Veggenti - Quando si dice la precisione

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  • 08-08-2009
  • a cura di Carla Cigognini
Le elezioni che si sono tenute in Libano nel giugno scorso sono state tra le più incerte della storia di quel Paese. Gli analisti politici dichiaravano che la vittoria si sarebbe giocata sul filo di lana, nella competizione in cui si fronteggiavano l'opposizione guidata dal movimento sciita filo-iraniano Hezbollah e la maggioranza filo-occidentale, la cosiddetta Coalizione del 14 marzo. Da sempre il controllo del Paese dei Cedri è considerato di importanza strategica, non solo per le potenze locali, Siria e Israele in primo luogo, ma anche a livello planetario.

In questo quadro di incertezza si è però levata forte e chiara la voce di Layla Abdellatif, secondo il quotidiano Il Tempo «da oltre vent'anni la più attendibile sensitiva araba». Intervistata dall'agenzia di stampa ANSA nei giorni precedenti al voto, la donna ha ammesso che il risultato sarebbe stato incerto fino all'ultimo, ma poi ha aggiunto, per la gioia di quanti erano alla ricerca di un vaticinio capace di spazzare via ogni dubbio: Hezbollah vincerà per appena due seggi. Come non darle credito? Si tratta della veggente, spiegava l'ANSA, «che ha pure previsto l'attacco alle Torri Gemelle nel 2001». Quella volta si doveva essere dimenticata di avvertire la stampa della sua profezia, visto che sui giornali precedenti all'attentato non se ne trova traccia. Ma, per rimediare, stavolta ha deciso di farci sapere chiaramente cosa i suoi poteri le consentivano di sapere in anticipo. Tutta questa pubblicità non deve però averla favorita: la coalizione filo occidentale ha vinto le elezioni ottenendo 71 seggi su 128. Non risultano nuove interviste dell'ANSA in cui si chiede alla veggente di spiegare questa inattesa défaillance.
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