Ricordo di Pietro Greco

Ci ha lasciato il maestro del giornalismo scientifico

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La prima parola che viene in mente pensando a Pietro Greco – che ci ha lasciato improvvisamente la mattina del 18 dicembre, in seguito a un malore – è maestro. Pietro Greco è una persona che ha tracciato una strada sulla quale in molti si sono incamminati, in tanti campi, accompagnandola con il sorriso lieve e garbato che quelli che lo hanno conosciuto, e che ne hanno apprezzato l’opera e la persona, non potranno dimenticare.
Con una curiosità viva e instancabile e profondo rigore nel metodo, si è mosso tra i campi più vari della scienza, insegnando con il suo esempio innanzitutto l’importanza dello studio e dell’approfondimento, come presupposti irrinunciabili, che vengono prima di ogni tentativo di mettersi personalmente in gioco. Da questo punto di vista, è stato anche un maestro di quell’umiltà che è tipica delle persone di profonda e vasta cultura, perché quando si sa tanto e tanto si approfondisce è ancora più chiaro quanto si possa ancora sapere.

Pietro Greco è stato un maestro di giornalismo scientifico e comunicazione della scienza, un professionista con il dono di riuscire a trovare sempre la chiave comunicativa per presentare al pubblico argomenti di grande complessità senza che questo percepisse la fatica della traduzione. Il tutto senza mai banalizzare, senza rinunciare a comunicare anche l’idea della molteplicità delle prospettive che ogni concetto può dischiudere e con grande attenzione anche allo stile, perché parte del rispetto dovuto a chi legge. Le generazioni di comunicatori della scienza che sono state, direttamente e indirettamente, formate da lui ne sono testimonianza.
La quantità e la qualità della sua produzione saggistica e giornalistica sono un monumento al suo lavoro instancabile, ma anche al suo desiderio di sperimentare strade sempre nuove, di ricercare storie da raccontare. Con l’attenzione, sempre vigile, al messaggio e al sottotesto: l’opera di Pietro Greco è percorsa da un profondissimo senso dell’etica e dal desiderio di trasmettere valori fondamentali come il rispetto per tutte le persone, la pace, la democrazia, la lotta contro ogni discriminazione e pregiudizio. Parlare di scienza e di storia diventa, quindi, per lui, l’occasione di dare un contribuito importante alla società, offrendo anche in questo un esempio luminoso.

Il CICAP ha avuto diverse volte l’onore di coinvolgere Pietro Greco nelle sue attività: è stato in nostra compagnia anche nel corso dell’ultimo CICAP Fest, per parlare della figura di Trotula de Ruggiero, medica, di cui aveva seguito la storia e il contributo scientifico. Il suo ricordo e il suo esempio saranno un monito fondamentale per continuare a portare avanti la strada della comunicazione della scienza, con il garbo e la gentilezza che lui ci ha insegnato ad apprezzare.
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