Premio Margherita Hack a Diego Fusaro: le perplessità del CICAP

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Il CICAP esprime forti perplessità sul Premio Margherita Hack a Diego Fusaro, assegnatogli per la sua “capacità di pensare controcorrente”.

Hack è stata, nel 1989, tra i fondatori del CICAP e ha sempre mantenuto l’incarico di garante scientifico dell’associazione. La sua vita e il suo impegno nel Comitato dimostrano quanto considerasse importante coltivare il dubbio e il pensiero critico, ma anche quanto fosse consapevole della necessità di esercitarli basandosi su solide evidenze e senza cadere in narrazioni pseudoscientifiche.

Dispiace, quindi, vedere il suo nome associato a un premio conferito a un filosofo che, appellandosi al pensiero controcorrente, si è profuso nel diffondere notizie e tesi prive di fondamento scientifico su vaccini e mascherine durante la pandemia. Posizioni, queste, che dubitiamo fortemente la Hack avrebbe condiviso, anche solo dal punto di vista metodologico.

Se questo non bastasse, alcune locandine del premio riportano il logo dell’Istituto Nazionale di Astrofisica, indicato come uno degli enti patrocinanti in un comunicato del 2018. L’INAF, tuttavia, ha smentito ogni collegamento: “Nessuno dei nostri ricercatori – si legge in un comunicato dell’istituto - è mai stato contattato o coinvolto nella manifestazione e il logo dell'Istituto, presente in calce al sito che pubblicizza il premio, è stato apposto senza alcuna richiesta previa o autorizzazione all'uso. Nell'esprimere rammarico nel vedere come la figura di Margherita Hack sia oggetto di speculazioni, l'INAF si riserva di porre in atto le azioni legali del caso per tutelare la propria immagine”.
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