Nel primo Stefano Vezzani ci spiega in che senso e con quali limiti gli animali possono avere illusioni percettive come noi, un fenomeno già studiato ai tempi di Hans, il cavallo intelligente, con risultati ben poco attendibili. Nel secondo articolo, Alfonso Lucifredi presenta il caso del calamaro gigante, un illuminante esempio di pseudoscienza giornalistica, mentre nel terzo Marco Ferreri torna a parlarci di animali giganti, i supertopi, che sarebbero l'ultima evoluzione di una specie sempre più pericolosa. Infine il pezzo di Roberto Labanti ci porta direttamente in un terreno mitologico, quello della Sirena di Bartholin. Gli articoli sono inframmezzati da diversi box, che raccontano storie recenti di animali... troppo belli o troppo brutti per essere veri.
Noi sappiamo che da sempre il pensiero mitico e simbolico usa gli animali per parlare in realtà di noi e della nostra umanità. Le storie che pubblichiamo in questo numero non costituiscono quindi un'eccezione rispetto a questa tendenza che da sempre ci caratterizza. Piuttosto, forse queste storie possono spingerci a interrogarci sull'immagine di noi che attraverso di esse scegliamo di proiettare o sulla rappresentazione della realtà umana di cui sono portatrici.