrittore

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