L'evoluzione dei gruppi locali del CICAP

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©Cristina Visentin
Lo sanno in pochi, ma la presenza di gruppi locali di soci attivi è una caratteristica che distingue il CICAP da quasi tutte le altre associazioni scettiche. Tra i maggiori tesori di cui disponiamo infatti c’è l’entusiasmo dei soci che, a titolo volontario, organizzano sul territorio centinaia di iniziative ogni anno: non sono famosi scienziati, ma cittadini e cittadine che credono nel valore della scienza e dello spirito critico.

Quando nacque, nel 1989, il CICAP era un Comitato composto solo dai soci fondatori, ma era già aperto a chiunque volesse collaborare e fortemente orientato alla divulgazione. Proprio l’impegno costante dei soci fondatori rese possibile la nascita dei primi gruppi, e non c’è da stupirsi che un ruolo da catalizzatore lo abbiano avuto i convegni nazionali, allora come oggi luogo d’incontri per eccellenza: il primo e il quinto a Padova nel 1991 e 1997, il secondo a Saint Vincent nel 1992, ma soprattutto il terzo a Cormons nel 1993. Correva l’anno 1994 infatti quando venne costituito il primo gruppo locale del CICAP, il gruppo Veneto.

«Da parte nostra c'era una gran voglia di aiutare in qualche modo l'attività di questo Comitato. La semplice ricerca e l'invio di ritagli di giornale non ci soddisfaceva, ma nel contempo non riuscivamo ad intravedere altre modalità per rendere utile il nostro contributo. Fu durante l'ultimo congresso del CICAP, tenutosi a Cormons, che decidemmo di avvicinare il professor Steno Ferluga, (il primo Presidente del Comitato, N.d.R.) per chiedere informazioni su come fosse possibile contribuire attivamente alle iniziative del CICAP. Dopo pochi giorni ricevemmo una telefonata da Ferluga stesso che ci propose, fra le tante altre cose, di dar vita, nella nostra regione, a un gruppo locale. Forse era il suggerimento che temevamo, poiché realizzare tale iniziativa ci sembrava al di sopra delle nostre capacità e disponibilità in termini di tempo. Fu in seguito alle costanti sollecitazioni e rassicurazioni di Massimo Polidoro che venne indetta la prima riunione regionale tenutasi a Padova. La partecipazione di un numero considerevole ed insperato di persone ci aiutò da un lato a placare i nostri timori, dall'altro a proseguire con maggiore sicurezza nell'iniziativa intrapresa.» Così ricordavano la nascita del gruppo Veneto Marino Franzosi e Francesca Guizzo nel 1995 in Scienza & Paranormale n°8.

Con le stesse esitazioni, ma anche con lo stesso desiderio di essere utili e coinvolti in prima persona, nacquero man mano gli altri gruppi, che oggi sono sedici, di cui due provinciali e uno estero: Abruzzo e Molise, Campania, Cuneo, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Lombardia, Piemonte, Pordenone, Puglia, Sicilia, Toscana, Ticino, Valle d’Aosta, Veneto. La storia della loro nascita è raccontata nel box e nell’immagine dedicati.

Essendo portati avanti da volontari, i gruppi non possono che essere realtà dinamiche: la loro attività si basa esclusivamente sulla disponibilità di tempo dei sostenitori locali e diversi gruppi hanno attraversato periodi in cui le attività erano praticamente cessate, per poi magari rinascere grazie alle energie fresche di nuovi soci. È già accaduto per esempio in Lazio, in Emilia Romagna e in Sicilia. In alcuni casi, come in Sardegna e Trentino Alto Adige, ci sono tutt’oggi persone volenterose che stanno lavorando a una possibile rifondazione di gruppi che nel tempo avevano cessato le loro attività, proprio per il venir meno della disponibilità dei collaboratori.

Trattandosi di imprese umane ci sono stati anche momenti difficili e perdite dolorose, come ad esempio in Veneto quella di Marisa Milani (docente di letteratura delle tradizioni popolari all’Università di Padova) e di Massimo Liberti, in Toscana quella dello storico presidente Carlo Marzoppini, o in Lazio quella di Riccardo Mancini (fondatore della casa editrice Avverbi).

Ma cosa è cambiato e cosa è rimasto stabile nella vita dei gruppi in questi trent’anni?

Ciò che è rimasto immutato è il grado di impegno ed entusiasmo dei soci attivi. È impressionante notare, sfogliando i vecchi numeri di Scienza & Paranormale, quante siano state fin dall’inizio le attività organizzate dai gruppi: conferenze, interventi presso i media, bollettini, indagini, convegni, incontri nelle scuole… I gruppi locali sono stati capaci di costruire contatti e collaborazioni con università, musei, circoli, enti e simpatizzanti, e attraverso la loro presenza sul territorio da 25 anni permettono alle idee del CICAP di diffondersi in quasi tutta Italia, entrando concretamente nelle scuole, nelle piazze e persino nei pub. Per questo motivo a tutti i soci attivi negli anni, e a coloro che hanno accettato l’onore e l‘onere di coordinarli, va il nostro sentito ringraziamento.

Ciò che invece è cambiato per i gruppi dalla nascita del CICAP ad oggi potrebbe essere forse riassunto in due parole: rete e riconoscimento, che sono entrambi aumentati.

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CICAP Fest 2019.
All’inizio. infatti, per motivi amministrativi ogni gruppo era un’organizzazione a sé, con un proprio statuto e un proprio consiglio direttivo. I coordinatori si chiamavano segretari e, pur incontrandosi agli eventi ed essendo in contatto coi referenti nazionali, per la maggior parte del tempo erano poco collegati fra loro, tanto che non esistevano iniziative condivise. Oggi, invece, i gruppi fanno a tutti gli effetti parte del CICAP, anche formalmente, e ci rendono una associazione di promozione sociale ben articolata sul territorio nazionale. I gruppi godono ancora di grande autonomia organizzativa, ma grazie all’enorme sviluppo della telematica, sia i coordinatori sia i soci attivi sono in costante collegamento fra loro e con tutte le figure nazionali, tramite mailing list dedicate, incontri virtuali e social network. Esistono iniziative comuni, come la Giornata AntiSuperstizione (che prevede l’attivazione simultanea e coordinata di tutti i gruppi) e la Razionale Alcoolica (intesa qui come la condivisione di un format divulgativo dal taglio informale e colloquiale). Inoltre, i gruppi tematici permettono la collaborazione dei soci su progetti specifici, in modo trasversale ai gruppi su base geografica. Un altro aspetto molto importante (e forse poco noto) è che fino al 2009 solo due esponenti della vita dei gruppi erano considerati temporaneamente soci effettivi in rappresentanza appunto delle realtà locali; oggi invece tutti i coordinatori partecipano con diritto di voto alla Assemblea Ordinaria, alla pari con soci effettivi e fondatori, votando il bilancio annuale ed eleggendo il consiglio direttivo dell’associazione. Da fine 2009, esiste inoltre una figura di coordinamento (rappresentata al momento dalla sottoscritta) dedicata esclusivamente a sostenere i gruppi locali, favorendo la condivisione di idee, informazioni e materiali, supportando il processo di nascita di nuovi gruppi e assistendo i soci in caso di difficoltà. Infine, anche dal punto di vista economico ci sono maggiori possibilità per i gruppi di ricevere un contributo dall’associazione nazionale, anche se l’organizzazione di eventi di raccolta fondi rimane uno dei compiti principali dei gruppi.

Cosa ci riserva il futuro? Difficile dirlo. Sicuramente il CICAP sta continuando a evolversi e la direzione al momento sembra quella di un ampliamento e di una maggior strutturazione. Quello che auspichiamo è che quel patrimonio di entusiasmo e di impegno dei soci sul territorio continui a crescere nel tempo, portando la diffusione del metodo scientifico e dello spirito critico in sempre più luoghi, e col passaggio di testimone alle generazioni future.

Si ringraziano per le informazioni storiche e il confronto: Paola De Gobbi, Marino Franzosi, Andrea Ferrero, Lorenzo Montali, Massimo Polidoro, e gli attuali coordinatori dei gruppi locali.
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I partecipanti alla prima Assemblea dei Soci CICAP a Torino nel 2009. ©Cristina Visentin

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La storia dei gruppi locali


Nel 1994 veniva fondato il primo gruppo locale, quello Veneto: tra i fondatori c’erano Marino Franzosi e Francesca Guizzo, oggi entrambi soci effettivi, rispettivamente tesoriere nazionale e componente del Consiglio Direttivo.

Pochi mesi dopo, il 4 febbraio 1995, si costituiva il gruppo Piemonte, per iniziativa di Piero Bianucci (fondatore e a lungo direttore di TuttoScienze), Pino Zappalà (coordinatore di Extramuseum, realtà torinese di divulgazione scientifica) e Tullio Regge (fisico teorico). Dal 1999 al 2005 il gruppo ha redatto il bollettino periodico La voce scettica, poi divenuto “Scienza & Misteri”.

Nel 1996 si aggiunsero i gruppi Liguria, Puglia, Lazio e Toscana, ma già si sentivano i vagiti del gruppo Lombardia, nato ufficialmente a maggio dell’anno dopo.

A dire il vero il gruppo laziale si costituì come CICAP Roma (sì: per ragioni di tifo calcistico!), e debuttò con una prima conferenza pubblica a novembre 1996 presso l'Università di Roma Tre, con un pubblico di circa 150 persone. Solo nel 2002 da CICAP Roma il gruppo cambiò nome in CICAP Lazio; negli anni continuarono a susseguirsi iniziative, tra cui la partecipazione a programmi televisivi su reti nazionali e indagini come quella sulla ‘salita in discesa’ di Ariccia o sulla Madonnina di Civitavecchia. Fu importante inoltre la collaborazione con la storica casa editrice Avverbi, fondata nel 1997 da Riccardo Mancini per pubblicare soltanto saggi “dalla parte della Ragione”. Tra Lazio e Piemonte tra l’altro è iniziata e si svolge la raccolta di materiale “storico” sul paranormale: libri, riviste, DVD, VHS, e diverse migliaia di articoli a tema sono già stati digitalizzati e archiviati.

Riguardo il CICAP Puglia, il coordinatore Armando De Vincentiis ricorda: «Era il 1996 e mi ero appena laureato in psicologia con una tesi sui fenomeni mistici. Una sera, davanti alla TV, la mia attenzione fu catturata da un'intervista all’allora presidente del CICAP Steno Ferluga che parlava di fenomeni paranormali e di un comitato che li studiava in modo scientifico. Ne fui colpito e cercai di memorizzare tutte le notizie che dava, compreso fortunatamente l’indirizzo del Comitato. La prima cosa che feci la mattina seguente fu scrivere una lettera a questo comitato, che mi rispose informandomi che nella mia regione c’era un gruppo allo stato embrionale. Il coordinatore era l’avvocato Michele Di Lorenzo, che contattai immediatamente. Ci incontrammo a Bari con altri membri interessati: Milly Paparella, Dario Acquaviva e Luigi Galati. In quel periodo c’era un grande dibattito mediatico sulla sacra Sindone e questo ci portò a contattare uno dei maggiori esperti pugliesi dell’argomento, il professor Vittorio Pesce Delfino. La prima riunione informale si tenne in una pizzeria di Bari; la seconda, formale, fu proprio nel laboratorio del professor Pesce Delfino e nel corso della stessa si stabilirono i ruoli ufficiali. Il professore ne diventò il presidente e il sottoscritto il vicepresidente. Il gruppo diventò subito operativo e la nostra prima attività fu una conferenza sulla Sindone, seguita da un’altra sul caso Di Bella, con una new entry, l’oncologo Edoardo Altomare».

Analogamente in Liguria Silvano Fuso apprese dell’esistenza del CICAP dalla TV: da lì a contattare la sede e fondare un gruppo locale il passo fu breve...

Il gruppo Lombardia nacque a maggio 1997 con sede a Pavia, presidente il fisico Adalberto Piazzoli e coordinatore Francesco Grassi. Tra le tantissime iniziative il gruppo curò otto numeri di un «bollettino di informazione scettica» chiamato CICAP Lombardia News.

Nello stesso anno nacque il gruppo Emilia Romagna, che ebbe come primo segretario Lucio Braglia, che contribuì anche a Scienza & Paranormale e coordinò il gruppo finché impegni di lavoro non lo portarono all’estero.

Nel 1997 nasceva anche il gruppo Sardegna, con presidente Silvano Tagliagambe (filosofo della scienza presso l’Università di Cagliari) e coordinatore Sandro Masoni, anch’egli autore di tanti articoli tuttora online. Dopo alcuni anni intensi le attività si diradarono, ma ancora nel 2009 i soci locali riuscirono a partecipare con un evento cagliaritano alla prima Giornata AntiSuperstizione nazionale.

Tra il 1998 e il 1999 nacquero i gruppi Campania e Friuli Venezia Giulia.

Il gruppo Campania venne fondato a Caserta, dopo un primo incontro esplorativo presso la Città della Scienza di Napoli, grazie all’impegno e al coordinamento del medico Aldo Porciello. Ci fu una battuta d’arresto nel 2003, ma oggi appena stato rifondato grazie alla presenza di numerosi soci e simpatizzanti, e di un centro divulgativo importante come Città della Scienza.

In Friuli Venezia Giulia il gruppo si costituì a Ronchi dei Legionari e debuttò nella primavera del 1999 con una conferenza presso l’Università di Trieste di fronte a un centinaio di persone. Relatore Steno Ferluga, a introdurre l'evento fu il prof. Graziani, allora preside della Facoltà di Scienze. Oggi continua l’attività del fondatore e coordinatore Giuliano Bettella.

Il 13 maggio 2003 nella sala comunale di Busca gremita da un centinaio di persone fece la sua prima uscita pubblica il neonato gruppo Cuneo, il primo e fino all’anno scorso unico gruppo provinciale del CICAP. Questo gruppo piccolo ma solido, tuttora attivo, ci ha insegnato che non c’è bisogno di essere in tanti per realizzare progetti numerosi e anche innovativi, come una trasmissione radiofonica o le prime Razionali Alcooliche.

Il 5 marzo 2009, presso il Convitto Cutelli a Catania, si svolgeva la conferenza inaugurale del rinato CICAP Sicilia, organizzata nel contesto della celebrazione dei 230 anni del Collegio dei Nobili e in collaborazione con l’Orto Botanico di Catania. A questo gruppo, che festeggia quest’anno il suo decennale, afferiscono anche alcuni soci della vicina Calabria.

Tra il 28 settembre 2009 e il 22 luglio 2013 è stato attivo il gruppo Trentino Alto Adige, con presidente Stefano Oss. Il gruppo si è sciolto alle dimissioni della coordinatrice, ma in questa regione ci sono ancora numerosi soci.

Il 28 maggio 2010 veniva fondato il gruppo Ticino, che ebbe da subito come presidente il debunker Paolo Attivissimo e che si presentò con una conferenza stampa in occasione della Giornata AntiSuperstizione del 17 settembre di quell’anno. Analogamente, nel 2012 il gruppo Abruzzo e Molise debuttava partecipando alla Giornata AntiSuperstizione di venerdì 17 febbraio. Già allora il presidente era il professor Aristide Saggino e il coordinatore Francesco Ruggirello.

Più di recente sono stati fondati il CICAP Valle d’Aosta (data di nascita 2 maggio 2015, coordinatore Andrea Berti) e il CICAP Pordenone (il secondo gruppo a carattere provinciale, coordinatore Diego Martin): entrambi sono stati da subito molto operativi e hanno già all’attivo numerosi eventi e collaborazioni.

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