Hubbard, Dianetics, Scientology: cosa sappiamo, cosa vorremmo sapere

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  • 26-11-2016
  • di Stefano Bigliardi
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Chiesa di Scientology a Los Angeles ©Wikipedia
Fondata dallo scrittore statunitense Lafayette Ronald Hubbard (1911-1986), l’organizzazione[1] di Scientology è molto complessa e controversa. Da tempo sono noti i lati stravaganti nella personalità e nelle iniziative di Hubbard, e le vicende legali riguardanti episodi gravi e gravissimi a carico sia del fondatore sia di affiliati[2]. I lettori di Query con ogni probabilità hanno già sentito parlare di Scientology in relazione a celebrità come Tom Cruise e John Travolta, e forse conoscono l’episodio di Southpark[3] in cui alcune credenze di Scientology sono rivelate al grande pubblico e sbeffeggiate. Di recente Scientology è tornata al centro di una polemica tutta italiana: è stata infatti aspramente contestata la partecipazione di un consigliere di zona all’inaugurazione di una sede di Scientology a Milano, alla fine di ottobre 2015[4].

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Cerimonia di Scientology a Malmö, Svezia ©Scientology Media Flickr
Lo studio accademico di Scientology è un fenomeno abbastanza recente. Gli esperti di nuove religioni cercano da qualche anno non solo di capire il movimento in tutti i suoi aspetti, ma anche di evitare il mero sensazionalismo giornalistico e le generalizzazioni. Per quanto la segretezza viga su molti documenti e su molte pratiche, oggi come ai tempi di Hubbard, Scientology attualmente mostra maggior apertura rispetto agli accademici e ai giornalisti. Per esempio lo studioso statunitense Donald Westbrook ha potuto effettuare un lavoro sul campo intervistando a Los Angeles un numero consistente di scientologi sui temi più svariati, tra cui le loro intime convinzioni rispetto a problemi etici, o i motivi per cui si trovano bene nel movimento, e ha riscontrato una grande varietà di profili e opinioni[5]. La situazione è diversa rispetto a decenni fa, quando i giornalisti, o chiunque indagasse sull’organizzazione, venivano dissuasi con decisione, e potevano essere sottoposti a persecuzioni in alcuni casi anche pesantissime[6].

Si può facilmente argomentare, sulla base di quelle interviste, che gli scientologi non sono necessariamente cloni di Hubbard, Cruise, e Travolta, che possono essere in buona fede, e che l’appartenenza a Scientology può essere per loro anche un modo per trovare amici. Lo studioso Hugh Urban si è sforzato di trovare una formula diplomatica per esprimere l’atteggiamento degli accademici, sostenendo che al giorno d’oggi ci si può avvicinare al movimento guidati da “un’etica del rispetto e un’etica del sospetto”[7]. Personalmente ritengo che si possa essere un po’ più espliciti. Mi sono avvicinato a Scientology animato da una grande curiosità, cercando di capire come funziona nei suoi vari aspetti e non rifiutando a priori, per esempio, di leggere gli scritti di Hubbard. Questo non significa però che si debba essere ciechi o reticenti rispetto a quanto vi è di criminale nella storia di Scientology, o che non si possa essere critici tanto rispetto all’uso che Scientology fa di narrazioni pseudoscientifiche, quanto rispetto a un certo machiavellismo dimostrato ogniqualvolta tali narrazioni sono messe in discussione.

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John Travolta ©Wikipedia
Questa Copertina ha quindi due obiettivi. Il primo è di offrire una visione di insieme della storia e delle dottrine di Scientology senza ignorarne i lati più spinosi ma anche evitando una discussione frammentaria o semplicemente sensazionalistica. Il secondo è di mettere in luce la parte importantissima giocata in Scientology dalla pseudoscienza, dalla pseudotecnologia, e dall’antiscienza. Dopo avere ricostruito a uso dei non esperti la vita di Hubbard, e gli insegnamenti di Scientology, come pure alcune delle controversie più rilevanti, mi concentro su un oggetto, presentato da Scientology come tecnologico, che riveste un’importanza capitale nelle sue pratiche e credenze: l’E-Meter, o Elettro-psicometro.

L’indagine preliminare alla stesura dell’articolo sull’E-meter ha incluso una breve prova in persona del dispositivo in questione, che condivido con chi mi legge. Le domande a cui cerco di rispondere, in veste di esperto in filosofia della scienza e in nuovi movimenti religiosi, ma anche con l’aiuto di esperti di scienze naturali[8], sono: che ruolo ha l’E-Meter nelle pratiche di Scientology? È corretto sostenere che si tratti di un dispositivo tecnologico, o si tratta piuttosto di pseudotecnologia ammantata di pseudoscienza? E infine, qual è il valore simbolico di questo oggetto?

Vita e opere di Hubbard tra mitologia e realtà


I testi ufficiali di Scientology divinizzano la figura di Hubbard, esaltandolo non solo per le specifiche sue “teorie” su cui si basa il movimento, generalmente presentate come “scoperte”, ma più in generale come uomo universale, eccellente e innovatore in tutte le attività a cui si dedicò, come la fotografia e i viaggi. Varie biografie e resoconti scritti da ex affiliati di Scientology (alcuni dei quali supportati da una documentazione tale da poterli definire tranquillamente testi accademici) ce ne restituiscono invece un’immagine di manipolatore, ciarlatano avido, cinico, lascivo e paranoico. L’esaltazione di Hubbard, oltre a obbedire a comprensibili logiche di “creazione del santino” proprie dei movimenti come Scientology, ha la sua radice nelle storie narrate da Hubbard medesimo, che sia di persona sia per iscritto soleva raccontare di sé le imprese più mirabolanti. Praticamente tutte queste "gesta" sono state smentite dati alla mano (specie le sue millanterie militari, ma anche quelle sulle sue competenze fisiche e ingegneristiche). I testi di Scientology e quelli dei critici convergono quindi solo su un punto: Hubbard era dotato di una produttività eccezionale.

Nato in Nebraska nel 1911, Hubbard, già in giovane età, si affermò come scrittore di un certo successo, pur se in ambiti letterari di seconda fila. Era infatti autore, anche sotto pseudonimo, di racconti pulp, di genere soprattutto fantascientifico ma anche western e rosa. La sua passione per la scrittura, a cui si dedicava con torrenziale creatività, andava di pari passo con la sua natura profondamente affabulatoria che lo portava ad ingigantire o inventare i fatti. Per esempio, riguardo alla sua prima giovinezza raccontava di straordinari viaggi in Asia che avrebbero poi ispirato i suoi racconti d’avventura e le sue teorie spirituali. In effetti, il padre di Hubbard era un ufficiale della Marina di stanza a Guam e Hubbard gli fece visita, ma i diari asiatici rivelano un ragazzotto piuttosto annoiato e sprezzante nei confronti dei popoli incontrati, più che un giovane alla ricerca di illuminazione interiore e di scambio interculturale[9].

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Tom Cruise ©Wikipedia
L’enorme produttività era importante anche per poter sbarcare il lunario, perché erano anni difficili e gli scrittori erano pagati pochissimo (peraltro Hubbard scialacquava abbondantemente, un’abitudine che non perse una volta divenuto milionario). Hubbard provò a studiare ingegneria (alla George Washington University) su impulso dei genitori, ma abbandonò gli studi dopo due anni (particolarmente scarsi furono i voti in fisica)[10]. La sua passione per la scrittura, e la dispersione in altri passatempi, come il volo in aliante, ebbero la meglio. Partecipò alla Seconda Guerra Mondiale con azioni non sempre onorevolissime; anzi, da comandante di un cacciasommergibili rischiò un grave incidente diplomatico con il Messico per avere sconfinato nelle sue acque e fatto cannoneggiare, come esercitazione, le isole Coronado, messicane, che credeva essere statunitensi (e che per fortuna erano piccole e praticamente disabitate). I rapporti dei suoi superiori non furono mai lusinghieri. Hubbard durante il servizio militare lamentò vari problemi di salute, come ulcera e congiuntivite, grazie ai quali ottenne una piccola pensione, che avrebbe riscosso regolarmente anche dopo essere diventato ricchissimo, ma non fu mai ferito in azioni eroiche come ebbe a sostenere in seguito[11].

Negli anni postbellici Hubbard cominciò a occuparsi della mente umana, elaborando una teoria tuttora centrale per Scientology. Una teoria che in realtà, vista la totale assenza di riscontri sperimentali indipendenti (per tacere della coerenza della sua formulazione), sarebbe più corretto definire narrazione. Secondo Hubbard la mente viene sovraccaricata e impedita dalle memorie di traumi passati, chiamati engrammi, che sono stimolati da esperienze che presentino analogie con le circostanze del trauma. È però possibile localizzare tali engrammi ed eliminarli, alleviando così la mente e potenziando l’individuo, in una pratica detta auditing ossia di “ascolto” (che tra qualche paragrafo spiegherò con maggiori dettagli).

Il metodo, chiamato Dianetics (secondo Hubbard, dalle parole greche per “attraverso” e “mente”), venne prima esposto in un articolo su una rivista di fantascienza nel 1950[12], poi in un libro autonomo lo stesso anno[13], ed ebbe un grandissimo successo. Hubbard divenne un richiestissimo conferenziere dall'oggi al domani, il libro andava a ruba, e gli arrivavano lettere entusiastiche letteralmente a sacchi[14]. Al grande pubblico Dianetics poteva sembrare in effetti una versione “fai da te” della psicoanalisi. Questo pacchetto veniva proposto a una società postbellica in cui c’erano, com’è facile immaginare, molti traumi da alleviare e la produzione di massa stava avendo un boom. Era quindi, in un’ottica puramente commerciale, il prodotto giusto al momento giusto, e al tempo stesso figlio perfetto della sua epoca e del suo Paese: un metodo “terapeutico” e di “miglioramento di sé”, non complesso o d’élite come una seduta da un analista, ricevibile per corrispondenza, applicabile con immediatezza, inventato da uno statunitense: che cosa chiedere di più? Com’era inevitabile, però, Dianetics non venne affatto apprezzata dalla medicina e dalla psichiatria istituzionali. Hubbard inizialmente ne cercò il riconoscimento e l’affiliazione, poi, visto che le teorie venivano accolte come non scientifiche a causa della mancanza di dati empirici, e che la sua organizzazione veniva accusata di insegnare tecniche mediche senza licenza, cominciò ad attaccare la psichiatria ufficiale come abusiva, infondata e inumana. Da allora gli psichiatri sarebbero stati un costante bersaglio di Scientology[15]. Non solo questi attacchi esterni, ma anche il fatto che all’interno si creavano dispute e variazioni metodologiche (mentre l’impresa si rivelava alquanto redditizia) portò Hubbard a strutturare e istituzionalizzare Dianetics sempre di più.

La transizione da Dianetics a Scientology si ebbe pochissimi anni più tardi, nel momento in cui Hubbard cominciò a sostenere che la pratica dell’auditing, ovvero quella finalizzata a identificare ed eliminare gli engrammi, dava prova di vite precedenti quella attuale. Questo punto peraltro fu oggetto di obiezioni e riserve anche tra stretti collaboratori. L’insegnamento di Dianetics finì per l’essere riassorbito in una narrativa più ampia, quella di Scientology, il cui nome, nell’interpretazione del fondatore, significa “il conoscere come si conosce”. Questa narrativa sostiene che gli spiriti umani, chiamati thetan (dalla lettera greca theta, per Hubbard simbolo della vita) sono in realtà entità immortali per le quali l’intrappolamento in un corpo umano è solo il più recente di una serie di eventi traumatici che si situano in una storia di milioni di anni. I thetan avrebbero il dominio assoluto sulla realtà, che infatti loro stessi hanno creato al principio della storia, ma sono sempre più caduti preda delle proprie stesse creazioni, appesantiti da un groviglio di engrammi e immemori della propria originaria onnipotenza. Anche questa nuova “teoria” non aveva e non ha, come chi mi legge può immaginare, alcun riscontro sperimentale, e scaturisce dall’affabulazione di Hubbard. Vale anche la pena di notare che l’età della Terra, secondo Hubbard, è di sessanta trilioni di anni, come aveva potuto stabilire attraverso i dati forniti dai thetan[16].

Sulla base di questo apparato concettuale Scientology (rispetto alla quale Dianetics è ancora proposta come introduttiva) prospetta a chi vi entri un cammino di miglioramento spirituale attraverso costanti sedute di auditing, le quali dovrebbero portare, eliminati tutti gli engrammi, a restaurare lo stato originario di indipendenza e creatività assolute. Si parla a quel livello di OT, o thetan operativo (o operante, operating thetan). Un individuo non ancora liberato è definito preclear (non ancora “chiaro”, insomma). I livelli sono stabiliti in grandissimo dettaglio in uno schema ideato da Hubbard, come pure le procedure di auditing e i prezzi delle varie fasi. Non è un tabù, per gli scientologi, parlare del livello che hanno raggiunto. Sennonché nessuno degli “OT dichiarati” ha mai dimostrato le doti sovrumane che dovrebbero derivare da tale status.

Per marcare la transizione allo stato di religione Hubbard introdusse poi tutta una simbologia visuale richiamante le religioni tradizionali e in particolare il cristianesimo, come una croce (corredata di quattro raggi obliqui), o l’uso di collarini da sacerdote per gli auditor (gli scientologi incaricati di effettuare la pratica di auditing), o termini come “assistenza pastorale” (riferito all’auditing) o “missione” (per sedi locali di Scientology), o ancora, cerimonie come matrimoni e funerali. Al tempo stesso la forte identità di Scientology veniva marcata dallo specialissimo gergo di cui sono piene le sue teorie, e che gli scientologi devono studiare a fondo; thetan, engramma e auditing sono solo tre esempi tra letteralmente centinaia d’altri. Un insegnamento che si legge in tutti i manuali di Scientology è che ciascuna parola, specie se nuova, deve essere compresa correttamente prima di proseguire lo studio di un testo. Tali libri sono sempre corredati di minuziosi lessici hubbardiani, e il risultato anche nella pratica di Scientology è un gergo molto particolare, che può rendere una conversazione tra scientologi completamente opaca ai non affiliati. A proposito della questione terminologica è interessante riportare che uno dei più documentati critici di Scientology, ed ex scientologo, Jon Atack, sostiene che i vari termini chiave inventati da Hubbard derivino da veri e propri giochi di parole con cui il fondatore di Scientology si faceva beffe di chi gli credeva: Scientology deriverebbe dal greco skia, ombra, Dianetics dalla dea pagana Diana (in effetti Hubbard battezzò così sia una figlia sia una delle proprie imbarcazioni), e thetan, con ancor più cinismo, sarebbe formato con l’iniziale di thanatos, morte[17].

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Freewinds, la barca di Scientology ©Wikicommons
Hubbard nel 1967 cominciò a dirigere l’organizzazione da una imbarcazione a capo di una piccola flotta con cui si diede a una inquieta serie di viaggi, soprattutto nel Mediterraneo[18]. Questa decisione lo portò a vivere per mare otto anni. Alcune ragioni erano concrete: Hubbard sentiva la necessità di assumere un profilo basso per sottrarsi ai problemi che gli avrebbero creato le autorità fiscali di diversi Paesi in relazione all’espansione delle attività e dei guadagni dell’organizzazione. Questi problemi erano amplificati dalla sua visione paranoica e complottista del mondo. A questo però si aggiungeva il vecchio sogno delle avventure per mare, che coltivava fin dall’adolescenza. Tuttora Scientology conserva alcuni termini facenti riferimento a quell’esperienza: Hubbard è “il Commodoro” e il braccio amministrativo di Scientology, formato dagli affiliati più stretti e zelanti, si chiama ancora Sea Org (e in parte si serve ancora di una nave come base). Hubbard nutriva le dottrine di Scientology con una impressionante mole di pubblicazioni e comunicazioni interne, e molte altre erano prodotte sotto la sua stretta supervisione. Pur vivendo in fuga, Hubbard, grazie a un seguito fedele e agli ingentissimi guadagni, fu in grado di far attecchire e fiorire Scientology nel mondo, acquisendo anche numerose proprietà immobiliari che costituiscono tuttora uno dei patrimoni del movimento. Scientology finì a più riprese nel mirino delle autorità statunitensi, e alla fine degli anni Settanta si scoprirono diversi illeciti piuttosto gravi tra cui un’attività di tipo infiltrazionistico in cui persino la terza moglie di Hubbard, Mary Sue, era coinvolta: degli affiliati si erano impadroniti di materiale riservato presso agenzie statali, sia per capire che cosa tali agenzie sapessero sull’organizzazione, sia per poter danneggiare quelle stesse agenzie. Al termine del processo che ne seguì Mary Sue dovette scontare una pena carceraria[19].

Agli anni trascorsi per mare risalgono le testimonianze sugli abusi personali più spaventosi attribuiti ad Hubbard e ai suoi fedelissimi. La disciplina a bordo della flotta era disumana e amministrata in modo capriccioso. Il lavoro fisico pesantissimo, agli ordini volubili del “Commodoro”, era la norma, e vigevano punizioni pericolose e crudeli come essere gettati fuoribordo, essere costretti a mangiare con le mani avanzi serviti in secchi, o venire rinchiusi in zone della nave non adibite a ospitare persone, quindi senza luce e senza servizi igienici. Questi castighi potevano essere inflitti anche a persone di una certa età, o in condizioni fisiche precarie, o persino a bambini[20]. Scientology, da impresa commerciale basata su un prodotto “spirituale”, divenne in quegli anni come una piccola, fluida “dittatura senza Paese” agli ordini di un capo carismatico che poteva contare su introiti astronomici, su un seguito obbediente ai suoi capricci, e su “servizi segreti” privati molto attivi . Non mancarono i tentativi di Hubbard di offrire proposte di collaborazione ad alcuni Stati, tra cui la Rhodesia, la Grecia e il Marocco, perché Scientology vi fosse riconosciuta e Hubbard stesso vi potesse giocare un ruolo politico importante[21]. Hubbard a bordo delle navi era assistito da delle ragazze giovanissime con funzione di suoi “messaggeri” le quali poi si rifacevano sull’equipaggio, esercitandovi un potere dispotico[22].

Già nel 1966 Hubbard aveva formalmente lasciato la direzione per mantenere solo il titolo di “fondatore”, in realtà una mossa funzionale a schermarsi da guai legali. Ma nel 1979, ormai al tramonto della vita, come i numerosi problemi di salute facevano presagire, addirittura scomparve, continuando a gestire l’organizzazione attraverso alcuni fedelissimi. Nel 1982 un figlio, autore anche di rivelazioni biografiche molto poco lusinghiere, ne reclamò il patrimonio. Hubbard si fece allora vivo con un documento provvisto di impronte digitali. In quegli ultimissimi anni tornò anche all’attività di scrittore lavorando al romanzo fantascientifico Battaglia per la Terra (1982) e al ciclo satirico-fantascientifico in dieci volumi Missione Terra (1985-1987), entrambi opere magmatiche e di migliaia di pagine, contenenti temi che echeggiano gli insegnamenti di Scientology ma anche le personali ossessioni di Hubbard. Gli ultimi romanzi sono una lettura molto tediosa, ma anche rivelatrice per quanto riguarda la misioginia, l’omofobia, il razzismo, il complottismo paranoico di Hubbard[23].

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La croce di Scientology ©Wikicommons
Alla sua morte, nel gennaio 1986, si seppe che fino a quel momento era rimasto nascosto in un lussuoso ranch in California. La causa del decesso fu un colpo apoplettico. Hubbard fu cremato in tutta fretta e le sue ceneri furono sparse in mare. Negli ultimi anni di vita il fondatore di Scientology, che era anche un accanito fumatore, fu affetto da varie patologie, anche se in teoria il suo stato spirituale superiore avrebbe dovuto renderlo immune. Proprio per superare questa contraddizione, la sua morte, secondo la versione ufficiale di Scientology, fu il risultato della libera scelta di lasciare il corpo per dedicarsi a ricerche su piani superiori di esistenza[24]. Una delle tante organizzazioni che compongono Scientology si è incaricata di far incidere tutta la sua opera su dischi d’oro, chiusi in contenitori di titanio e conservati sottoterra in una cripta presso una montagna del New Mexico[25]. Hubbard rimane, è vero, uno degli autori più tradotti e pubblicati, tanto da essere menzionato nel Guinness dei primati[26], ma ovviamente il suo ruolo di leader e l’esistenza dell’organizzazione che fa capo e riferimento a lui sono stati determinanti per le vendite e la circolazione delle sue opere, prima e dopo la morte. Gli scientologi lo chiamano ancora affettuosamente “Ron” e nelle sedi di Scientology generalmente si trova un ufficio pronto a riceverlo come se dovesse tornare da un momento all’altro.

Nello stesso ranch in cui si era nascosto il fondatore, stabilì la sua dimora l’attuale leader di Scientology, David Miscavige, uno statunitense molto giovane all’epoca della morte di Hubbard (aveva 26 anni), che era riuscito ad accedere agli alti ranghi di Scientology e che fu così abile da prendere il ruolo amministrativo di Hubbard (non si pose invece come innovatore delle dottrine hubbardiane, che in teoria vengono trasmesse intatte e inalterate). Miscavige tuttora tiene le redini dell’organizzazione conducendo una vita molto riservata, ma su YouTube si possono ad esempio vedere i suoi interventi in occasione delle cerimonie del movimento, tutte assai scenografiche. Nel 1993 Miscavige riuscì, negli USA, ad ottenetre per Scientology il riconoscimento di uno status fiscale paragonabile[27] a quello di una religione, causando un enorme risparmio al movimento, che, richiedendo agli affiliati elargizioni di denaro crescenti per avanzare nell’auditing (ma anche per i libri e per altri “servizi”), poté da quel momento in poi contare su guadagni netti. Questo status non è stato comunque riconosciuto in tutti i Paesi in cui Scientology è presente. Vale la pena ricordare che esistono anche movimenti “scismatici” che prendono per genuine le teorie di Hubbard ma descrivono Scientology nel suo stato presente come un’organizzazione oppressiva gravemente snaturata e sfruttata da Miscavige[28].

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Manifestazione di protesta contro Scientology a Londra ©FLICKR

Altri lati oscuri di Scientology


La letteratura non solo accademica, ma investigativa, e di denuncia, su Scientology, abbonda. I critici sono persone di diverso tipo. Per esempio ci sono ex affiliati, anche di alto rango, che ne sono usciti e hanno scritto libri che la screditano pesantemente, ma ci sono anche attivisti che non ne hanno mai fatto parte e che hanno dedicato molti sforzi a combatterla, preoccupati come sono per i diritti umani, o per la divulgazione scientifica, o semplicemente per la correttezza di informazione in generale. Per esempio l’informatico e professore universitario statunitense David S. Touretzky, con il suo sito Secrets of Scientology[29] (vedere l’intervista in questo numero), oppure l’attivista norvegese Andreas Heldal-Lund con il sito Operation Clambake[30], o ancora, il giornalista statunitense Tony Ortega con il blog The Underground Bunker[31].

Gli ex-affiliati raccontano che, in base a precise disposizioni, chi esce dal movimento viene ignorato del tutto dagli ex colleghi: si tratta della pratica di "disconnessione", un comportamento che viene preteso anche rispetto a parenti prossimi “fuorusciti”[32]. Un altro elemento controverso è l’effettiva consistenza numerica attuale del movimento. Nonostante Scientology abbia avuto all’epoca di Hubbard una crescita vertiginosa, attualmente si mette in dubbio la stima numerica degli appartenenti a Scientology presentata dal movimento stesso, che parla di milioni di aderenti e di crescita costante. Probabilmente, sostengono vari ex affiliati e osservatori, si è tenuto conto anche solo di persone che avevano manifestato un interesse passeggero, e gli scientologi sono solo alcune migliaia; il movimento (e Miscavige) sarebbe oggigiorno più potente in termini di proprietà immobiliari che di numero di persone che lo seguono[33]. Infine, un aspetto altamente ambiguo di Scientology è costituito dall’esistenza di “front groups”, vale a dire istituzioni-satellite che in apparenza promuovono dei programmi dedicati ai diritti umani, all’istruzione, all’uscita dalla tossicodipendenza (come Narconon). Tali istituzioni, pur derivando da Scientology in termini sia amministrativi sia “dottrinari”, non dichiarano esplicitamente e chiaramente tale affiliazione nel contatto con il pubblico, così che una persona può credere di essere entrata, per esempio, in un centro medico in cui si combatte la dipendenza da droghe secondo metodi clinici riconosciuti, mentre si ritrova a essere “curata” secondo le teorie di Hubbard.

Note

1) Adopero questo termine, e “movimento”, piuttosto che “Chiesa”, “setta”, “culto”, o “religione” che hanno delle connotazioni ben precise. La mia conoscenza degli studi accademici su Scientology si basa soprattutto su quattro monografie: Lewis, James R. (a cura di). 2009. Scientology. New York e Oxford: Oxford University Press. Urban, Hugh B. 2011. The Church of Scientology: A History of a New Religion. Princeton, NJ: Princeton University Press. Wallis, Roy. 1976. The Road to Total Freedom. A Sociological Analysis of Scientology. London: Heinemann. Whitehead, Harriet. 1993. Renunciation and Reformulation. Ithaca, New York: Cornell University Press. Chi mi legge può facilmente trovare e consultare le pagine ufficiali di Scientology. Tutte le pagine web sono state visitate per un ultimo controllo il 3 febbraio 2016.
2) Quanto alle biografie di Hubbard e alle storie del movimento scritte in chiave critica ho letto integralmente e consiglio: Atack, Jon. 2013. Let’s Sell These People a Piece of Blue Sky. Hubbard, Dianetics and Scientology (prima edizione 1990). Richard Woods, Trentvalley Ltd.; Miller, Russell. 1987. Bare-Faced Messiah. The True Story of L. Ron Hubbard. New York: Henry Holt and Company (attualmente disponibile all’URL: http://tinyurl.com/hbj5r93 ); Corydon, Bent e Lafayette Ron Hubbard, Jr. 1987. L. Ron Hubbard, Messiah or Madman? Secaucus, NJ: Lyle Stuart, Inc. La prima edizione di quest’ultimo libro, quella che ho letto, riporta ancora il figlio di Hubbard come coautore; Corydon, lui stesso un ex scientologo di spicco, sostiene infatti che il libro sia basato sulle informazioni e le interviste rilasciate appunto da Hubbard Jr. che però lo sconfessò poco prima che venisse pubblicato, in realtà più per presunte scorrettezze comportamentali di Corydon che contenutistiche; in edizioni successive solo Corydon fu riportato come autore). Un altro testo consigliabile è: Wright, Lawrence. 2015. La prigione della fede. Scientology a Hollywood. Milano: Adelphi, 2015 (orig. ingl. Going Clear. Scientology, Hollywood & the Prison of Belief, 2013). Su questi testi si basano i miei paragrafi sulla vita di Hubbard. Data l’accessibilità del testo di Wright a chi legge l’italiano, ogni nota in cui indico l’approfondimento di un tema è riferita a tale libro anche quando informazioni analoghe si trovano negli altri libri menzionati, a cui però rimando se Wright non contiene informazioni sufficienti.
3) Stagione 9, Episodio 12, “Trapped in the Closet” (2005); si veda http://tinyurl.com/ztpsadx
4) Si veda Valtolina, Giacomo. 2015. “Scientology, battesimo blindato Scontro sugli ospiti istituzionali”, Corriere online, 1 novembre 2015: http://tinyurl.com/jgr7jdm
5) I risultati sono in via di pubblicazione nel suo saggio “Researching Scientology and Scientologists in the United States: Methods and Conclusions” in un volume a cura di James R. Lewis. Ringrazio Don per avermene permesso la lettura e la menzione.
6) Si veda per esempio la storia di Paulette Cooper, Wright, cit. pp. 147-149.
7) Urban, cit. p. 7.
8) Ringrazio Silvano Fuso e Paolo Giglioli che mi hanno gentilmente fornito la loro consulenza tecnica leggendo versioni preliminari dell’articolo e confermato gli aspetti pseudofisici dell’E-Meter trattati nella letteratura critica.
9) Wright, cit. pp. 41-42
10) Wright, cit. p. 42. Una copia dei documenti universitari di Hubbard che ne riporta periodo di frequenza e voti è accessibile qui: http://tinyurl.com/c9d5yn
11) Su Hubbard militare si veda Wright, cit. pp. 409-413. Sull’incidente delle Coronados si veda in particolare Miller, cit. pp. 93-95.
12) Hubbard, Lafayette Ronald. 1950. “Dianetics: The Evolution of a Science” Astounding Science Fiction 45, N° 3; 43-87.
13) Hubbard, Lafayette Ronald. 1950. Dianetics. The Modern Science of Mental Health. New York: Paperback Library.
14) Si veda in particolare Russell, cit. p. 158 ma anche Wright, cit. p. 93.
15) Sul tema della guerra di Scientology alla psichiatria si veda Kent, Stephen A., & Terra A. Manca. 2014. “A War over Mental Health Professionalism: Scientology versus Psychiatry” Mental Health, Religion & Culture, 17(1), 1-23.
16) L’asserzione è contenuta in A History of Man (vedere oltre). “Trillion” nell’uso statunitense designa mille miliardi.
17) Jon Atack, comunicazioni private, 24 e 28 dicembre 2015.
18) Si vedano in particolare Miller, cit. Cap. 16 Launching the Sea Org e tutta la parte I di Corydon & Hubbard Jr., cit. The Adventures of the Commodore.
19) Wright, cit. p. 208.
20) La pratica di gettare a mare le persone, come pure le punizioni disumane vigenti a bordo della flotta di Hubbard, sono menzionate in dettaglio nei libri di Miller, cit. (vedere in particolare pp. 139-141), ma anche di Corydon & Hubbard Jr (cit.) e Atack (cit.). Si veda anche l’articolo sul blog Infinite Complacency “Abuse in the Sea Org” (2009) con varie testimonanze su come tali pratiche siano proseguite dopo la scomparsa di Hubbard (http://tinyurl.com/j7hsbjm ).
21) Si veda Miller, cit. pp. 216-218 (Rhodesia), pp. 252-257 (Grecia), pp. 273-275 (Marocco).
22) Wright, cit. pp. 135-136 (l’autore precisa però come il rapporto delle ragazze con Hubbard non sconfinasse nei rapporti sessuali).
23) Si veda Miller, cit. Cap. 22 Missing, Presumed Dead. Mi permetto di rimandare alla mia analisi “Earth as Battlefield and Mission: Knowledge, Technology and Power in L. R. Hubbard’s Late Novels” contenuta nella raccolta Scientology in Popular Culture a cura di Susan Raine e Stephen Kent (University of Alberta, Canada), di imminente pubblicazione (Praeger, 2016).
24) L’annuncio ufficiale della morte, dato da David Miscavige (vedere oltre) il 27 gennaio 1986 all’Hollywood Palladium, si può visionare su YouTube: http://tinyurl.com/jssm5rq
25) Foto del luogo, che include un gigantesco simbolo di Scientology, corredano l’articolo: White, Chris. 2013. “EXCLUSIVE: Pictured up close for the first time, Scientology’s ‘alien space cathedral and spaceship landing pad’ built in the New Mexico desert for the ‘return of followers after Armageddon on Earth’” Daily Mail online: http://tinyurl.com/jq5c5wo
26) Come autore che ha pubblicato di più (1084 lavori), per il libro (non religioso) più tradotto (La via alla felicità, 1980, un librettino di precetti etici tradotto in almeno 70 lingue), e per il numero più alto di audiolibri (185). Si vedano le pagine: http://tinyurl.com/zmm8dpy ; http://tinyurl.com/glfzlhf ; http://tinyurl.com/zujr87e
27) È importante insistere sull’aggettivo “paragonabile”. L’Internal Revenue Service si è limitato a verificare l’ottemperanza a certi criteri che possono essere soddisfatti anche da un movimento religioso (per es. che i proventi non vadano tutti a una persona) ma questo non significa che Scientology sia stata riconosciuta come una religione, il che nessuna istituzione statunitense ha il potere di fare, come da Costituzione, che sancisce la non interferenza dello Stato in materia religiosa.
28) Si veda per esempio: http://tinyurl.com/j4qet4r
30) http://www.xenu.net/ Il nome fa riferimento a un’“infornata di vongole” o alla festa in cui si consumano, come ironica allusione a un passaggio di un insegnamento di Hubbard per cui i thetan tra le altre loro vicissitudini sarebbero rimasti intrappolati appunto in tali molluschi.
32) Si veda Wright, cit., pp. 366-367 e pp. 378-379.
33) Si veda Ortega, Tony. 2013. “Scientologists: How Many of Them Are There, Anyhow?”, The Village Voice online: http://tinyurl.com/hz35a4k
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