Il fascino delle catastrofi al convegno del CICAP

Volterra, 5 ottobre – 2012 si salvi chi può è il titolo della prima sessione del XII convegno del CICAP, dedicata al fascino delle catastrofi.

Luca Pietrantoni, psicologo delle emergenze all’Università di Bologna, ha evidenziato come la fascinazione per le catastrofi sia molto comune ma si manifesti in modi diversi: il successo dei film come Titanic o 2012, la curiosità per gli incidenti stradali, il turismo nei luoghi dei disastri. In tutti questi casi si tratta di situazioni in cui è possibile immedesimarci per capire come ci saremmo comportati senza davvero rischiare di persona.

Diverso è il caso illustrato nella relazione dello psicoterapeuta Armando De Vincentiis, che ha descritto la sindrome da catastrofe: un disturbo che colpisce persone per le quali la paura di simili eventi diventa un pensiero ossessivo da cui non riescono a liberarsi. Sono questi soggetti i più vulnerabili a campagne mediatiche come quelle sulla fine del mondo nel 2012.

La paura delle catastrofi esisteva anche nel medioevo, ma secondo Enrica Salvatori, medievalista dell’Università di Pisa, non aveva le forme caricaturali che spesso associamo alle paure millenaristiche, in quanto non esistevano né un calendario unico né tantomeno una data condivisa per la fine del mondo.

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