Passaggio di testimone

Dal prossimo numero, Query avrà una nuova direzione. Claudia Di Giorgio, giornalista scientifica con un’importante esperienza professionale, tra cui, per un lungo periodo, il ruolo di capo redattrice de Le Scienze, ha accettato la proposta del Direttivo del CICAP di occuparsi della nostra rivista.

La mia direzione è iniziata nel gennaio 2007, quando ancora questa pubblicazione si chiamava Scienza & Paranormale. Tre anni dopo usciva il primo numero di Query, dedicato a un tema che ha mantenuto intatta la sua attualità, quello dell’origine antropica del cambiamento climatico.

Query ha volutamente rappresentato un mutamento rispetto alla nostra precedente impostazione editoriale. In primo luogo, sin dal nome abbiamo voluto rendere evidente che non ci saremmo limitati a occuparci di paranormale in una prospettiva scientifica, ma che intendevamo allargare l’ambito dei nostri interessi al mondo dei presunti misteri e delle pseudoscienze in genere. In secondo luogo, abbiamo valorizzato le tante competenze che negli anni si erano costruite intorno e all’interno del Comitato e abbiamo potuto far partire le diverse rubriche che la rivista ospita. Infine, abbiamo adottato in maniera stabile un meccanismo di controllo editoriale che prevede, per quegli articoli che la direzione ritenga presentino profili di specializzazione, una lettura da parte di persone esperte prima di decidere se pubblicare un pezzo.

Query è stata, e credo che continuerà ad essere, una grande impresa collettiva. La sua nascita è infatti avvenuta durante una Assemblea dei soci CICAP durante la quale venne definita questa strategia editoriale, vennero raccolte le prime disponibilità per le rubriche, e venne deciso il nome stesso della rivista. Ed è stata, nel tempo, il prodotto del lavoro di tante persone con le quali ho avuto il piacere di collaborare e che, in questi 50 numeri della mia direzione, hanno scritto e disegnato per Query. In questo mio saluto voglio allora ringraziare pubblicamente, e meglio di quanto non sia riuscito a fare finora, la comunità delle autrici e degli autori di Query. Sono persone che hanno messo a disposizione, a titolo del tutto volontario, la loro intelligenza, le loro competenze e il loro tempo per un progetto editoriale che ha l’obiettivo di offrire i contenuti e la prospettiva del CICAP su questioni che sono in cima all’agenda culturale e sociale di questo Paese.

Le bufale sul cambiamento climatico, le pseudo-terapie mediche e psicologiche, le teorie complottiste, le false affermazioni in ambito storico, perfino le tante mitologie in ambito ufologico, tutti questi argomenti, per citare solo alcuni di quelli di cui ci siamo occupati, non sono semplicemente storie da approfondire e di cui mostrare l’inconsistenza.

Sono invece temi di grande rilevanza perché la loro diffusione rende evidente il formarsi e l’evolversi di un discorso pseudoscientifico, e talvolta esplicitamente antiscientifico, in un tempo come il nostro nel quale la scienza e la tecnologia hanno un’importanza e un peso come mai hanno avuto prima. Rispetto a questo, la nostra prospettiva non è mai stata banalmente censoria, ci interessa invece il ragionamento sull’origine di questi discorsi, sulle loro diramazioni e sulle loro conseguenze. Soprattutto ci interessa mostrare come sia possibile analizzare quei discorsi, le affermazioni a cui si riferisce la A dell’acronimo CICAP, con i metodi e le procedure della scienza. Perché quei metodi e quelle procedure sono i migliori strumenti per la costruzione della conoscenza sulla realtà che siamo finora riusciti a produrre, e meritano quindi di essere conosciuti, diffusi e possibilmente applicati.

Query è stata, infine, la comunità delle sue lettrici e lettori, coloro che con il loro sostegno al Comitato e il loro abbonamento alla rivista hanno reso questo progetto concretamente realizzabile. Il vostro supporto è stato fondamentale e ci ha anche permesso, in questi anni, di rendere disponibile sul sito internet del CICAP tutti i testi pubblicati sulla rivista, trascorso un anno dalla loro uscita a stampa. In questo modo, ciò che di buono abbiamo prodotto è stato condiviso con tutti coloro che hanno voluto approfondire i tanti temi di cui ci siamo occupati e la prospettiva della comunità scientifica su quei temi. Anche a voi va quindi il mio personale ringraziamento, nella speranza di aver contribuito a costruire una rivista che vi ha interessato.

Più volte in questi anni ho pensato a un’alternanza nella direzione della rivista per garantirle freschezza e capacità innovativa. Altrettante volte avevo sin qui cambiato idea, perché questo resta un progetto in cui credo molto e che quindi volevo continuare a sviluppare. Ma ora che so di consegnarlo in mani capaci è arrivato anche per me il tempo di dedicarmi ad altre attività nel Comitato. E allora arrivederci a tutte e tutti, abbiamo ancora molta strada da percorrere insieme!
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