L'ESP sfugge alle macchine

  • In Articoli
  • 26-03-2003
  • di Andrea Albini
Londra. La convinzione che deboli capacità paranormali, come la precognizione e la chiaroveggenza, siano generalmente diffuse tra la popolazione, non ha trovato conferma in uno studio pubblicato lo scorso novembre dal British Journal of Psychology (vol. 93 n.4 (2002) pp. 487-499).

L'indagine, condotta dagli psicologi Richard Wiseman e Emma Greening dell'Università dell'Hertfordshire, è durata 11 mesi e ha coinvolto quasi 28 mila partecipanti, raccogliendo e valutando un quarto di milione di dati. I test non sono stati eseguiti in laboratorio ma in modo automatico, utilizzando un "chiosco multimediale" - chiamato Mind Machine - che nel corso del 1999 ha fatto un tour dei maggiori musei, festival della scienza e centri commerciali della Gran Bretagna. I partecipanti dovevano indovinare l'esito del lancio di una monetina "virtuale" determinato da programma computerizzato per la generazione di numeri casuali.

I test sono stati progettati per indagare sia le capacità di chiaroveggenza (quando il risultato è determinato prima che i partecipanti formulino la loro previsione) sia le capacità di precognizione (in cui il risultato è determinato dopo che la previsione è avvenuta). La postazione multimediale ha anche raccolto informazioni sul sesso dei partecipanti, la loro credenza nei poteri paranormali e le loro preventive valutazioni di successo nell'eseguire il test.

Per la vastità del campione di dati raccolto, questo esperimento era in grado di rivelare anche un piccolo effetto di percezione extra-sensoriale (ESP). In tutti i casi, la valutazione cumulativa dei dati non ha dato risultati statisticamente differenti da quello che ci si sarebbe attesi dal caso (50% testa e 50% croce nella generazione dei risultati; 50% di successo e 50% di insuccesso nelle previsioni). I testi sulla presunta chiaroveggenza non sono andati meglio di quelli sulla presunta precognizione; i credenti nel paranormale non hanno indovinato meglio degli scettici o degli indecisi e chi aveva fiducia di indovinare correttamente non se l'è cavata meglio di chi pensava di essere un poco sfortunato.

Per venire incontro alle obiezioni dei credenti nell'ESP, l'esperimento è stato progettato per mettere a proprio agio i partecipanti al "gioco", creando una presentazione accattivante e informandoli del risultato dopo ogni esperimento. Il fatto che i risultati delle prove siano stati negativi, hanno concluso i ricercatori, indica o che le condizioni di test non sono state adatte alla manifestazione delle percezioni extra-sensoriali o, alternativamente, che queste percezioni non esistono.

L'utilizzo di strumenti simili alla Mind Machine, ha affermato Wiseman, permette di verificare ipotesi che sarebbe problematico esaminare nel tipo di ricerca che si svolge normalmente in laboratorio; consente anche di raccogliere velocemente ed a basso costo grosse quantità di dati e di accedere ad un campione più significativo della popolazione rispetto a quello che avviene nei comuni test di laboratorio.

I ricercatori dell'Università dell'Hertfordshire hanno concluso l'esposizione del loro studio raccomandando questa metodologia anche in altre aree della psicologia e della parapsicologia in cui ci si aspetta di trovare possibili effetti di ampiezza molto ridotta.
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