I Gruppi locali CICAP cambiano, l’importanza di attivarsi resta!

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CICAP Lazio, premiazione 2019.
La vita è fatta di cambiamenti, anche quella dei gruppi locali CICAP. Per esempio, a volte possiamo festeggiare la nascita di nuovi gruppi, come facciamo qui con il CICAP Marche. A volte le trasformazioni non vanno nella direzione sperata: alcuni gruppi stanno attraversando una fase di stanchezza e difficoltà, come ci racconta qui Salvo per il gruppo Sicilia, con poche persone attive e poche energie, e bisogna avere il coraggio di riconoscerlo e chiedere aiuto. Per questo pubblichiamo volentieri la sua intervista con il suo appello. Se un gruppo si riduce fino a essere composto da una sola persona attiva, e questa situazione dura per anni, non è più un gruppo... ma non bisogna perdere la speranza di una rinascita, che grazie all’impegno concreto di tante persone si è già vista in tante regioni. Qui il gruppo Lazio ci racconta la sua.

Se volete conoscere la situazione del gruppo locale più vicino a voi, e magari dare una mano a risollevarne le sorti in questo periodo difficile, scrivete a [email protected]. L’esistenza del vostro gruppo locale dipende anche da voi!

A volte i cambiamenti riguardano le attività che facciamo. C’è una pandemia globale che rende impossibile presentare eventi divulgativi in presenza? Molti gruppi CICAP non hanno avuto paura di passare (temporaneamente) all’online. Nella consueta sezione sugli appuntamenti locali noterete l’adattamento degli eventi del tipo “La Razionale” (nati come “Razionale alcoolica) al formato “a domicilio” via web: se la sede è passata dal pub alle mura domestiche, è rimasto però il taglio assolutamente informale degli incontri, in cui la discussione su un tema di interesse scientifico è moderata e arricchita da uno specialista, ma costruita insieme ai partecipanti, che possono non solo fare domande ma anche esprimere il proprio punto di vista e aggiungere contenuti.

Nasce il CICAP Marche


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Con piacere annunciamo la nascita del gruppo locale CICAP Marche! La coordinatrice è Valentina Sordoni, dottoressa magistrale in Scienze filosofiche all’Università di Bologna, docente di storia e filosofia nei licei e autrice di numerose pubblicazioni accademiche sull’influenza del pensiero scientifico nell’opera di Giacomo Leopardi. Del primo incontro che aveva gettato le basi di questo nuovo gruppo avevamo parlato in Query 32, nel frattempo i soci locali sono riusciti a organizzare diverse iniziative e a consolidare il loro sodalizio, arrivando a marzo 2021 alla costituzione formale. “Il fatto di provenire da contesti formativi e professionali diversi rappresenta un punto di forza e garantisce un confronto proficuo tra i membri del nostro gruppo. Contiamo di organizzare molte iniziative volte a realizzare gli obiettivi del CICAP anche nella nostra regione, dove non era mai esistito prima un gruppo CICAP e se ne sentiva la mancanza”. Ringraziamo i tredici soci fondatori e invitiamo soci e simpatizzanti in regione a unirsi a loro per realizzare eventi e indagini: il gruppo Marche è raggiungibile all’indirizzo [email protected] e su Facebook.

Gruppi locali


Abruzzo


12 febbraio: Darwin Day, vedi box.

Campania


Il 12 Febbraio in onore del Darwin Day il CICAP Campania ha organizzato una Razionale a domicilio via web, dal titolo “L’origine delle specie... virali! L’evento online del CICAP su Covid-19 e evoluzione dei virus”, con Omar Rota-Stabelli, su Zoom. Una seconda Razionale a domicilio si è svolta il 23 aprile sul tema “Falsi santi. Santificazione e falsificazione nella Napoli del Settecento” con Pasquale Palmieri.

Lazio


Il gruppo locale ha organizzato quattro eventi serali online, su Zoom o in diretta sul canale YouTube del CICAP Lazio, della serie “La Razionale a Domicilio”:

- 17 gennaio: “COVID19: IO MI VACCINO... E TU?”, con Graziella Morace
- 21 febbraio: “Conoscere e riconoscere le truffe online”, con Marco Strano, in collaborazione con “Centro Studi per la Legalità, la Sicurezza e la Giustizia”
- 7 marzo: “AAA Antichi Astronauti Alieni cercansi…”, con Agnese Picco
- 28 marzo: “Misteri nel sottosuolo”, con Luigi Bavagnoli
- 18 aprile : “Criminologi e Profiler: chi sono veramente?” con Marco Strano
- 16 maggio: “L’arte di programmare gli umani” con Matteo Flora

Intervista a Salvo Mazzaglia,

Coordinatore CICAP Sicilia


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Dove vivi e che lavoro fai?

Vivo a Catania, sono laureato in psicologia clinica e di comunità e lavoro come educatore presso diversi servizi per persone con disabilità o svantaggio sociale, minori e adulti. Insomma... molti modi per aiutare e sentirmi utile.

Come hai incontrato il CICAP?

Per la mia tesi di laurea avevo deciso di occuparmi dei meccanismi mentali che sottostanno alla credenza nel paranormale e ho trovato un sacco di spunti sul sito del CICAP. La tesi alla fine ha sviluppato questo tema solo in parte ma ho deciso di associarmi sperando di approfondirlo.

Quale iniziativa CICAP preferisci?

Il Corso per indagatori di misteri: è un concentrato di informazioni utili e una full immersion nel pensiero critico.

Com’è il gruppo CICAP Sicilia?

Al momento siamo in una lunga fase di stanca da cui non riusciamo a uscire, un circolo vizioso difficile da invertire. Ci sono molte belle idee ma poca energia per concretizzarle.

Messaggio per tutti i lettori siciliani di questa intervista: cerchiamo l’aiuto di soci dinamici e appassionati! Ad esempio, sarebbero utili persone che aiutino a gestire la pagina Facebook e controllare le e-mail, ma anche chiunque abbia voglia di aiutare a organizzare iniziative sul territorio.

Qual è il bello di partecipare al vostro gruppo?

L’umorismo delle persone che ne fanno parte. È tra le cose che più mi ha colpito all'inizio. Oltretutto aiuta molto a stemperare la fatica nel fare i conti a volte con argomenti difficili da comprendere. E non è venuto meno in questo periodo in cui ci vediamo solo online!

Un progetto a cui state lavorando?

Il progetto che sembra più a portata di mano è un evento sulle bufale in campo medico. Come dicevo, però, abbiamo molte altre idee, tra cui una mostra fotografica e un tour dei “luoghi del mistero” siciliani. Quello che ci manca purtroppo è la massa critica per realizzarle.

Come impieghi il tempo libero?

Tempo libero? Cos’è? A parte gli scherzi, mi piace leggere saggistica e guardare film, specie se cervellotici.

Cosa ti dà il CICAP?

Far parte del CICAP mi aiuta a riportare la mente verso un atteggiamento critico sulla realtà. Non è scontato averlo, anzi sembra più facile deviarne. Credo che questo sia il più grande contributo del CICAP nella mia vita. Come coordinatore inoltre ho potuto addentrarmi maggiormente nelle dinamiche dell’associazione e ho capito meglio come funziona a livello nazionale. È un’esperienza che sono grato di poter fare.


Il CICAP LAZIO si racconta


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Ciao a tutti, sono il CICAP Lazio. O, meglio, il nuovo CICAP Lazio. Non so esattamente quale, forse il quarto o il quinto, infatti io sono come l’araba fenice: se cado, muoio per poi rinascere dalle mie ceneri. Lo so che voi scetticoni non credete alla reincarnazione, ma tenete presente che, essendo io immateriale, tutto è possibile. Inoltre, ho la prova per dimostrare le mie esistenze precedenti! Ma di questo vi parlerò dopo.

La mia (ri)nascita cominciò al convegno di Cesena del 2015, con una semplice domanda posta da qualcuno a Marta Annunziata, la coordinatrice dei gruppi locali del CICAP, in merito al gruppo Lazio. Da quel giorno, infatti, iniziò una collaborazione che portò, qualche mese dopo, a una riunione a Roma. In quella riunione venni alla luce. Come un pulcino spelacchiato, con una decina di piume remiganti, sufficienti però a farmi fare qualche balzello, soprattutto in provincia. A dicembre del 2016 qualche piuma si era aggiunta e potevo finalmente librarmi in volo con il nome ufficiale concessomi dal Direttivo. Così i miei voli si sono intensificati e ampliati, le penne remiganti sono aumentate e ho realizzato una Newsletter per i miei amici. Ho gestito un corso per indagatori del mistero dopo 13 anni che mancava da Roma, ho organizzato conferenze con ospiti importanti, eventi conviviali, insomma i miei voli hanno in breve conquistato anche la Capitale. Ho stretto alcune proficue collaborazioni, come quella con Scienza Divertente, che si occupa di insegnare ai bambini divertendo. Anche a me piace insegnare divertendo, magari ad adulti e ragazzi. Devo ammettere che le mie penne sono molto allegre e spiritose. D’altra parte, a Roma le battute spiritose sono inevitabili! Così, volando e volando, nel 2019 il CICAP mi ha premiato come “Gruppo dell’Anno”. Il culmine di quella fortunata annata è stato il “CICAP Day - Lazio” a dicembre. Abbiamo organizzato un intero giorno di conferenze, intervallate però da spettacoli di prestidigitazione e interventi musicali. Ve l’ho detto: sono un gruppo allegro. Così siamo stati il centro dell’attenzione del pubblico della manifestazione che ci ospitava.

Improvvisamente è arrivata la CoViD19 e... sono rimasto a terra. Al limite avrei potuto volare con un programma di simulazione. Però le mie penne remiganti avevano ancora voglia di spingermi, anche in un cielo virtuale, così abbiamo deciso di passare tutto online: riunioni ed eventi. Sono così nate le Razionali a Domicilio, a cadenza mensile, che restano poi disponibili per tutti sul mio canale YouTube. Nel frattempo, avevo fondato anche un gruppo WhatsApp “Amici del CICAP Lazio”, che è stato di grande conforto per tutti durante la pandemia, soprattutto per i pareri della nostra eccelsa virologa e per i numerosissimi meme divertenti che abbiamo condiviso! Credo che la simpatia e la coesione delle mie penne sia la mia carta vincente; questa mia vita durerà a lungo! Starete pensando: «ancora con questa storia!», ma come vi ho detto ho una prova. Mi appartiene infatti un meraviglioso “tesoretto”: una raccolta di libri e riviste sul paranormale e sulle pseudoscienze con oltre 700 titoli! Molti di questi reperti sono storici: ho persino un numero di “La Scienza Illustrata” del 1950 con un articolo (forse il primo in Italia) sugli esperimenti di Rhine. Tutto materiale raccolto nelle mie vite precedenti, da altre piume a cui siamo grati, e ora continuo ad alimentarlo in attesa di avere una sede per questa speciale biblioteca. Convinti ora?

Grazie all’attività online oggi continuo a volare, altre penne remiganti si aggiungono, nuove e giovani penne si inseriscono fra le precedenti e questo mi dà certezza del futuro. Anzi, aspetto altre giovani penne del Lazio che si vogliano aggregare! Voliamo insieme e continuiamo a volare, perché è quello che ci piace fare!
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La voce dei soci CICAP

Il caso Kennedy: la palestra scettica


di Ciro D’Ardia

Il 22 novembre 1963, a Dallas, Lee Harvey Oswald assassinava John Fitzgerald Kennedy, 35° Presidente degli Stati Uniti. Dopo una breve caccia all’uomo, Oswald veniva catturato. Dopo due giorni, Oswald veniva ucciso da Jack Ruby.

La sequenza degli eventi diede subito il via a una serie di speculazioni complottiste: è possibile che Oswald, un “signor nessuno”, abbia assassinato il Presidente degli Stati Uniti? Come mai è stato ammazzato subito dopo? Doveva essere messo a tacere?

Da allora, le teorie del complotto si sono moltiplicate e hanno tirato in ballo la CIA, l’FBI, Il KGB, i castristi, gli anticastristi, il Vice Presidente Johnson, la mafia.

Sono passati quasi sessant’anni e ancora negli Stati Uniti moltissime persone credono che dietro l’uccisione di Kennedy ci sia stato un complotto, ordito da una o più delle organizzazioni sopra citate.

In Italia il discorso è sicuramente meno sentito, ma anche qui da una parte vi sono coloro che si basano sui fatti e che hanno capito che non vi era nessun complotto, dall’altra vi sono i sostenitori delle teorie cospirazioniste che anche qui (a seconda della teoria) chiamano in causa la CIA, l’FBI o qualcun altro dei suddetti “oscuri” soggetti.

Sull’argomento è stato detto quindi tutto e il contrario di tutto e sono state avanzate le ipotesi più fantasiose, mai supportate da alcuna prova valida.

Lo studio del caso Kennedy, quindi, risulta un’ottima palestra, utile per allenare i nostri “muscoli scettici” e capire come agire per risolvere un “mistero”, nonché per evitare le trappole che vengono messe in atto per farci pervenire a conclusioni errate e fantasiose.

Ad esempio, Oswald usò per assassinare Kennedy un fucile Mannlicher-Carcano calibro 6,5. Quanto detto rappresenta ovviamente un elemento “di base” di tutto il caso Kennedy e non risulta in discussione. Peraltro, il Mannlicher-Carcano assomiglia molto al Mauser. Questa circostanza, unita al fatto che i poliziotti che trovarono il fucile non erano esperti di armi, fece sì che nelle ore successive all’assassinio venne data la notizia che il fucile usato era un Mauser.

Vi sono quindi filmati dei notiziari americani che danno la notizia, successivamente corretta, che il fucile utilizzato da Oswald fosse un Mauser.

Ebbene, tali filmati sono stati di recente utilizzati in un video italiano su Kennedy, al fine di confermare la circostanza che fosse stato utilizzato un Mauser.

È evidente che l’utilizzo di questi vecchi filmati denota una certa malizia da parte dell’utilizzatore, il quale corrobora i suoi assunti con notizie che lui sa benissimo che proprio nei giorni immediatamente successivi all’assassinio furono corrette.

Il problema è che qualcuno che vede il video e non è minimamente informato sul caso Kennedy può facilmente cadere nella trappola del complottista.

Bisogna quindi sempre farsi delle domande. La fonte è attendibile? Successivamente la notizia è stata smentita? Quali sono altre fonti da cui verificare?

Altro trucco spesso usato dai complottisti per avvalorare qualche tesi fantasiosa è l’utilizzo dei testimoni.

I testimoni però non sono sempre attendibili. Un testimone può aver travisato quello che ha visto. Oppure non si ricorda cosa è successo. Oppure ha sentito altre persone sullo stesso avvenimento e ne è stato influenzato.

Ciò significa che quello che dicono i testimoni deve essere sempre sottoposto ad analisi. Il testimone è attendibile? Quello che ha detto è plausibile? È corroborato da fatti verificabili?

Ad esempio, nel caso Kennedy numerosissimi furono i testimoni sentiti per determinare il numero dei colpi di fucile.

Quasi tutti i testimoni dissero di aver sentito due o tre spari.

Un testimone disse di aver sentito cinque spari e un sesto sparo cinque minuti dopo l’assassinio. Lo stesso testimone disse anche che era convinto che il Presidente Kennedy e il Governatore Connally fossero in due macchine diverse, mentre erano nella stessa macchina.

È chiaro che questo testimone è inattendibile.

Ma è anche evidente che un complottista può utilizzare un testimone per lui “comodo” per costruirci sopra tutta una teoria cospirativa o per lo meno confondere le acque.

Infatti, un altro trucco spesso utilizzato è quello di individuare una singola questione, non molto chiara (o dichiarata come tale) per poi assurgerla a prova della presenza del complotto.

In generale, quindi, bisogna fare attenzione alle “trappole” che ci vengono tese per farci credere in fantasie e tesi non provate (e non provabili).

È importante quindi, nel caso Kennedy come nello studio di qualunque “mistero”, tenere d’occhio l’insieme degli elementi. Come in un puzzle, è l’insieme dei pezzi che mostra l’immagine finale.

Quindi, lo studio del caso Kennedy può rappresentare una “palestra” per imparare a non cadere nelle trappole che vengono tese a persone ignare, prive degli strumenti per discernere i fatti dalle fantasie.

Bisogna quindi approcciarsi con mente aperta, cercando di evitare idee preconcette che ci farebbero cadere nel cosiddetto “pregiudizio di conferma”, vale a dire la considerazione dei soli elementi che confermano per l'appunto i nostri pregiudizi e i nostri pareri precostituiti.


Una lezione di biogeografia per il Darwin Day 2021 in Abruzzo


Un’edizione del tutto particolare quella 2021 per il Darwin Day in Abruzzo. L’appuntamento, che si celebra dal 2014 a Chieti presso il Museo universitario, si è svolto infatti, in tempi di CoViD, interamente online. Dopo una breve introduzione da parte della presidente del WWF Chieti-Pescara, Nicoletta Di Francesco, il prof. Gentile Francesco Ficetola, Ordinario di Zoologia dell’Università di Milano, ha tenuto una affascinante relazione sulla biogeografia degli animali nel mondo: “Le frontiere della vita”. Il filmato dell’intervento può essere visto online sul canale youtube del Museo universitario e sulla pagina Facebook del WWF Chieti-Pescara.

Hanno partecipato, collegati dalle aule e da casa, gli studenti di quattro classi seconde del Liceo Scientifico “Filippo Masci” di Chieti e i cittadini che si erano precedentemente prenotati: in tutto poco meno di 150 persone per un excursus apprezzatissimo in particolare dai ragazzi e dai loro insegnanti.

Il comitato organizzatore del Darwin Day abruzzese è capitanato dal WWF locale e dallo scorso anno comprende il Gruppo locale Abruzzo e Molise del CICAP.


Lombardia


Il gruppo Lombardia ha presentato via Zoom due incontri sull’evoluzione per l’Istituto Comprensivo Brianza, con relatore Stefano Papi: il 10 marzo “Evoluzione: solo una teoria?” e il 24 marzo “Compagni di viaggio: la domesticazione degli animali”.

Il 7 aprile, inoltre, il gruppo ha organizzato una “Razionale a domicilio” dal titolo “La storia del cibo”.

Piemonte


Il 17 marzo il CICAP Piemonte ha presentato su Zoom la Razionale a domicilio “Le catene di Sant’Antonio”, con Sofia Lincos e Giuseppe Stilo.

Puglia


Il CICAP Puglia e il “Seminario di Storia della Scienza” dell’Università di Bari Aldo Moro presentano il ciclo di seminari online “Autopsie di fantasmi. Storie di scienza e mistero” in diretta Facebook sulla pagina del gruppo locale:

- 18 aprile: “San Gennaro contro San Nicola. Storia di sangue, manna e mistero" con Francesco Paolo de Ceglia;
- 2 maggio: “Storie di possessioni e altri fenomeni misteriosi” con Armando De Vincentiis;
- 16 maggio: “Il morso della tarantola fra santi, ciarlatani e medici” con Fabio Frisino;
- 30 maggio: “I segreti dei fantasmi” con Giuliana Galati;
- 13 giugno: “Se ci sei batti un colpo. Quella volta in cui lo spiritismo bussò alle porte della scienza” con Lorenzo Leporiere.

Toscana


Il gruppo ha svolto un corso di formazione interno sull’Omeopatia, analizzando l’argomento, naturalmente in chiave scettica, per quattro incontri nel mese di febbraio.
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