Il diario "paranormale" di Kari

Un'attrice si finge veggente per un programma tv e scopre quanto è grande il desiderio di chi incontra di credere nelle sue bugie

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  • 26-03-2002
  • di Kari Coleman
Kari Coleman, attrice e scettica, ha recentemente interpretato la parte di un'indovina per lo spettacolo di varietà "Penn & Teller's Sin City Spectacular", del duo illusionistico Penn & Teller. Se pensate che essere un'indovina sia una bazzecola, la vostra sfera di cristallo deve essere sporca. Quello che segue è il diario di Kari.

La mia esistenza da scettica è momentaneamente giunta alla fine; con mia grande sorpresa sono un'indovina.

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E' difficile da credere, ma dovete lasciarvi andare ed essere un tutt'uno con i vostri poteri paranormali, come ho fatto la scorsa notte. Se non ci riuscite e siete chiamata a recitare la parte di un'indovina potreste spaventarvi di quanto sia facile far sì che la gente vi creda.

Stavo cercando una parte per il "Penn & Teller's Sin City Spectacular" (il più famoso varietà scettico televisivo) e dovevo essere in grado di ingannare le persone usando le carte, la lettura delle mani e altri talenti "paranormali". Il "Caesar's Magical Empire", una delle piú grandi "istituzioni" magiche di Las Vegas, mi ha permesso di lavorare come lettrice di tarocchi per fare un po' di pratica. Perbacco!

Mi hanno vestito nel loro costume da "Spurina": un abito violetto dalle linee fluide con incorporati due seni finti, che creavano una scollatura migliore di quanto avessi mai avuto la gioia di vedere, e poi una parrucca nera da "Cleopatra di Las Vegas" e un mare di trucco. (Sarei diventata la consulente metapsichica di Ceasar, e, giudicando dal costume, questo lo divertiva di piú dei miei "poteri"). Dovevo camminare intorno ai tavoli nello "spirit bar" o usarne uno. Avrei lavorato nell'area centrale, quella con gli spettacoli pirotecnici: 30 camminatori sulle braci ardenti, 3 maghi quasi adolescenti in calzamaglia e la sottoscritta.

Ero cosí nervosa! Ho camminato in giro per un po' con le mie stupide carte nella mano, ripassando ciò che avevo imparato, nel caso avessi incontrato un cliente esperto di tarocchi. Per prepararmi, Jamy Ian Swiss, il consulente di magia per lo spettacolo Penn & Teller's Sin City, mi aveva mandato un mucchio di materiale da leggere. Anche Ray Hyman, lo psicologo scettico ex lettore delle mani ora pentito, mi ha dedicato al telefono un po' del suo tempo.

Ricerca

Ho letto molto per completare la mia ricerca. La parte più difficile è stata andare alla libreria new age (in inglese fa rima con sewage - liquami). Ho comprato alcune carte di tarocchi, quindi sono andata alla sezione dei libri usati e ho preso alcuni volumi sulla lettura delle mani, i tarocchi, l'astrologia e la grafologia per impratichirmi circa il gergo usato dagli indovini. Il Bhodi Tree Bookstore mi ha reso triste. Era un luogo pieno di perdenti dall'aspetto intontito, e io ero là a comprare stupidi libri, proprio come loro. Avrei preferito che ciascuno di loro fosse lì per una ricerca come la mia, ma non era così. Ho sentito il bisogno di andare a casa e farmi una doccia.

Le carte raccontano

una storia

Era giunto il momento di andare al lavoro con il trucco e il reggiseno imbottito al Magical Empire. Mi sono seduta, ho aperto a ventaglio le carte e ho provato a sembrare onnisciente. Una delle guide ha condotto la prima "cliente". Il mio cuore stava per schizzare fuori dal petto, e sudavo nell'imbottitura del costume. Lo donna si è seduta, e io ho cominciato a parlare mentre l'osservavo dalla testa ai piedi. Ho detto tutte le cose in grado di aiutarmi e di fornirmi una scappatoia in caso di errore, del tipo «Le carte mi raccontano una storia. Raccolgo disegni e immagini che non significheranno nulla per me, ma forse sono molto significativi per te. Se tu rimani ricettiva, allora possiamo esplorare insieme e intuire il tuo destino». Quindi cominciavo con le usuali dichiarazioni che interessano tutti.

Era ormai all'interno del gioco. La guardavo, e per qualche ragione mi sembrava un'infermiera. Avevo un milione di possibili scappatoie se avessi sbagliato, così le chiesi se lo era. Avevo ragione, e lei era sbalordita. A volte le infermiere sembrano infermiere. Supposizione fortunata = gran gol. Ero al settimo cielo.

La strada è stata in discesa per il resto della serata. La procedura standard li avrebbe agganciati, quindi io avrei cominciato a indovinare cose basandomi sulle mie osservazioni e sulla loro reazione. Una persona ha scritto su di una scheda di commento che ero allo stesso tempo magnifica e divertente, e due persone hanno chiamato il direttore per chiedergli come avessi fatto a conoscere cose che era impossibile che sapessi.

Jamy, nascosto nello sfondo, mi ha visto leggere le carte per un uomo che all'inizio era scettico. Lo presi di petto. Perché mai un uomo circondato da sua moglie e da un'altra coppia (all'apparenza i suoi figli) si era venuto a sedere al mio tavolo? La sua domanda non riguardava la sfera sessuale (o sua moglie già sapeva o lui non voleva che lei sapesse - perché tentare la fortuna?). Gli uomini, di regola, non si siedono volontariamente per una lettura generale, cosí ipotizzai che stesse sopportando qualche grave peso. Ho aperto il discorso nel solito modo, mentre cercavo la carta adatta a lui. Ho posto la mia mano sulla carta che ho girato successivamente, come se stessi prendendo qualcosa. L'ho guardato dritto negli occhi e ho detto: «Tu nutri sogni ed aspirazioni che ti sembrano irrealistici. Stai per fare passi che li potrebbero rendere realtà e ne sei terrorizzato». Quindi l'uscita di sicurezza: «Tutto ciò qualche significato per te?»

Eccome se ne aveva, stava ovviamente lasciando il suo vecchio impiego e fondando la sua impresa personale, qualcosa che aveva sempre voluto fare, ma ne aveva paura, comunque ... Sapevo un po' di quello che sarebbe andato a fare in questo nuovo lavoro e avevo capito su quale grande cambiamento stava meditndo. Era la sola domanda sicura che lui poteva rivolgermi davanti ai suoi amici. Gli dissi «tu sei terrorizzato» perché sapevo che l'avrebbe messo a disagio e l'avrebbe spaventato al pensiero che avrei potuto dire qualcosa di personale di fronte a tutti. Ebbi un riscontro alle mie affermazioni (la moglie stava impazzendo a furia di dare colpetti al suo braccio, fornendomi cosí tutte le indicazioni di cui avevo bisogno), e io ho ottenuto la sua attenzione. Il suo viso non mi nascondeva piú nulla e il resto della lettura è stato una stupidaggine. Jamy lo accompagnò fuori (divenni un'imbrogliona e feci diventare il mio amico un cacciatore all'agguato) e ascoltai l'uomo dire alla moglie che normalmente in queste occasioni escono solo concetti generici, ma che questa donna era differente.

Donna malvagia

Adesso avevo preso il via. Tutto l'allenamento era finito, ed stavo andando veramente bene, veloce. Ho iniziato a sentirmi eccezionalmente in forma e, alla fine della serata, c'era una donna che piangeva su di me. Le ho detto la frase usuale: «Ci sono risorse inutilizzate che hai solo da impiegare a tuo vantaggio». Lei chiese: ..., io ho risposto: «Qualcosa da fare da sola, uno sforzo di qualche tipo», e lei ha replicato: «Non è realmente uno sforzo, è una ricerca.» Bene, chi poteva cercare una donna quasi quarantenne? O un figlio a cui aveva rinunciato, o un qualche tipo di parente, no? Cercando di tenere i piedi in due staffe, girai una carta che era di sesso maschile, cosí dissi: «è un ragazzo», pensando che aveva dovuto rinunciare ad un figlio. Ha cominciato a piangere e singhiozzare. Nel frattempo, ho girato una carta con due cavalieri e ho detto:«Chi sono i due uomini?», immaginando che ognuno ha due uomini nelle propria vita, e lei li avrebbe identificati per me. Oltremodo sicura, si è messa a piangere e ha detto: «Mio marito e il fratellastro che sto cercando». Bene, a quel punto sapevo di essere in errore, ma lei era convinta che avessi fatto centro. Ricorderà per sempre che ho azzeccato il fatto che lei stava cercando il suo fratellastro.

Cosí, adesso, che cosa potrei fare? Lei voleva sapere se avessi potuto vederlo, e io le dissi che non avrei potuto stabilire alcuna connessione con lui perché lei non lo conosceva e tutto ciò che riuscivo a vedere era tramite lei. (Mi ero spinta troppo oltre, e non potevo semplicemente confessare tutto perché avrei provocato una scenata pazzesca in un posto dove stavano facendomi un favore a farmi impratichire). Ho immaginato che la sola cosa buona da fare consistesse nel darle alcuni consigli utili, così le ho detto: «La tua ricerca è una nobile causa, e tu puoi continuarla, ma ricorda ciò che è più importante: che ci sono cose su cui hai il controllo, cioè tuo figlio, tuo marito e la tua casa». Ho tentato di incoraggiarla, ma anche di far sì che si rendesse conto che l'ossessione per la ricerca di una persona scomparsa, una ricerca affascinante, avrebbe potuto ditruggere la sua vita familiare.

Fai la tua magia

L'intera notte è trascorsa in questo modo. Ho provato veramente a finire tutte le letture con frasi tipo « Hai buoni istinti. Fidati di te stesso. Fai la tua magia ». Queste erano parole che almeno alludevano alla propria responsabilità. Non potevo credere quanto facilmente potesse accadere. Avevo "studiato" per una settimana ed ero già in grado di convincere le persone delle mie doti di veggente. Dovetti interrompere e sedermi in solitudine per ricompormi.

La gente vuole solo sentire cose positive nei loro riguardi. Questo è tutto ciò che desiderano. Tira un po' ad indovinare e tira dritto quando sbagli. Ho fatto anche alcuni errori. Una volta ho girato una carta con una regina ai cui piedi era seduto un gatto, cosí ho chiesto, che diamine: «Hai un gatto?», la donna ha replicato: «No». Ho continuato:«Un tuo amico o qualcuno che conosci ha un gatto?», e lei: «No». (Quanto è probabile una cosa del genere?). Dissi: «Ok, tienila» e ho proseguito. Alla fine della lettura ho affermato con soddisfazione: «Tra due settimane, quando quel gatto si mostrerà, pensa a me, ok?»

Chiederò un aumento al Penn & Teller perché ho veramente poteri extrasensoriali.

Psichicamente Vostra,

Falsina

La registrzaione

È la fine della giornata. Oggi abbiamo finito la registrazione e sembrerò stupida ma ho bisogno di tirare fuori quello che ho dentro. Ciò che ho fatto oggi è stata una delle cose piú dure della mia vita. Voglio sperare che fosse giusto, ma non ne sono sicura. Mentre scrivo queste righe sto piangendo, così non penso di essere molto obbiettiva.

Oggi abbiamo presentato, con tanto di autografo, un falso libro, con poster fasulli e telecamere e un direttore e tutto intorno gente della produzione. Sono stata descritta come dotata di poteri paranormali. Il primo libro e la prima firma portavano il mio nome e dicevano che ero una lettrice di tarocchi. Sono stata vestita in modo un po' sciocco, ma nulla di paragonabile alla mia notte al Caesar. Ero una persona reale. C'era il mio nome sul tavolo. Uno a uno, leggevo le carte alle persone e i palmi delle mani, o tenevo un oggetto e "parlavo con il morto". Azzeccai alcuni colpi, lavoravo seguendo lo standard che avevamo preparato, e poi chiedevo come era venuta la ripresa. Chiedevo ai tecnici quanto la lettura corrispondesse a ciò che volevano. Loro rispondevano favorevolmente, e io chiedevo di spegnere le telecamere.

"Non ho poteri

paranormali"

A quel punto, in ogni caso, prendevo le mani del "cliente" e spiegavo esattamente che cosa era appena successo. Dicevo: «Ciò che hai appena sperimentato è una "lettura fredda". Non sono dotata di nessun tipo di poteri paranormali. Le tecniche che ho usato su di te sono tecniche che tutti i medium usano. È un profilo psicologico a cui tutti noi corrispondiamo. Non sei il solo. Ho detto le stesse esatte cose ad altre persone e loro hanno risposto nello stesso modo. In alcuni casi, lo staff mi ha fornito informazioni, e io te le ho ripetute.»

Quello che non puoi sapere fino a che non l'hai fatto è che quando stai "leggendo" qualcuno, costui si fida di te. Aprono se stessi, e tu dici loro cose piacevoli. A volte ti offrono sogni e speranze molto personali. È accaduto molte volte oggi. Sono stata poi costretta ad affrontarli e dire loro che ho mentito. È stato veramente difficile.

Ho avuto successo nel recitare il ruolo di Van Praagh (un famoso medium statunitense NdT). Ho convinto un uomo che ero in contatto con con la madre morta di cui si era preso cura. La donna che stavo interpretando ha cominciato a piangere, così non abbiamo potuto usare questa parte nel programma televisivo, in quanto lacrime reali non sono appropriate in un varietà leggero. Sono stata in grado di lavorare correttamente con il secondo cliente e tutto è filato via liscio. Nei due casi in cui è stato tentato questo tipo di lettura, facevo poi una passeggiata. Parlando con entrambe le persone, ho pianto. Ho detto: «Sto per dirti qualcosa che troverai difficile da ascoltare, e io trovo molto difficile dirtelo. Ciò che è appena accaduto non ha nulla di soprannaturale. Non sono una medium e non ci siamo in alcun modo messi in contatto con il tuo parente defunto. Si trattava una lettura fredda. Tutto quello che ti ho detto è qualcosa che tutti sappiamo dopo aver perso qualcuno. Mia nonna è morta l'anno scorso. Dopo aver visto persone approfittare del mio dolore, ho deciso di difendermi. Questo è il mio modo per farlo». Abbiamo parlato molto di piú, ma fondamentalmente questo riassume quanto ci siamo detti. Abbiamo pianto e ci siamo abbracciati. L'ho ringraziato per avermi aiutato nella mia lotta.

Adesso viene la parte divertente. Tutti i miei "dialoghi" sono stati difficili. Alcuni non cosí tanto, ma altri erano come quello appena descritto. Non sapevo, quando ho comionciato oggi, come le persone avrebbero reagito. L'uomo della conversazione precedente mi ha detto che questa era la cosa migliore che gli fosse capitata in tutta la giornata. E' andato via ringraziandomi. Una signora anziana ha portato la sua famiglia ad incontrarmi, e ha riso quanto le ho spiegato come avessi indovinato il nome del marito. Quasi tutti erano incredibilmente felici ed i pochi altri stavano bene ed erano solo un po' confusi.

Portar via il Voodoo

Penso di aver finalmente trovato la mia risposta per quelle persone che mi dicono che lo scetticismo porta la gioia fuori dalla vita, che hai bisogno di Dio per conoscere la moralità, e che senza di lui c'è solo una esistenza spietata. La gente ama parlare. In realtà vogliono solo che qualcuno ascolti i loro problemi, o condivida le loro speranze ed i sogni. Vogliono andare dritti alle storie riguardanti persone amate e perse oppure semplicemente ricordarli in maniera forte con qualcuno. Quando levavo il voodoo - cioè svelavo il trucco - ciò che avevamo "condiviso" non svaniva. C'é tutta la gioia di cui hai bisogno in una relazione umana.

Penso che abbia funzionato. Non sono molto lucida adesso. Forse qualcuno è andato a casa e si è sentito truffato ed usato, ma forse no. Non so se quanto è successo ha cambiato le credenze di quelle persone, ma penso di averli costretti a fermarsi per un po' e ad aprire gli occhi. Forse li farà pensare, e allora cambieranno idea o saranno semplicemente più scettici la prossima volta. Chi può dirlo?

Così è stato. Ora scenderò giú dalle scale, per guardare un film con alcuni miei buoni amici, e per abbracciare il mio ragazzo. Devi amare e vivere Kari!


Kari Coleman
Attrice, vive a Los Angeles e-mail: [email protected] Per gentile concessione della James Randi Educational Foundation Traduzione a cura di Marco Amici
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