Cronache di poveri diavoli

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  • 03-08-2002
  • di Cecilia Gatto Trocchi

Sono il rappresentante di Lucifero sulla Terra", mi disse il camionista senza mezzi termini, introducendomi nel tempio che aveva ricavato nella parte posteriore del garage.

"Questa è una chiesa luciferina riconosciuta e approvata", continuò fieramente. Sull'altare campeggiava l'effigie del demonio, il "caprone del sabba", ricavata dal libro occulto Dogma e rituale di Alta magia e riprodotta a colori da qualche artista locale: si vedeva un essere androgino che ostentava due tette rotonde oltre che le corna, la coda e i piedi equini. Eravamo a Pomezia, un centro industriale a pochi chilometri da Roma, dove il camionista era riuscito a riunire intorno a sé alcune decine di adepti che veneravano il diavolo, sperando di ottenere potere magico e ricchezze...

Non era un caso isolato di folklore laziale:

nel mio percorso di studio ho incontrato almeno una ventina di gruppetti satanisti, per non contare le congreghe di magia cerimoniale e la neostregoneria.

Si tratta di un numero limitato di persone che lasciano tracce della loro presenza un po' in tutta Italia nelle chiese sconsacrate, nei cimiteri profanati o in luoghi solitari dove si ritrovano resti di animali sacrificati (in genere galli neri), candele, simboli fallici e il fatidico 666, il segno della Grande Bestia secondo San Giovanni. Affiorano continuamente nelle cronache tali indizi demoniaci: negli ultimi mesi un cuore ancora caldo e coperto con un panno nero è stato ritrovato in un cimitero di Roma, una salma mummificata è stata dissepolta a Vercelli, una donna di Arezzo ha descritto il suo patto con il diavolo, una sacerdotessa di Satana si è insediata nei Castelli Romani dove profetizza, ricevendo messaggi direttamente dagli Inferi ed è golosamente contesa dalle trasmissioni televisive.

Per amore di chiarezza va specificato che non tutti coloro che invocano il diavolo sono satanisti: l'etichetta più prestigiosa di seguace di Satana va riservata a quelli che adorano e servono come loro divinità il demonio biblico, identificato come Male.

Tali gruppi in Italia sono pressoché inesistenti (salvo forse a Torino), mentre in Usa sono rappresentati dal Tempio di Set, dalla Chiesa di Satana della California, dall' Ordine del Lupo Marinaro (con spiccate simpatie neonaziste) e dalla Liberazione Satanica, una delle congreghe più recenti, fondata da un professore d'inglese. A queste formazioni si aggiungono i gruppi selvaggi che vengono identificati in genere solo quando compiono crimini rituali che vanno dalla profanazione di luoghi sacri fino alla violenza sessuale e al sacrificio umano.

In Italia prevalgono le formazioni demoniache a sfondo erotico, nelle quali la famosa Messa Nera ha come scopo l'invocazione del potere magico e il sesso trasgressivo. I capi carismatici pretendono di accrescere la loro potenza con rituali spesso più kitch che non misteriosi o terribili. Inoltre come nel caso della Chiesa Luciferana di Roma e dei Bambini di satana bolognesi, il diavolo non è l'immagine metafisica del Male bensì è visto in senso positivo, come il grande depositario delle forze occulte e il dominatore della sensualità. Qui da noi il Principe delle Tenebre chiede sacrifici a dir poco bizzarri come nella fantomatica setta degli Uomini Neri dell'Umbria ove è obbligatorio vestirsi di scuro e fare all'amore solo con le mogli degli altri.

Magie, diavoli ed esorcisti. Oltre che i gruppi satanici, anche maghi, fattucchieri e occultisti si rivolgono alle potenze demoniache con sempre maggiore frequenza. Quando si vuole annientare un nemico, punire un amante infedele, far fuori un rivale si ricorre alla magia nera con riti spesso blasfemi e violenti. 11 mago allora evoca i demoni per servirsene, per esaudire i desideri dei suoi clienti. Durante una delle Messe nere a cui ho assistito, dopo le preghiere a Satana e l'uccisione rituale di un galletto, i partecipanti, baciando la vergine nuda che faceva da altare imploravano il diavolo per ottenere un posto in banca, un appartamento in centro, la morte della suocera. Ci sono poi frange consistenti di neostregoneria nel cui ambito il demonio è considerato nient'altro che la divinità pagana della fertilità, il partner della dea femminile lunare. Nelle mie peregrinazioni nel mondo tenebroso dell'occultismo ho trovato gruppi frequentati da casalinghe, psicologhe, commesse, sessuologhe che mescolavano arditamente rivendicazioni femministe e incantesimi, sostenendo che Lucifero, "la stella del mattino", era uno spirito potente e buono, demonizzato dalla Chiesa perché le donne non arrivassero al potere magico che egli poteva elargire. Lorenza, fondatrice delle lerodule di Ishtar sapeva come evocarlo, in barba all'Inquisizione. Compiva numerosi rituali tiraneggiando il suo partner, un grassoccio commendatore masochista, che veniva ricoperto da una tunica rossa e doveva onorare, con la spada e la coppa dei Druidi, un misterioso demone, Signore della Dimora che precedeva Ishtar, la stella Venere.

Al satanismo, all'evocazione dei diavoli, alla stregoneria e alle Messe nere corrisponde un incredibile aumento dell'attività degli esorcisti. Indemoniati e posseduti affollano sia le sacrestie dei preti abilitati da Santa Madre Chiesa a cacciare il Maligno, sia le sale d'aspetto dei maghi eretici che reclamizzano le loro capacità antidemonio. Il fenomeno della possessione diabolica ha varcato impunemente i secoli bui, i lumi del razionalismo e del positivismo per arrivare alle soglie del 2000. C'è persino chi alterna le cure farmacologiche con scongiuri ed esorcismi, come uno psichiatra di Bergamo, recentemente diffidato dell'Ordine dei Medici. Io stessa che studio il problema dal punto di vista antropologico ricevo in media tre telefonate la settimana di gente che si sente invasata dagli spiriti maligni e, avendo provato di tutto, mi chiede disperata "un esorcista veramente bravo".

Il credere nelle forze occulte pare un atteggiamento inattaccabile sia dal buon senso che dalla visione scientifica della realtà. Spesso si preferisce attribuire al diavolo tutte le negatività che ci affliggono invece che farcene carico e lottare.

Le fissazioni diaboliche sono in costante aumento e c'è chi specula su questo: siamo arrivati al punto che ben tre ditte specializzate inviano contrassegno l'occorrente per messe nere:

cappucci, mantelli, candele, messale con liturgia in un assai discutibile latino, calici, stole e coltelli rituali. Il tutto costa 480 000 lire: la vergine nuda per l'altare e le ostie consacrate per profanare non sono comprese nel prezzo.

Di fronte a questa mania che cresce l'ironia non è più una difesa sufficiente. Il problema esiste e se anche non tutti quelli che invocano il diavolo sono pericolosi, pure si ricorre al Principe delle Tenebre per potenziare incantesimi a magia nera contro i propri nemici, con rituali spurii desunti da libercoli riciclati alla magia "esotica" africana e orientale, realizzati da sedicenti stregoni o streghe che dell'occultismo non hanno la minima idea ma che incrementano la comune menzogna.

Altrove si mescola l'esoterismo più banale con l'assunzione di droghe o enormi quantità di alcool, il che da luogo ad un cocktail esplosivo di comportamenti pericolosi o autolesionisti.

Sono stati raccolti dati inquietanti sui messaggi satanici contenuti nella musica Rock del tipo "satana è dio", "vivi per satana". Ozzy Osburne, AC/DC, i Led Zeppelin si ispirano all'occultismo demoniaco e amano Aleister Crowley, il grande mago "nero" della tradizione anglosassone.

Così nella nebulosa delle nuove forme di magia nera si mescolano e si riciclano elementi eterogenei che possono fare presa su persone psichicamente labili e persino indurre all'omicidio. In Brasile sono recentemente scomparsi più di dieci bambini, probabilmente sacrificati nei rituali della setta chiamata Lineamento Universal Superior, su cui la polizia federale è già intervenuta.

Nello Stato di Nayrit, in Messico furono arrestati nel Luglio 1991, i capi di una congrega che coltivava marijuana e sacrificava ad un demonio in forma di scimmia bambini e animali per assicurarsi magicamente la buona resa delle coltivazioni stesse. Molti narco-trafficanti mescolano elementi satanici al loro stile di vita: un paio di anni fa esplose il caso del "padrino" di Matamoros (un altro paese messicano al confine con gli Stati Uniti), responsabile insieme alla sua compagna, la "strega" Villareal, di aver sacrificato ritualmente una ventina di esseri umani per ottenere protezione di Satana sul suo gruppo di spaccia tori.

In Italia non siamo ancora a tali livelli di pericolosità sociale, ma il corteggiamento delle forze occulte è persistente e inquietante. Sette sataniche crescono un po' ovunque come funghi, si aggregano per brevi periodi e poi scompaiono.

Resta il fatto che il diavolo è tra noi: non ha più la grandiosità titanica del Satana del Milton che sfida la Potenza Suprema, ne i perversi languori del demone baudelairiano e nemmeno l'eleganza beffarda dei diavoli moscoviti evocati da Bulgakov. Oggi il Principe delle tenebre dei satanisti nostrani è un povero diavolo, uno scellerato satanasso piccolo-borghese, un salariato della trasgressione da rotocalco "Come sei caduto in basso. Satana, figlio dell'aurora" già cantava il profeta Isaia.

Cecilia Gatto Trocchi,

antropologa all'Università di Perugia.

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