Fondamenti di comunicazione tecnico-scientifica

di Emilio Matricciari
Apogeo, 2003
pp. 384, € 25,00

  • In Articoli
  • 12-12-2003
  • di Roberto Marmo

L'attività di ricerca è la parte essenziale dell'opera di uno scienziato, ma altrettanto importante è l'attività di divulgazione di tale opera. Senza un'accurata divulgazione, anche le migliori idee rischiano di restare chiuse in un cassetto. Inoltre, oggi sempre più spesso gli scienziati entrano in contatto con i mass media senza conoscerne il linguaggio. Quindi conoscere le regole della comunicazione scritta diventa fondamentale per far comprendere le proprie idee.

Emilio Matricciani è docente al Politecnico di Milano e da anni si occupa di comunicazione e scrittura tecnico-scientifica, scrivendo vari libri e tenendo molti corsi e seminari. Presso il Politecnico è titolare del primo corso attivato in Italia su questa disciplina, unico caso di università che decide di colmare una grave assenza nei piani di studio tecnico-scientifici.

Punto centrale dell'opera è la creazione del manoscritto (redazione di tesi di laurea, articoli, libri, rapporti tecnici) come un prodotto tecnico, da pianificare con cura come per tutti i prodotti industriali. Un progetto che deve considerare le funzioni, lo scopo, i destinatari, l'organizzazione del contenuto.

I primi capitoli definiscono la struttura standard di un manoscritto attraverso la sua evoluzione storica, e il canale di comunicazione in cui si inserisce. Un capitolo affronta la scrittura della tesi e la sua esposizione orale, fornendo consigli validi per l'esposizione orale di qualsiasi manoscritto. Seguono i capitoli con indicazioni sulla scrittura delle parti del manoscritto, comprendendo indicazioni sulla scrittura di note, appendici, simboli matematici, indice analitico. Due capitoli spiegano come preparare figure e tabelle, strumenti di comunicazione che offrono molte informazioni ma che non sono semplici da creare. Come esempio di scrittura inefficace e pericolosa, l'autore presenta i documenti che hanno portato a decidere per il lancio della navetta spaziale Challenger, esplosa subito dopo il lancio nel 1980. Questi documenti mostrano come le informazioni che avrebbero fatto rinviare il lancio non sono state comunicate efficacemente a tutti i livelli decisionali. La descrizione della relazione danno-temperatura, esposta alla fine del capitolo, è un ottimo esempio di come analizzare dati sperimentali senza dimenticarne il mondo fisico.

Gli ultimi due capitoli spiegano come scrivere la prima versione del manoscritto e come revisionarla, elencando le sue parti da controllare, per trasformarla in una versione più leggibile. Testi esemplificativi, esempi concreti, citazioni e vignette accompagnano la lettura.

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