Giornata internazionale degli studenti: un giorno per difendere il diritto allo studio

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Oggi si celebra la Giornata internazionale degli studenti.
La ricorrenza, nata per rivendicare l'importanza del diritto allo studio e della libertà d'espressione in scuole e università, cade nell'anniversario delle stragi perpetrate tra l'ottobre e il novembre 1939 dai nazisti su professori e studenti cecoslovacchi, colpevoli di aver protestato contro il regime hitleriano.

Ancora oggi, a più di settant'anni da quella pagina drammatica della storia europea, le libertà connesse all'istruzione sono un miraggio nella maggior parte del mondo. Questo è il quadro allarmante che emerge dai dati pubblicati nell'Academic Freedom Index , il report annuale sulla libertà accademica stilato congiuntamente dal Global Public Policy Institute di Berlino, dalla Friedrich-Alexander University di Erlangen e Norimberga, in Germania, e dal V Dem Institut di Gothenburg, in Svezia.
Secondo il documento pubblicato la scorsa primavera, che prende in considerazione i dati di 175 paesi per l'anno 2020, solo il 20% della popolazione mondiale vive in zone dove la libertà accademica, sia di insegnamento sia di apprendimento, è ben tutelata. Nel restante 80% del mondo, a livelli diversi a seconda delle varie zone, non sono garantite la possibilità di svolgere ricerca e insegnare senza pressioni o censure, l'autonomia delle istituzioni educative e la libertà di espressione accademica e culturale.
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