Il CICAP e l'illusionismo

Il Segretario nazionale del CICAP, che della prestigiazione è da sempre un cultore, chiarisce la posizione del Comitato

Ringrazio Tony Binarelli per avere accettato di intervenire su Scienza & Paranormale e per averci esposto le sue considerazioni sul CICAP. Ho ritenuto che fosse importante ascoltarlo perché, in questi ultimi anni, alcuni prestigiatori come lui hanno pubblicamente dichiarato le loro perplessità verso il lavoro del Comitato.

Poiché il CICAP considera i prestigiatori preziossimi alleati ritenevamo fosse utile chiarire una volta per tutte quelli che ci sembravano, come ci conferma l'intervento di Binarelli, fraintendimenti ingiustificati.

Tony Binarelli è un ottimo professionista e gli va riconosciuto il merito di avere popolarizzato, dal 1977 in poi, il mentalismo: arte che fu proprio Silvan a portare nel nostro paese già nel 1973, all'interno delle sue celebri trasmissioni TV "Sim Sala Bim".

Detto questo, e premesso che non è questa l'occasione per argomentare circa i suoi personali convincimenti sul paranormale, veniamo ai singoli punti che ci riguardano:

1) "Molti del CICAP ritengono che se un qualunque evento può essere ripetuto con un mezzo da prestigiatore, l'evento stesso è falso o non esiste!" Se nel CICAP c'è qualcuno che la pensa davvero così allora non ha proprio capito nulla del nostro lavoro. Noi abbiamo sempre ripetuto (lo si trova, per esempio, nelle FAQ del sito CICAP) che riprodurre un fenomeno con un trucco non significa automaticamente che il fenomeno non esista. Serve però a porre un dubbio. Se lo stesso fenomeno ritenuto paranormale un prestigiatore lo può ottenere con un trucco, allora chi afferma di avere facoltà paranormali - se vuole essere creduto - dovrà dimostrare i suoi poteri in condizioni di maggiore controllo: magari proprio di fronte a un prestigiatore esperto.

2) "James Randi, all'apparire di Geller, si è messo a fare il bounty killer del paranormale, abbandonando il nome di Ibsen, con cui leggeva le carte nei Luna Park americani; buon per lui che ha trovato la sua strada, sicuramente più ricca della precedente".

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Alcuni prestigiatori non hanno mai visto di buon occhio Randi perché ha messo le sue conoscenze sull'arte dell'inganno a disposizione della ricerca scientifica. La carriera di Randi è stata senza dubbio affascinante: già a 17 anni si esibiva con il nome di "Prince Ibis" (non Ibsen) e presentava un numero di mentalismo (ma non leggeva le carte nei Luna Park). Poi, intorno al 1950 ha cambiato il suo nome d'arte in "Amazing Randi" (L'incredibile Randi) e ha preso a girare il mondo come escapologista: evadeva cioè da qualunque costrizione, come il suo eroe Houdini. Fu con questa specialità che Randi divenne famoso in America negli anni '60. Dal 1965, poi, Randi ha cominciato a indagare con impegno sempre maggiore i presunti fenomeni paranormali e risale ad allora la prima sfida: 10.000 dollari per chi dimostrerà una qualunque facoltà paranormale. Uri Geller è arrivato solo nel 1973 ed è stato solo uno dei tanti fenomeni indagati da Randi. Certo, c'è chi non vede di buon occhio la schiettezza di Randi e la sua assoluta integrità. Il mondo scientifico, invece, sembra apprezzarla molto. Va ricordato, per esempio, che nel 1986 gli fu assegnato il MacArthur Award, una sorta di Premio Nobel americano, per le sue inchieste nel mondo dei "guaritori carismatici" e qualche tempo dopo la più prestigiosa rivista scientifica, Nature, si è rivolta a lui per indagare sul caso della "memoria dell'acqua".

3) "Il CICAP spiega costantemente sui media segreti dei prestigiatori di livello professionale e di grande importanza per coloro che di questo argomento professionalmente vivono".
Se così fosse sarebbe davvero grave, ma per fortuna così non è. Il CICAP, nei suoi interventi pubblici, si è sempre limitato a mostrare semplici trucchi che difficilmente si potrebbero catalogare come "segreti di livello professionale e di grande importanza", come lo spostare l'ago di una bussola con una calamita o far traballare un tavolino con un chiodino e un anello. Si noterà, per esempio, che un trucco che in qualche modo rappresenta il simbolo del paranormale, il piegamento del cucchiaino, non è mai (e ripeto: mai) stato svelato da noi (a differenza di quanto alcuni credano). Non a caso è una delle prime cose che tanti di coloro che si avvicinano al CICAP ci chiedono di spiegare: ma noi ci rifiutiamo sempre, proprio perché si tratta ormai di uno di quegli effetti entrati di diritto nel repertorio dei prestigiatori e dei mentalisti.

Detto questo, e qui parlo come prestigiatore anch'io, non credo ci sia niente di male nel favorire la diffusione dell'arte magica. Intendiamoci, condanno senza riserve quei programmi televisivi dove si svelano (lì sì che succede) i veri trucchi importanti degli illusionisti, buttando via gli anni di lavoro e di studio che servono a un prestigiatore per rendere quei trucchi perfetti. Altra cosa, invece, sono i libri dedicati all'illusionismo che per tanti ragazzi rappresentano il primo approccio a quest'arte meravigliosa. Credo che anche Binarelli la pensi così, perché in un'intervista di qualche tempo fa (pubblicata prima da New Magazine, poi da Magia Moderna e infine dal Bollettino di Corte di gennaio 2002) gli è stato chiesto: "Da anni, oltre ad aver scritto libri riservati ai prestigiatori professionisti, hai pubblicato decine di testi in cui spieghi giochi di prestigio per il pubblico... Hai mai avuto problemi con i colleghi? Come effettui la scelta dei giochi da poter spiegare?" E Binarelli ha risposto: "Nella spiegazione dei giochi al pubblico scelgo in quella vasta gamma che non coinvolge principi fondamentali della prestigiazione, per cui il lettore non riesce a fare una connessione fra ciò che fa il professionista e ciò che lui conosce... Ritengo che la conoscenza del pubblico di alcuni elementi della prestigiazione sia positiva: costringe il professionista a essere ancora più bravo".

4) "Il CICAP organizza corsi per "Investigatori dell'Occulto" sempre per insegnare mezzi tecnici dei prestigiatori".
Il Corso per investigatori del paranormale del CICAP serve a formare nuove competenze nel campo dell'indagine scientifica del paranormale. Ci sono quindi seminari che si occupano del metodo scientifico, delle tecniche di indagine, dei vari argomenti oggetto delle nostre indagini (parapsicologia, spiritismo, medicine alternative, pseudoscienze, astrologia...) e c'è anche un incontro dedicato alle frodi del paranormale. Diciamo sempre che chi non ha competenze nel campo dell'illusionismo è facile preda di ingannatori di professione: quindi, non è possibile formare degli "investigatori del paranormale" senza fornire loro le basi dell'arte dell'inganno. Tuttavia, ho già invitato Binarelli a partecipare al Corso, in modo da potersi rendere conto di persona che il nostro spirito non è affatto quello di "svelare i trucchi dei prestigiatori per il semplice gusto di farlo", ma semplicemente di far capire come è facile essere ingannati.

5) "Il CICAP smitizza certi personaggi, come Rol, con lo scopo di "difendere i più deboli dalle truffe, di dimostrare l'esistenza dei falsi sensitivi, d'indagare sul paranormale per dimostrare che non esiste, eccetera".
Il CICAP non ha di questi obiettivi. Non ci interessa indagare sul paranormale "per dimostrare che non esiste": sarebbe un'incredibile perdita di tempo! Il CICAP indaga sul paranormale per capire se c'è qualcosa di vero ed, eventualmente, smascherare le truffe che incontra. Noi tutti saremmo i primi a essere felici se mai trovassimo qualcosa di autentico. Per quanto riguarda Rol e gli altri sedicenti sensitivi: non ci interessa smitizzare nessuno, ma vogliamo capire cosa c'è di vero nelle affermazioni straordinarie che li riguardano. L'eccezionale lavoro di Mariano Tomatis su Rol, come riconosce anche Binarelli, rappresenta un tentativo esemplare di questo genere di indagini. La conseguenza di questo tipo di inchiesta è che le affermazioni straordinarie sulle presunte facoltà paranormali di Rol, che rifiutava qualunque tipo di verifica e di esperimento controllato, vanno in mille pezzi. Cosa dovrebbe fare il CICAP a questo punto: nascondere questi risultati scomodi perché sarebbe più bello se Rol fosse stato un vero sensitivo? Se si fosse da subito presentato come un abile prestigiatore, o anche come una sorta di Chan Canasta[1] italiano, nessuno avrebbe avuto nulla da ridire.

6) "Il CICAP dovrebbe consultare gli annunci economici d'importanti quotidiani nazionali e di giornali specializzati che pubblicizzano le prestazioni, a pagamento spesso salato, di sedicenti sensitivi".
Il CICAP infatti fa anche questo e costantemente mette in guardia il pubblico dall'affidarsi a questi personaggi, svela le loro trufffe, invita i direttori dei giornali a rifiutare questo tipo di pubblicità e segnala possibili infrazioni all'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato. Siamo comunque aperti a qualunque suggerimento adatto a migliorare l'efficacia del nostro lavoro.

7) "Invece d'indagare, post-mortem, su personaggi come Rol, perché non occuparsi, smascherandoli di quei personaggi che, frequentando talk-show di prestigio, propongono i loro riti, le loro sedute medianiche, eccetera... contribuendo così alla diffusione dell'ignoranza e della superstizione".
Il CICAP conduce costantemente indagini su presunti sensitivi, maghi, medium e occultisti e rende pubblici i risultati sia su Scienza & Paranormale che nei suoi interventi pubblici. Poi, sono i media a decidere che cosa meriti più o meno spazio: l'indagine su Rol, per esempio, ha ricevuto moltissima attenzione perché nessuno aveva mai fatto prima niente del genere. Grande attenzione c'è stata anche per le nostre indagini sulla medium Rosemary Altea o sul guaritore filippino Alex Orbito. Indagini su Otelma e simili, invece, ricevono ben poca attenzione perché sono in pochi a prendere seriamente questi personaggi.

Su Rol, inoltre, non è stato possibile condurre indagini quando era in vita - nonostante glielo avessimo chiesto più volte - semplicemente perché lui si rifiutava. Solo Piero Angela e Tullio Regge ebbero modo di vederlo all'opera, ma solamente perché all'epoca Rol li conosceva solo di fama e non sapeva come la pensassero sul paranormale. A noi, e a Tomatis in particolare, non è restato altro da fare che esaminare tutte le testimonianze relative alle esibizioni di Rol e metterle a confronto: è bastato questo semplice (ma faticoso!) controllo per evidenziare la fragilità dei ricordi umani e per fare emergere dettagli molto significativi per chi sa come funzionano i trucchi dei prestigiatori.

Per concludere...
Giunti a questo punto, spero vivamente che tutte le incomprensioni siano superate e che siano emersi più gli elementi che ci uniscono di quelli che eventualmente ci possono dividere.

Il CICAP considera l'illusionismo un'arte eccezionale, ricca, piena di fascino e, come tutti i veri cultori di questa disciplina, ritiene che essa non meriti di essere sporcata da chi ne sfrutta i segreti per vantare improbabili doti paranormali e gabbare il prossimo.

Non è un caso se nel Comitato ci sono così tante persone che si dilettano di magia e alcune autentiche star, come Silvan, che apprezzano e sostengono il nostro lavoro.

Mi auguro dunque che questo scambio sia servito a chiarire la vera posizione del CICAP sull'illusionismo e possa rappresentare un punto di partenza per future collaborazioni con tutti coloro che apprezzano la prestigiazione ma, come faceva il grande Houdini, stigmatizzano coloro che speculano sul bisogno che tanti hanno di credere all'incredibile.

Massimo Polidoro
Segretario nazionale del CICAP


Per concludere...


Con gli articoli che seguono abbiamo cercato di illustrare alcuni punti per noi molto importanti. Innanzitutto, un amante del mistero, Vincent H. Gaddis, sottolinea il fascino e l'importanza che riveste lo studio psicologico dell'arte magica per capire meglio come funziona la mente e come mai in certe condizioni si lasci ingannare. Quindi, James Randi illustra l'importanza dei prestigiatori nell'indagine sui fenomeni paranormali. Infine, un esempio di trucco "che si può svelare": il gioco delle tre carte. Si tratta di un gioco di abilità che, nelle sue varianti più eccelse può diventare un autentico miracolo, ma che può essere sfruttato da personaggi di pochi scrupoli per truffare gli ingenui. A svelare i vari aspetti di questa truffa (e non certo le manipolazioni e gli abbellimenti creati dai prestigiatori) è un celebre illusionsita americano, Jamy Ian Swiss, che è anche uno dei fondatori dei National Capital Area Skeptics, il CICAP delle zone americane di Washington, del Maryland e della Virginia.

Note


1) Chan Canasta è stato un bravissimo artista inglese degli anni cinquanta, esperto nello stesso tipo di esibizioni di Rol, ma che non ha mai vantato facoltà paranormali.

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