Omeopatia: intervista a Silvano Fuso

Qual è la situazione attuale della Liguria riguardo l'omeopatia ?

Sinceramente non conosco dati statistici precisi riferiti alla Liguria. Le posso fornire qualche dato a livello nazionale. Secondo un'indagine del 1994 in Italia esisterebbero 5000 medici che utilizzano l'omeopatia. Inoltre i rimedi omeopatici, venduti in 7000 farmacie (su un totale di 12500), raggiungerebbero un fatturato di 140 miliardi di lire.

 

La teoria omeopatica non si regge in piedi eppure ci sono medici che ci credono fermamente. Perché ? A cosa credono ?

Lo dovrebbe chiedere a loro, non a me. In campo scientifico vige una regola che può essere sintetizzata nel modo seguente: "l'onere della prova spetta a chi fa l'affermazione". In altre parole sono gli omeopati che dovrebbero fornire le prove scientifiche della validità della loro disciplina. Probabilmente i medici omeopati basano le loro convinzioni su errori metodologici nella valutazione dell'efficacia della terapia. Non è sufficiente constatare l'eventuale miglioramento delle condizioni del paziente in seguito alla terapia per decretare l'efficacia di quest'ultima. Occorre necessariamente procedere a studi comparativi con campioni di controllo trattati con un placebo. Solamente se la terapia fornisce effetti superiori al semplice placebo può essere considerata efficace. Nessuno ha mai dimostrato che l'omeopatia sia in grado di superare un simile controllo.

 

Non pensa che il medico omeopata, sia per forma mentis, che per il modo di operare, sia molto più simile ad un mago stregone che ad un vero ricercatore?

Mah, io non voglio offendere nessuno. Indubbiamente un medico dovrebbe possedere nel suo bagaglio culturale le nozioni fondamentali del metodo scientifico. Spesso gli omeopati disattendono i criteri e i canoni caratteristici di questo metodo. Com'è noto molti preparati omeopatici, a causa dell'eccessiva diluizione, non contengono più nessuna traccia del principio di partenza (tintura madre). Credere che il "nulla" possa avere qualche effetto terapeutico e appellarsi a vaghi concetti mai dimostrati scientificamente quali la "dinamizzazione" o la "memoria dell'acqua" sicuramente non appare molto scientifico.

 

Gli omeopati presentano sempre prove scientifiche dei loro successi, su cosa sono basate ?

Come Le dicevo prima, nessuno ha mai dimostrato che l'omeopatia abbia un'efficacia superiore a quella dell'effetto placebo. Di solito gli articoli scientifici citati dagli omeopati a sostegno delle loro convinzioni, vengono puntualmente invalidati da studi più seri. Ad esempio, nel 1997 ha suscitato grande clamore un articolo pubblicato dalla prestigiosa rivista medica britannica Lancet. Gli omeopati citano spesso questo articolo per sostenere che anche la scienza ufficiale ha finalmente riconosciuto la loro disciplina. Gli autori dell'articolo, tra cui il tedesco Klaus Linde, sostenevano che l'omeopatia avrebbe un'efficacia significativa, superiore a quella del semplice effetto placebo. In realtà Linde e collaboratori non hanno prodotto alcun nuovo risultato sperimentale. Essi si sono limitati a effettuare una particolare analisi statistica (meta-analisi) su un certo numero di articoli già pubblicati. Questo studio è stato oggetto di numerose critiche. Innanzi tutto per accettare le sue conclusioni bisognerebbe essere assolutamente certi della validità dei lavori che sono stati oggetto della meta-analisi, cosa niente affatto scontata. Inoltre gli articoli presi in considerazione riguardavano patologie e rimedi estremamente eterogenei: che senso ha mettere insieme cose così disparate?

L'omeopatia fa male ?

Di per sé un rimedio omeopatico è generalmente innocuo, non contenendo alcun principio attivo. Ciò non significa che l'omeopatia sia immune da rischi. Chi si affida a tale terapia, infatti, spesso rinuncia ad altre terapie sicuramente più efficaci, con conseguenze talvolta dannose. Nel suo libro Guarire dall'omeopatia (Ed. Marsilio) il medico e giornalista Stefano Cagliano illustra diversi casi di danni provocati dall'utilizzo dell'omeopatia.

 

Ci sono casi in Liguria dove la medicina omeopatica si è dimostrata dannosa ?

Sinceramente non ne conosco. Bisognerebbe interpellare un osservatorio più privilegiato, quale, ad esempio, l'ordine dei medici.

 

Che relazione c'è tra omeopatia e New Age ?

La New Age è un movimento spirituale all'interno del quale prosperano numerosissime pseudoscienze. Tendenza comune dei seguaci New Age è la ricerca di uno stile di vita più aderente alla natura. In questa logica le cosiddette "terapie dolci" riscuotono un certo successo. Di conseguenza è abbastanza frequente trovare seguaci New Age che si affidano alle cure omeopatiche. Occorre tuttavia osservare che l'equazione naturale=buono è del tutto priva di ogni fondamento razionale. Le stesse malattie che le "medicine dolci" cercano di combattere sono perfettamente naturali.

 

Come mai nell'omeopatia contemporanea si invoca spesso il concetto New Age della "mistica energia della vita" per spiegare questa tecnica ?

Molti sostenitori dell'omeopatia fanno pressappoco questo ragionamento. Essi danno per scontato che l'omeopatia funzioni. Inoltre affermano che la scienza "ufficiale" non è in grado di spiegarne il funzionamento. A questo punto si sentono autorizzati a ricercare spiegazioni fantasiose. Nell'ambito di queste spiegazioni spesso e volentieri si tira in ballo il concetto di energia. Questo è un termine che in ambito scientifico ha un suo preciso significato, ma che in bocca ai sostenitori delle pseudoscienze perde completamente il suo significato originario e assume la funzione di "termine grimaldello" in grado di spiegare ogni cosa. Evidentemente, però, prima di ricercare le spiegazioni di un certo fenomeno bisognerebbe aver dimostrato al di là di ogni dubbio l'esistenza del fenomeno stesso: in questo caso l'efficacia dell'omeopatia.

 

La maggior parte dei medici omeopati legano le loro terapie a filosofie orientali e all'occultismo...

Non necessariamente. Non credo che questo sia un atteggiamento comune alla maggior parte degli omeopati. Gli omeopati si rifanno all'insegnamento del medico tedesco Christian Friedrich Samuel Hahnemann che, verso la fine del settecento, inventò l'omeopatia. La cosa curiosa è che a quei tempi l'omeopatia aveva almeno il vantaggio di non essere nociva, contrariamente alla maggior parte delle arcaiche pratiche mediche comunemente applicate. Oggi la situazione è per fortuna cambiata.

 

L'articolo 2117 del Catechismo della Chiesa Cattolica condanna le pratiche mediche che sfruttano la credulità altrui. Mi sembra il caso di un certo tipo di omeopatia, lei cosa ne pensa ?

Non mi sembra necessario rifarsi al Catechismo per comprendere che abusare della credulità altrui sia sempre negativo. Noi del Cicap difendiamo la razionalità e condividiamo chiunque persegua questo obiettivo, indipendentemente dalle sue convinzioni religiose e/o politiche. Indubbiamente nell'ambito delle pratiche mediche alternative, e quindi anche dell'omeopatia, si usa la credulità della gente. Ma, se vogliamo essere obiettivi, dobbiamo evidenziare un altro aspetto. Gli omeopati tengono in grande considerazione i bisogni psicologici ed emotivi dei pazienti. Il motivo per cui molti individui si affidano alle loro cure è proprio legato alla gratificazione emotiva che essi traggono dal fatto di essere considerati pazienti-persona anziché pazienti-organismo. Questa evidenza dovrebbe essere presa seriamente in considerazione dalla medicina ufficiale. Solamente quando si riuscirà a fondere l'efficacia della medicina scientifica con la necessità di soddisfare le esigenze psico-emotive dei pazienti si potrà evitare che molta gente compia scelte irrazionali rincorrendo speranze illusorie.

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