Lezione di Scetticismo

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  • 12-11-2003
  • di Romina Bisato
Nelle scuole italiane, lo scorso febbraio 1997, gli studenti hanno avuto la possibilità di organizzare delle lezioni scegliendo direttamente i temi da trattare. In questo modo, a grande richiesta, occultisti, maghi e astrologi sono purtroppo entrati in classe. In quanti istituti ci sarà stata la possibilità di far sentire una voce scettica al riguardo?

Al liceo scientifico Mascheroni, un moderno istituto situato ai piedi delle colline di Bergamo alta, una conferenza scettica non era prevista. Fra le lezioni che spaziavano su temi diversi, decisamente non istituzionali, come il fumetto, il rock e la Formula 1, gli studenti avevano infatti scelto di trattare l'occultismo invitando soltanto dei relatori pro-paranormale: un relatore per la magia nera, un ricercatore portoghese per il paranormale in letteratura e quasi l'intera redazione di Astra, il mensile di astrologia più venduto in Italia, per trattare l'influenza degli astri e la divinazione coi tarocchi. In questo caso, però, essendo il liceo abbonato a Scienza & Paranormale, il professor Bonfanti di storia dell'arte, che riteneva opportuno bilanciare il punto di vista sul paranormale, ha potuto contattare il Cicap.

Appena arrivati, venerdì 21 febbraio, i relatori Roberto Vanzetto e Francesco Chiminello sono stati accolti dallo stesso Bonfanti, che facendo il resoconto della conferenza sul paranormale ha raccontato: "C'era mezza redazione di Astra... sono arrivati agguerriti." In effetti il giorno prima a parlare allo stesso uditorio c'era davvero la crema dell'astrologia: la direttrice della rivista Rudi Stauder, la cartomante Laura Tuan, il professor Giorgio Galli, l'avvocato Giuliano Boaretto e la psicosomatista Sonja Sader, che per la mastodontica mole di "contenuti" in cui si articola la disciplina hanno dovuto suddividere la loro conferenza in due mattinate, ciascuna di tre ore, vale a dire il doppio dello spazio dedicato al Cicap.

Prima dell'inizio della lezione, in una grande sala c'è un rinfresco per i conferenzieri; mentre il ricercatore portoghese ripassa degli appunti, Francesco e Roberto provano un gioco di mentalismo che dovranno fare in classe. Nel frattempo arriva il preside seguito da un gruppo di ragazzi in jeans, giubbetto in pelle nera con borchie (presumibilmente i relatori per la storia del rock) che, ancora assonnati, si appiccicano al tavolo del buffet, serviti dalle bidelle che per l'occasione sono vestite da hostess. Suona la campana e la capoclasse, la studentessa Roberta Amore, ci invita a raggiungere la classe 3a B. L'aula è vuota e i due cicapini ne approfittano per attaccare ad una parete la busta in cui è contenuta una previsione che sarà l'oggetto di un esperimento.

Il seminario si articola in 5 punti: le affermazioni sul paranormale, i luoghi comuni sul paranormale, come distinguere fra scienza e pseudoscienza, il paranormale pratico e la rilevanza sociale del paranormale.

La discussione si apre con la classificazione delle affermazioni che riguardano i presunti fenomeni paranormali: vengono distinti i fenomeni strani, ma naturali, dai fenomeni nettamente in contrasto con le leggi naturali. Viene sottolineato che dopo quasi un secolo di osservazioni e ricerche, dal mondo del paranormale non è ancora uscito assolutamente niente di concreto, che non un solo fenomeno, una volta studiato con attenzione, ha rivelato alcunché di paranormale e che a tuttoggi i cosiddetti fenomeni paranormali sono del tipo: muovere un oggetto dicendo che lo si fa col pensiero e spegnere la luce e dire: "sto levitando". Queste affermazioni creano un notevole scompiglio nei ragazzi, che sono ancora freschi dell'indottrinamento degli illustri astrologi. Ma la confusione si assopisce presto quando si fa cenno al premio di 1.000.000 di dollari messo in palio dalla fondazione James Randi con il contributo degli scettici di tutto il mondo per chiunque riesca a dimostrare l'esistenza di un qualsiasi fenomeno paranormale (telepatia, veggenza, psicocinesi, levitazione ecc.) sotto il controllo di esperti illusionisti e scienziati. Si fa anche notare che famosi pranoterapeuti, omeopati, rabdomanti e occultisti vari hanno provato ad accettare la sfida, ma che purtroppo il premio sta ancora aspettando un vincitore. Dopo un'analisi comparativa della scienza e della pseudoscienza, la lezione si interrompe per dare spazio a dei giochi di prestigio, dimostrazione pratica di come nel paranormale si faccia uso di illusionismo e dell'importante ruolo che hanno i prestigiatori nello smascherare i trucchi di coloro che millantano poteri mentali. Per l'occasione, ad un casello dell'autostrada era stato acquistato il quotidiano L'Eco di Bergamo del giorno, per evitare ogni sospetto sulla possibilità che il giornale fosse truccato. Francesco taglia un pezzo di giornale a caso, lo tiene ben sollevato in modo che tutti possano vederlo e poi chiede ad un volontario di scegliere la riga esatta in cui vuole che si tagli il pezzo, offrendo anche la possibilità di ripensarci, dopodiché taglia il giornale con la forbice. Dal trafiletto tagliato il volontario deve leggere ad alta voce la riga scelta e a questo punto si tira in ballo la busta contenente la premonizione, che se ne sta appesa ad una parete dell'aula (fatto curioso, nessuno l'aveva notata). Ebbene, nella busta c'è un foglio con una scritta identica alla riga scelta dal soggetto dell'esperimento.

Subito dopo Roberto fa un altro gioco, il mentalismo di Fabian (i ragazzi, intanto protestano perché ci rifiutiamo di rivelare il trucco utilizzato per indovinare la riga del giornale). Nel gioco di Fabian il soggetto, sempre un volontario, deve mescolare un mazzo di carte (per tutta la durata del gioco Roberto gli volta le spalle in modo da non scorgere nulla), dividerlo in più mazzetti a piacere, prendere uno dei mazzetti da cui scegliere una carta con il pensiero, senza assolutamente toccarla, né dirla a nessuno. Poi deve rimescolare il tutto e ricomporre l'intero mazzo. A questo punto il prestigiatore deve "sentire mentalmente" la carta che aveva pensato il ragazzo. Di nuovo l'esperimento funziona: in questo caso era stato pensato il tre di picche... Qualcuno chiede: "Ma perché non siete venuti prima, così sapevamo cosa rispondere a quelli di Astra!"

Evidentemente questa avventura bergamasca e diverse altre esperienze simili in alcune scuole venete dimostrano che il divertimento insegna più di tanti sillogismi, che il messaggio del Cicap è tuttaltro che un pedante discorso accademico e che la sua divulgazione si può rendere affascinante con uno stile esemplificativo, semplice, diretto e non privo di qualche motto di spirito.

Hanno ritenuto giustamente opportuno, i due relatori, riservare un discorso a parte all'astrologia, immaginando di quali nozioni Astra potesse aver infarcito i ragazzi. Non è difficile svelare i meccanismi subdoli su cui si fonda l'astrologia, tanto più se si portano gli esempi concreti del loro modus operandi. La sera prima della conferenza mi è venuto in mente di sottolineare con l'evidenziatore alcune parti scelte dal "meglio" di Astra di febbraio '97, con l'idea di farle leggere di fronte ai ragazzi, omettendo il segno zodiacale affinché fossero loro ad indovinarlo. Per il primo oroscopo, "Raccoglierete ottimi risultati di cui sarete giustamente compiaciuti" qualcuno azzarda lo scorpione, altri il cancro, oppure il capricorno. Alla lettura del secondo oroscopo, "State con i piedi per terra: ciò vi renderà spiritualmente più maturi e vi terrà alla larga da progressi illusori", emerge una moltitudine di voci in cui si proferiscono praticamente tutti i 12 segni zodiacali. Al terzo oroscopo: "Per te l'amicizia è molto importante" più di qualcuno ormai si rende conto dell'indeterminatezza con cui sono formulati i tipi dello zodiaco. Sfogliando Astra, in definitiva, ciascun individuo può in parte riconoscersi in tutti gli oroscopi e questo è del tutto ovvio, data la compresenza, in tutti gli esseri umani, di tratti caratteriali molteplici, ma comunque stereotipati. Una lezione particolarmente istruttiva che si può trarre da questo semplice esperimento è che chiunque può fare un oroscopo tirando a caso allo stesso modo dei gli astrologi professionisti. Ad esempio Roberto sentenzia, puntando l'indice verso una ragazza della seconda fila: "Sento che in questo momento tu hai un progetto, stai per realizzare qualcosa di importante, di molto importante per la tua vita... ma vedo che c'è una persona, vicina a te, ma che non ti è amica, che ti ostacola." Divertita da questa parodia dell'astrologo, la ragazza durante un secondo intervallo mi prende in disparte e mi racconta che comunque il mio amico (Roberto) ci ha azzeccato per davvero, mentre l'astrologa di Astra non solo non è riuscita a "vedere" la sua antipatia per l'informatica, ma le ha detto che, come tutti i nati sotto il segno dell'acquario, lei sarebbe proprio portata per tale materia, nella quale probabilmente si realizzerà professionalmente. Almeno un prestigiatore sa indovinare una carta scelta col pensiero...

Il fatto è che "Gli idraulici a volte sbagliano, i geometri sbagliano, allora perché non dovrebbero sbagliare anche gli astrologi qualche volta?" Con questa tirata filosofica i redattori di Astra hanno liquidato la domanda di una studentessa che chiedeva "Ma ci azzeccate sempre?" È dunque comprensibile il motivo dello sfogo dell'unico professore (di scienze) presente alle lezioni coi ragazzi, che nel momento in cui si è fatto riferimento alla famosa rivista di astrologia ha gridato: "Bisogna dirlo che sono venuti qui ieri, bisogna dirlo!"

Al termine della lezione lo stesso insegnante ha confessato che, per via dell'ambiguità del titolo della conferenza, "Capacità extrasensoriali e fenomeni paranormali", aveva temuto che anche Roberto e Francesco facessero parte dell'allegro baraccone di maghi e occultisti vari, e si era chiesto che bisogno ci fosse, dopo due giornate di Astra, di far venire dei ciarlatani anche dal Veneto. Ci ha espresso anche la sua indignazione per il fatto che Laura Tuan avesse letto l'orientamento professionale di ciascun studente dai tarocchi.

Facendo qualche domanda agli studenti sono venuta a sapere alcune cose riguardo il profilo caratteriale emerso dai tarocchi letti dalla cartomante di Astra: chi ha scelto la carta dell'Impiccato ha poteri paranormali, deve cercare di dare di più agli altri e fra poco, o in futuro, sarà ricompensato. Chi ha scelto dal mazzo la carta della Giustizia è portato per l'informatica (come tutti quelli dell'acquario). Il Matto invece, deve guardarsi intorno per capire se stesso. Deludente. E in effetti con Astra, nota il docente di scienze, metà classe è stata distratta per quasi tutto il tempo; al contrario invece si è riscontrato che la lezione critica sul paranormale ha attratto la curiosità e l'attenzione di tutti gli studenti, tanto che molti si sono fermati a fare domande anche dopo il termine della conferenza e più di qualcuno ha espresso la propria delusione per le trappole mentali in cui gli astrologi l'avevano fatto cadere. Ad esempio, uno studente ha fatto notare come uno dei redattori di Astra avesse usato il meccanismo di rovesciamento dell'onere della prova: alla sua domanda su come facciano gli astrologi a dimostrare l'influenza degli astri sul carattere, l'astriano aveva risposto: "Dimostra tu che non è vero!"

Se è bastato un soffio di razionalità a demolire l'astrologia, vuol dire che le sue affermazioni non ce la fanno proprio a stare in piedi.
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