Il CICAP Fest dello spazio

img
Il CICAP Fest, il Festival della scienza e della curiosità, che si terrà a Padova dal 13 al 15 settembre, sarà ricchissimo di appuntamenti per tutti gli appassionati di spazio e di fantascienza. Tra astronauti, astrofisici, ingegneri spaziali, storici della scienza e scrittori di fantascienza si spazierà attraverso decine di incontri dalla realtà alla fantasia. Ecco una selezione degli appuntamenti più cosmici!

Andate sulla Luna!
Imperdibile The Moon, uno spettacolo in realtà virtuale, in cui gli spettatori ascolteranno il racconto della corsa dell’uomo alla conquista dello spazio, passando per le tappe più significative, dal satellite Sputnik fino alla missione sulla Luna. Ogni spettatore verrà, poi, invitato ad indossare un visore in realtà virtuale e diventare, così, il vero protagonista della narrazione. La storia si trasformerà in un’esperienza immersiva da vivere in prima persona che inizierà dalla rampa di lancio del Saturno V fino al primo passo di Neil Armstrong sul suolo lunare. Ci sono quattro diverse occasioni per vivere questa esperienza a cura di LOfficina – Planetario di Milano: sabato 14 settembre alle 15.30 e alle 17.00 e poi domenica 15 alle 10.00 e alle 11.30. L’ingresso gratuito fino a esaurimento dei posti disponibili.

Balle spaziali: quando l’errore diventa “social”

Prima, però, ci saranno due serate molto speciali di “preparazione” al Festival. La prima sarà al Planetario di Padova, mercoledì 11 settembre, alle ore 21.00, Luca Nobili racconta e smonta le fandonie legate allo spazio. Asteroidi killer, pianeti piatti, voraci buchi neri: le “fake news” hanno contagiato anche l’astronomia. Dalla Superluna portatrice di catastrofi a minacciosi buchi neri pronti a divorare la Terra: notizie fasulle che però, tra vecchi e nuovi media, conoscono una diffusione “virale”, divertente all’inizio ma poi allarmante. Il Planetario di Padova propone un viaggio alla scoperta del vero Ingresso libero, con prenotazione sul sito del Planetario: http://www.planetariopadova.it/Prenotazione.php?Prog=2540

Un piccolo grande passo la storia dell’Apollo 11

All’Orto Botanico, giovedì 12 settembre, alle ore 21.00, Adrian Fartade, celebre divulgatore di YouTube, racconta la straordinaria impresa della missione Apollo 11. Neil Armstrong, comandante della missione Apollo, si portò dalla Terra un pezzetto di legno, all’apparenza insignificante, ma con una storia incredibile. Era un fram- mento del Wright Flyer, il primissimo aereo dell’umanità, fatto volare dai fratelli Wright nel 1903. Appena 63 anni dopo, un suo pezzo giungeva con due uomini sulla superficie della Luna! La storia di questa missione è molto di più della storia di un viaggio verso la Luna: c’è l’intera avventura dell’esplorazione umana, e in questo spettacolo, a 50 anni da quel primo piccolo grande passo, ne ricorderemo insieme la storia, i protagonisti e vedremo come quel “piccolo grande passo” ha cambiato per sempre il nostro mondo. Biglietti disponibili sul sito del CICAP Fest: https://www.cicapfest.it/cf/carrello

Incontro con “l’extraterrestre”: Paolo Nespoli

Con i suoi 313 giorni nello Spazio, Paolo Nespoli detiene il record di permanenza per un italiano sulla Stazione spaziale internazionale: un autentico “extraterrestre”! Da lassù, vivendo in assenza di gravità, in situazioni di emergenza, guardando la Terra dall'alto, ha capito alcune cose della nostra vita di tutti i giorni. Con l’entusiasmo e la chiarezza che lo contraddistingue, in una serata speciale al Teatro Verdi a lui dedicata, venerdì 13 settembre, Nespoli racconterà come, vivendo in assenza di gravità, ha imparato ad assumere nuove abitudini, riuscendo a tornare bambino per apprendere di nuovo a vivere in una realtà in cui anche gli aspetti più scontati sono diversi dal solito. Costretto sempre al massimo della performance, ha imparato a lavorare in squadra, a gestire gli imprevisti, a ottimizzare il tempo, a riconoscere i propri limiti e a fare tesoro dei propri errori. Ha imparato che i sogni vanno coltivati con cura, ma che a un certo punto, se si vogliono realizzare davvero, bisogna svegliarsi. Che se si guarda sempre avanti, se si punta sempre in alto, le stelle non sono poi così lontane. Inoltre, nel corso del suo avvincente racconto, ci aiuterà a capire quali saranno i prossimi passi dell’uomo nell’esplorazione dello spazio.

Siamo andati sulla Luna? Certo che sì!

Nonostante il mondo celebri quest’anno i 50 anni da uno dei più grandi risultati tecnici e scientifici raggiunti dall’umanità, il primo sbarco sulla Luna (seguito poi da altri 5 sbarchi) resiste un piccolo gruppetto di “negazionisti” che non crede che l’uomo sia mai andato per davvero sulla Luna e, anzi, sostiene che le riprese dell’allunaggio sarebbero opera nientemeno che del regista Stanley Kubrick! A smentire una dopo l’altra le obiezioni dei complottisti ci penserà Paolo Attivissimo, massimo esperto italiano sulle teorie cospirazioniste legate all’allunaggio, con il suo intervento previsto per sabato 14 settembre, alle 17.10, nell’Aula Magna di Palazzo Bo, moderato dal giornalista del mattino Paolo Cagnan.

Un computer per la Luna

Le missioni Apollo sono state il più grande successo tecnologico che la società moderna abbia mai raggiunto. Ma come è stato possibile ottenere un simile risultato con i computer “antiquati” disponibili all’epoca? Dario Kubler non solo racconta la storia dell’AGC (Apollo Guidance Computer) e dell’interfaccia uomo-macchina DSKY (Display e tastiera), ma presenta al pubblico una riproduzione identica all’originale e perfettamente funzionante. Un’invenzione che aprì la strada alla creazione di computer domestici e personali, sistemi di navigazione digitali fino agli smartphone di oggi.

Pensare come astronauti

Ma delle missioni Apollo si parlerà ancora molto al CICAP Fest. Lo psicologo inglese Richard Wiseman, professore alla University of Hertfordshire, conosciuto in tutto il mondo per i suoi video virali su YouTube, dove insegna a decine di milioni di persone a scoprire il lato bizzarro della vita, a cui ha dedicato una disciplina da lui battezzata “Quirkologia”, torna al Festival per raccontare quali sono le sue conclusioni dopo avere studiato il modo di ragionare e risolvere problemi degli astronauti delle missioni Apollo: «Dopo tantissime interviste e ricerche ho identificato gli otto principi di base che ritengo siano cruciali per la mentalità che accompagnò tutte le missioni Apollo» spiega Wiseman. «Nel mio intervento spiegherò questi principi, a partire da come i semi del successo furono piantati già nei coinvolgenti discorsi del presidente Kennedy, a come il pessimismo fu cruciale per coltivare il progresso, fino a scoprire come si riuscì a trasformare momenti di paura e tragedia in occasioni di speranza e ottimismo».

Ma gli astronauti… vanno al gabinetto?

Quando si parla di viaggi spaziali c’è sempre una domanda inespressa: come si va al gabinetto nello spazio, in assenza di peso? Imbarazzi a parte, la gestione dei rifiuti biologici è un problema fondamentale. L’argomento è affrontato in tono informale ma esauriente e con una ricca documentazione visiva dei dettagli tecnici e fisici, presentando con candore la storia delle toilette spaziali dalle origini ai giorni nostri, per conoscere un aspetto poco conosciuto ma molto eroico dell’esplorazione del cosmo. Visto l’argomento, la conferenza di Paolo Attivissimo, prevista per venerdì 13, alle ore 18.30 presso la Sala Paladin di Palazzo Moroni, è sconsigliata alle persone sensibili ma fortemente consigliata ai bambini.

Finiremo a vivere nello spazio?

Il grande sogno dell’esplorazione e della “conquista” dello spazio si è fermato o continua? È possibile che, nei decenni a venire, lo spazio a noi più vicino diverrà una frontiera sempre più familiare, non più difficile da raggiungere di una piattaforma petrolifera o di una stazione di ricerca polare? E nel futuro più remoto, colonizzeremo altri pianeti? Che cosa ci rivela realmente lo studio del cosmo? Uno sguardo competente a quello che potrebbe succedere. Ne discutono sabato 14 settembre, alle 12.20, all’Aula Magna di Palazzo Bo, il fisico Roberto Battiston, che a lungo ha diretto l’Agenzia Spaziale Italiana; la fisica Lucia Votano, già Direttrice del Laboratorio sotterraneo del Gran Sasso e oggi dirigente dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare; il giornalista Piero Bianucci, già direttore di Tutto Scienze, il supplemento scientifico de La Stampa. Modera il giornalista di Focus Gianluca Ranzini.

La conquista dello spazio tra fantasia e realtà

Letteratura fantascientifica, cinema e fumetti hanno avuto un ruolo di primaria importanza nella prepa- razione della conquista della Luna. Non solo hanno reso familiare lo spazio a tante diverse generazioni, ma hanno ispirato direttamente i protagonisti di que- sta incredibile avventura, dai pionieri della missilistica agli stessi astronauti. A dimostrazione che scienza e immaginazione non sono mondi separati fra loro. Se ne parlerà in molti incontri, a partire da “Quando i marziani erano… lunari”, con lo scrittore Alfredo Castelli, inventore del celebre fumetto Martyn Mystere. E poi da Jules Verne alle missioni Apollo con lo storico della scienza Marco Ciardi, il biologo e studioso del fumetto Pier Luigi Gaspa, il curatore di Comics&Science Andrea Plazzi, il chimico Luigi Garlaschelli, la studiosa Alessandra Carrer e il disegnatore Daniel Cuello. Fin dagli albori del fumetto, la Luna è stata meta di avventurosi di ogni genere. Dai sogni di Little Nemo alle anticipazioni di Jeff Hawke, dai misteri dei Fantastici Quattro alle imprese degli eroi Disney, tanti grandi personaggi dei comics hanno passeggiato sul nostro satellite, raccontando un’epopea parallela a quella della scienza e della tecnologia e altrettanto affascinante e ricca di curiosità.

Ma perché spendere soldi per andare nello spazio?

Ogni volta che la scienza compie un grande passo nella ricerca fondamentale la discussione pubblica si concentra subito sull’opportunità di mandare sonde su Marte quando nel mondo ci sono persone che muoiono di sete. La ricerca spaziale e l’astrofisica possono sembrare materie molto scollegate dalla nostra quotidianità, ma non è così: dal GPS dei nostri cellulari fino alle lenti antigraffio e ai rivelatori di fumo, queste tecnologie ormai accompagnano costantemente l’essere umano migliorandone la vita. Se ne parla con gli studiosi di “Chi ha paura del buio?”, Filippo Bonaventura, Lorenzo Colombo e Matteo Miluzio, in collaborazione con Promex, sabato 14 settembre alle 14.40, all’Aula L di Palazzo Bo.

Il CICAP Fest è promosso dal CICAP in collaborazione con l’Università, il Comune e la Provincia di Padova, con il riconoscimento del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, con il patrocinio di Regione del Veneto, dell’Istituto Superiore di Sanità, della Camera di Commercio di Padova e della Federazione Nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri, il contributo di Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo e Fondazione Antonveneta; Istituto Mario Negri, Fondazione Umberto Veronesi, Istituto di Ricerca Pediatrica Città della Speranza, Orto botanico di Padova, Assindustria Venetocentro, Promex, Confcommercio Ascom Padova, il MUSME, Museo di storia della medicina, LOfficina del Planetario di Milano, il Planetario di Padova, La Specola dell’Inaf di Padova, Fondazione Zoé e la Fondazione per la Ricerca Biomedica Avanzata Onlus – VIMM come Partner Istituzionali, Intesa Sanpaolo, Confagricoltura Padova, Coop Alleanza 3.0, Audible e Gefil come sponsor e con la media partnership de il mattino, Focus, RaiRadio3 Scienza, ilBoLive, Focus Scuola e PLaNCK!, Radio Padova e Radio Easy Network.

accessToken: '2206040148.1677ed0.0fda6df7e8ad4d22abe321c59edeb25f',