Detto da noi: la newsletter

Intervista a Antonella Mammoliti

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Antonella Mammoliti.
Detto da noi è la rubrica che ha lo scopo di far conoscere al pubblico la varietà delle iniziative del CICAP attraverso una serie di interviste a coloro che le portano avanti con generosità e garantiscono il successo della nostra associazione.

La nostra ospite di oggi è Antonella Mammoliti, la responsabile della Newsletter CICAP.
Biologa con Dottorato di Ricerca in "Sanità pubblica", Antonella Mammoliti ha lavorato per diversi anni presso l'Università degli Studi di Milano occupandosi di ricerca scientifica e diagnostica (nell'ambito della virologia) nonché didattica, successivamente in un laboratorio analisi privato. Oltre a innumerevoli attività in ambito sanitario, ha svolto parallelamente un corso di perfezionamento in "Scienze forensi" e un Master di II livello in "Criminologia forense". Attualmente si sta felicemente dedicando alle sue bambine. Dal 2008 è volontaria nel CICAP collaborando, nel tempo, in varie iniziative locali e nazionali, con diverse mansioni, tra cui quella di addetta stampa nel gruppo Lombardia. Nel Convegno nazionale del 2012 ha tenuto la conferenza "Bambini stregoni: quando la superstizione diventa tragedia". Oggi coordina la newsletter e il calendario nazionali, fa parte del "Gruppo Scuola" e si sta occupando di alcuni progetti ancora in via di definizione.


Qual è il tuo compito come responsabile della newsletter CICAP?

Il mio compito è quello di organizzare la newsletter, realizzarla e pubblicarla con cadenza settimanale selezionando e valutando i contenuti principalmente in base alle notizie pubblicate sui canali ufficiali del CICAP, come il sito e Query Online , e inserendo anche i riferimenti alla rassegna stampa del CICAP curata da Sonia Ciampoli. Nel periodo da giugno a settembre, la newsletter assume una veste speciale per l'attività di promozione di una iniziativa di grande successo, il CICAP Fest , in collaborazione con il direttore dell'evento, Massimo Polidoro.
Mi è richiesto molto impegno, che dedico con piacere, per la gestione e la realizzazione dell'ampia sezione relativa agli appuntamenti del CICAP, gran parte dei quali derivano dalle segnalazioni ricevute dai gruppi locali, tematici e patrocinio anche per il calendario nazionale presente sul sito.
L'ultima novità, su cui stiamo ancora lavorando, è quella di una rubrica che raccolga tutte le notizie di interesse CICAP segnalate dai soci.

Che cosa hai imparato da quando hai questo ruolo?

Davvero moltissimo non solo sulla realizzazione della newsletter grazie a te, Andrea, e a Massimo Polidoro, ma anche a livello umano, in particolare nel cercare di comprendere al meglio i diversi punti di vista e le varie esigenze di tutti.

Quali sono stati gli ostacoli più difficili da superare?

Il primo è la gestione dei tempi ma penso che sia un problema comune in questo campo: una notizia nuova diventa subito vecchia e se ne aggiungono delle altre se non si pubblica prima possibile. Paradossalmente, l'ostacolo più difficile è quello che ritengo anche un pregio: trattandosi della newsletter di un'associazione come il CICAP, vorrei sempre di più che riuscissimo a darle un valore aggiunto in modo che trasmetta dei messaggi, ci avvicini alle persone e dia loro degli spunti su cui riflettere anche nella loro quotidianità. A questo è legato il fatto che la cadenza è settimanale e bisogna selezionarne bene i contenuti, a maggior ragione se magari per alcuni la newsletter rappresenta l'unico (o quasi) mezzo per seguire e conoscere il CICAP. Un altro ostacolo è il non avere un riscontro diretto da parte dei lettori. Sappiamo quanti leggono la newsletter ma non sappiamo cosa pensino e si aspettino dalla newsletter del CICAP. Quindi, oltre a ringraziarvi, vi chiedo di scriverci a [email protected] se avete suggerimenti e critiche. Per chi invece volesse solo iscriversi e ricevere la newsletter, qui si trova il link.

E le soddisfazioni più grandi?

Il fatto stesso che tu, Andrea, mi hai dato la possibilità di occuparmi della newsletter e, come conseguenza, sia la collaborazione con i soci supervisori che mi supportano e sopportano per rendere la newsletter migliore nei contenuti e nella forma, sia quella con i gruppi locali, tematici e patrocinio che segnalano gli eventi che organizzano in tutta Italia. Questo mi permette anche di avere una visione d'insieme e capire meglio cosa, ovviamente secondo me, vada valorizzato e cosa manchi da fare per far crescere in generale il CICAP e riuscire a raggiungere anche le persone che magari non sanno nemmeno che esista o non abbiano ben chiaro cosa sia e faccia. Colgo l'occasione per ringraziarti, Andrea, perché sei sempre disponibile ad ascoltarmi.

Che cos'ha di diverso la newsletter rispetto alle altre iniziative del CICAP?

Purtroppo il tempo di tutti è sempre poco quindi penso che sia utile avere un mezzo che possa riassumere le notizie più importanti e dare degli spunti da eventualmente approfondire in un secondo momento.

Quali sono i piani e gli obiettivi per il futuro?

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Nell'ambito del mio ruolo, per prima cosa migliorare e far evolvere la newsletter, anche valorizzando ancora di più sia le iniziative nazionali sia il grande lavoro che fanno tutti i gruppi locali/tematici/patrocinio, che sono fondamentali per gli scopi del CICAP, e questo pure attraverso una collaborazione sempre maggiore con e tra loro, e con il gruppo social. Secondo, contribuire, insieme a tutti gli altri volontari, a far crescere il CICAP per favorire la diffusione di una mentalità critica che tenga alla larga le superstizioni e le false credenze. Purtroppo quello che può essere banale per chi ha già una mentalità di questo tipo non lo è per qualcun altro che rischia di far male a sé e/o a chi lo circonda perché non si pone nemmeno il dubbio che quello di cui sia fermamente convinto possa essere sbagliato, anzi magari pensa che stia facendo del bene. Vorrei che il CICAP, tra le tante cose che fa, riuscisse a raggiungere sempre di più queste persone. E, nel piccolo grande mondo della newsletter del CICAP, che i lettori ci aiutino in questo senso anche con chi li circonda nella vita di tutti i giorni e, perché no, se non lo sono già, scelgano di far parte della grande squadra CICAP.
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