A caccia della vera spada nella roccia

Esiste sulla faccia della terra una sola vera spada conficcata in una roccia: ma non è in Inghilterra, bensì a Chiusdino, in provincia di Siena, accanto alle stupende rovine di un'abbazia senza tetto e con un prato di erba verde come pavimento. Luigi Garlaschelli, responsabile della sperimentazioni del CICAP, ha dato ora il via a un'estesa ricerca storico/scientifica per scoprire le origini della misteriosa spada appartenuta a San Galgano. ***
Un pezzo di Bretagna trasportato in terra toscana, si direbbe. Anche la Spada, dell'XII secolo, ricalca quella arturiana, la cui leggenda si stava diffondendo in Europa esattamente in quegli anni. Galgano, dapprima giovane scapestrato, si fece poi cavaliere; comparsogli in sogno san Michele, divenne infine eremita in una capanna a pochi chilometri dal Chiusdino, suo paese natale. In segno di rinuncia alla violenza, Galgano conficca la spada per terra - con gesto simmetrico e opposto a quello arturiano - adorandola come croce. In seguito compie alcuni miracoli, e dopo soli undici mesi muore di stenti nel 1181.
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Dopo quello che alcuni ritengono il primo processo di canonizzazione di cui si ha notizia, della figura di san Galgano si appropriano i Cistercensi che si stanno espandendo in tutta Europa, i quali erigono (forse) la Rotonda e la vicina Abbazia. In questo modo essi riconducono nella Chiesa anche un culto eremitico che in quelle zone era già forte anche per la presenza di un altro eremita, san Guglielmo, morto nella vicina Malavalle nel 1157. Al processo di canonizzazione di Galgano, nel 1185, partecipò anche Federico Barbarossa, nel corso di una delle sua campagne italiane. La figura di san Galgano sembra rappresentare un punto centrale dell'epoca. Da Bernardo, combattente per la fede, che guida le Crociate, si passa per Galgano, cavaliere che rinuncia alla violenza conficcando la spada nel terreno, per arrivare a san Francesco. Il collegamento tra Galgano e i cicli bretoni è forse più diretto di quanto si possa pensare. I Trovatori, che portano in Europa le leggende arturiane (e uno dei Cavalieri della Tavola Rotonda si chiamava Galvano) trovavano protezione alla corte di Aquitania. Guglielmo IX d'Aquitania sparisce durante un pellegrinaggio. Molte biografie assicurano che egli si trasforma proprio in Guglielmo di Malavalle, l'eremita, comparso in toscana attorno al 1150. Guglielmo IX è nonno di Eleonora d'Aquitania, prima sposa a Luigi VII re di Francia, e poi ­ ripudiata per non avergli dato un erede maschio ­ moglie di Enrico Plantageneto, conte di Angiò e duca di Normandia, che nel 1154 divenne re d'Inghilterra, con il quale fu madre di otto figli (tra i quali Riccardo Cuor di Leone e Giovanni Senza TerraŠ quelli di Robin Hood). Insomma, dietro e attorno a questa Spada nella Roccia ruota mezzo Medioevo. Ma la figura di Galgano è ancora in parte un enigma. Degli atti del processo di canonizzazione possediamo solo una trascrizione quattrocentesca, e non esistono documenti coevi.
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È ora iniziata una serie di indagini scientifiche guidate da Luigi Garlaschelli, chimico all'Università di Pavia e Responsabile indagini del CICAP, volte al tentativo di acquisire ulteriori conoscenze sul misterioso oggetto.

Le ricerche prevedono:
  • la prospezione con Georadar sul pavimento della Rotonda. Questa fase delle indagini potrebbe indicare la presenza di muri, cavità, tombe, ecc. sotto la Rotonda, che si dice costruita sopra la capanna, pure circolare, di Galgano eremita.
  • Analisi chimico/fisiche della spada per scoprirne le origini.
  • Datazioni col metodo del carbonio 14.
Dell'evento si stanno già interessando anche i media (tra cui SuperQuark); inoltre, Maurizio Calì, presidente dell'Associazione Culturale Progetto Galgano, sta già organizzando un Convegno di studi galganiani, dove verranno comunicati i risultati delle ricerche, previsto per il settembre 2001.

Per saperne di più:



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