Quinta dimensione

di Toni Binarelli
Edizioni Mediterranee, 2008
pp. 191, € 23,50

Se qualcuno si aspetta una recensione negativa di questo libro può girare pagina adesso. Chi conosce il piccolo mondo della magia italiana, infatti, sa che Tony e io possiamo avere idee diverse circa il mondo del paranormale. Tuttavia, ciò non toglie che la simpatia reciproca e il rispetto che ho per lui e per il suo lavoro mi portano a pensarlo come un amico. E, dunque, è con piacere che sfoglio le pagine della nuova edizione di questo celebre volume uscito per la prima volta nel 1977.
Erano gli anni del boom di Uri Geller, almeno da noi, perché all'estero la sua cometa era già in fase calante. Tony, che pure presentava numeri di mentalismo in tv già dal 1973, fu certamente tra i primi a cogliere l'efficacia della presentazione "alla Geller", vale a dire apparentemente spontanea, con oggetti di uso quotidiano come cucchiai e forchette, e con un forte coinvolgimento del pubblico. E fu proprio sull'onda di alcuni interventi televisivi di successo, soprattutto alla Domenica In di Corrado, che Tony pubblicò la sua Quinta dimensione.

Era un libro insolito, diviso in tre parti. La prima, che chiamò "La mia storia", come l'autobiografia di Geller, raccontava come Tony aveva scoperto il suo "Grande Nero", ovvero il suo lato paranormale. Una storia classica nel suo genere, di un bambino, poi ragazzo, che vive esperienze inspiegabili e poi, grazie a un misterioso Maestro, scopre di possedere reali facoltà paranormali. Visto che era un racconto del tutto soggettivo, privo di riscontri oggettivi e verificabili, ognuno era libero di crederci o meno. Certo, il fatto che, a differenza di Geller, Tony avesse un passato ben noto da prestigiatore, rendeva molto difficile credere che fosse davvero un sensitivo. Che i cucchiai li piegasse con la forza del pensiero e non con la ben più comoda abilità manipolatoria per cui era famoso. Certamente, sarebbe stato interessante vedere che cosa sarebbe successo se Tony avesse esordito direttamente come sensitivo: magari anche noi avremmo oggi il nostro "Uri Geller". Personalmente, sono felice che il mondo si ritrovi con un "sensitivo" di meno e un mago in più.
Per tornare al libro, nel racconto della sua vita Tony narrava anche alcuni interessanti episodi della sua carriera di mago, per la gioia di tutti gli appassionati di illusionismo: le vittorie ai Congressi magici, gli esordi televisivi, i successi sul palcoscenico...
La seconda parte del volume raccoglieva poi alcune istruzioni per condurre esperimenti parapsicologici in casa propria, oltre a una serie di esercizi di rilassamento e autosuggestione che avrebbero dovuto aiutare il lettore a sviluppare eventuali facoltà ESP latenti.
La terza e ultima parte, infine, era dedicata a un ulteriore aspetto dell'attività di Binarelli. La sua carriera di "Mister Contromani", vale a dire il lavoro fatto nel prestare le mani ad attori come Terence Hill, Franco Nero, Charles Bronson, Alain Delon e altri ogni volta che in un film costoro dovevano dimostrare destrezza con le carte da gioco. Una sessantina di pagine che, oltre a raccontare alcuni episodi curiosi, insegnavano grazie a molte ottime foto una serie di tecniche cartomagiche di base: ventagli, miscugli e fioriture varie.
Poi il libro, cui erano allegate cinque carte Zener in formato "gigante", scomparve e divenne un oggetto per collezionisti.
A trent'anni di distanza, la Quinta dimensione torna oggi in una forma leggermente diversa. Pressoché uguale la parte storica, arricchita con alcuni interessanti ritratti di familiari, amici, personalità (Fellini e Rol) e importanti maghi (Channing Pollock, Tony Slydini, Frank Garcia). Ampliata anche la sezione degli esperimenti, con una parte tutta nuova dedicata all'ipnosi, mentre scompare del tutto la sezione dedicata alle carte da gioco. Così come purtroppo sono sparite anche molte delle foto presenti nell'edizione originale.
In compenso, questa volta allegato al libro è un cd guida per tentare di realizzare alcuni degli esperimenti descritti nel testo.
Dunque, se la parte "magica" è ora molto attenuata, acquista respiro quella, appunto, della "quinta dimensione". Non sta a noi sottolineare che, se anche solo un lettore del libro riuscisse a indovinare un disegno fatto di nascosto, a spostare un oggetto senza toccarlo o a prevedere un evento futuro, si tratterebbe di un fatto straordinario e il lettore in questione dovrebbe farsi avanti per portarsi a casa il milione di dollari di Randi. La cosa dovrebbe essere ovvia.
D'altra parte, Tony non millanta doti che il libro non ha ed è esplicito nelle sue intenzioni. Come mi ha scritto in una sua lettera: «Attraverso il percorso della mia vita e della mia carriera cerco di dare al lettore una chiave per riflettere e ricercare nel settore delle proprie emozioni e dei fatti strani e curiosi, che spesso archiviamo come casualità, e sono, forse, il segno della possibilità di avere percezioni oltre i normali cinque sensi. Ma, allo stesso tempo, senza nemmeno alimentare false illusioni su "poteri straordinari" e sulla possibilità di alterare il proprio destino, ma solo attraverso una serie di esercizi, riconducibili al training autogeno, di raggiungere un maggiore controllo di se stessi e della propria vita».
Dunque, al di là di quelle che possono essere le sue opinioni sul paranormale, per noi Tony resta un grande uomo di spettacolo e chiunque apprezzi questi argomenti non deve farsi sfuggire la sua Quinta dimensione.

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