Mentalismo

E' il ramo dell'illusionismo che forse, agli occhi del pubblico, rappresenta quanto di più vicino ci sia a "veri" fenomeni paranormali. Il mentalista è in grado di dimostrare la sua abilità nel leggere il pensiero, nel predire eventi futuri, nel muovere oggetti senza toccarli e, in generale, di compiere ogni tipo di meraviglia che potrebbe legittimamente essere scambiata per paranormale se, naturalmente, il mentalista non spiegasse al pubblico di essere un prestigiatore e di servirsi di trucchi.
La storia del mentalismo è ricca di personaggi mediocri: autentici artisti, virtuosi della propria arte e ingannevoli ciarlatani; mentalisti di successo, come Dunninger o Max Maven che, una volta finito lo spettacolo, non sostengono con grande convinzione di aver dimostrato con i loro effetti l'esistenza di fenomeni paranormali, e mentalisti di altrettanto successo, come Kreskin o Geller, che si comportano nel modo esattamente opposto.
Cosa c'è di sbagliato nell'adottare questa seconda posizione? A nostro giudizio, prima di tutto si viene meno alla propria professionalità (si potrebbe dire: il prestigiatore inganna per divertire, ma non è un bugiardo); in secondo luogo, facendo affermazioni false si contribuisce in maniera pesante alla disinformazione del pubblico in un ambito in cui la confusione - e chi da essa trae un illecito vantaggio - regna sovrana.



Per saperne di piu:
  • Annemann, Ted. Practical Mental Effects, Robbins and Co. Inc., 1972.
  • Corinda, Tony. 13 Steps to Mentalism, Bideford, Supreme Magic Co., 1978.
  • Fuller, Uriah (Martin Gardner). Confessions of a Psychic, Teaneck, Fulves, 1975.
  • Fuller, Uriah (Martin Gardner). Further Confessions of a Psychic, Teaneck, Fulves, 1975.
  • Kaye, Marvin. The Handbook of Mental Magic, New York, Stein and Day, 1985.
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