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Mentre osservava velocemente il panorama girando gli occhi da un lato all'altro del campo visivo, le sue ansie diminuivano. Sulla base di questa "esperienza personale" Francine Shapiro inventò quindi l' EMDR ( Eye Movement Desensitization and Reprocessing) e lo concepì per il trattamento dei disturbi post traumatici.
Oggi l'esperienza clinica e i dati sembrano confermare il suo funzionamento, anche se -va evidenziato- tutte le tecniche che prevedono un’esposizione sia verbale che immaginativa al trauma funzionano allo stesso modo.
Chiedere al paziente di immaginare ripetutamente l'evento traumatico, così come di raccontarlo, descriverlo e rinarrarlo, fa sì che ad esso ci si abitui non vivendolo più come un tabù grazie ad un processo fisiologico di assuefazione. Infatti anche tecniche di tipo cognitivo comportamentale e, addirittura, psicoanalitiche hanno efficacia sul Disturbo Post Traumatico da Stress [1].
Anche i modelli terapeutici che prevedono una narrazione scritta giornaliera e dettagliata dell'evento funzionano per i disturbi traumatici. Infatti il paziente ottiene una sorta di “effetto paradosso” grazie al quale la ricerca volontaria delle emozioni negative provate durante l'evento fa sì che esse si affievoliscano inesorabilmente [2].
Le terapie cognitivo comportamentali, invece, accompagnano il paziente a rivivere a livello immaginativo l'evento e, quando possibile, a tornare dal vivo sul luogo dell'accaduto mediante una esposizione graduale.
In pratica sembra che per il disturbo Post Traumatico da Stress ogni tecnica funzioni, purché del trauma si ri-parli e ci si ri-esponga! Nel momento in cui l'EMDR, al di là dei movimenti oculari, prevede di ripensare all'evento, essa avvia un processo terapeutico dovuto proprio ai meccanismi sopra descritti.
L'EMDR, tuttavia, vanta come meccanismo capace di indurre la guarigione qualcosa che andrebbe oltre il processo di abituazione, ossia “l’elaborazione emisferico-cerebrale ottenuta mediante i movimenti oculari".
In pratica la teoria sostiene che con i movimenti oculari il ricordo traumatico verrebbe trasferito da un emisfero all'altro, determinando un’elaborazione più armonica di esso [3] o, addirittura, che il ricordo traumatico, confinato nell'emisfero emotivo destro, passerebbe mediante i movimenti oculari in quello cognitivo sinistro, per una migliore elaborazione [4].
Quest'ultima ipotesi, tuttavia, sembra che rimarchi concezioni errate mai suffragate da dati sperimentali, secondo le quali si riteneva che esistesse una netta distinzione tra cervello emotivo e cognitivo [5], [6].
Non si hanno dati scientifici in base ai quali sostenere che i movimenti oculari facciano sì che il trauma "intrappolato" in una parte del cervello sia ri-distribuito nelle zone cognitive. Alcune ricerche dimostrano, addirittura, che i movimenti oculari siano del tutto irrilevanti nel processo di elaborazione del ricordo traumatico [7].
Inoltre i cambiamenti visibili alla Risonanza Magnetica e/o alla Tomografia a Emissione di Positroni, che vengono citati dagli operatori EMDR dopo la sua applicazione, si rilevano anche dopo qualsiasi processo esperienziale, intrapsichico e relazionale e ciò si può ovviamente ottenere anche grazie ad un percorso psicoterapeutico [8], [9]. In pratica tutte le psicoterapie determinano questi cambiamenti.
Sulla base di questo e sulle considerazioni fatte sulle diverse terapie del Disturbo Post Traumatico, allo stato attuale si può affermare che per tale disturbo tutte le terapie appaiono efficaci purché del trauma si parli e ci si esponga ad esso.
Le teorie a sostegno dell' EMDR appaiono piuttosto confuse: anche se questa tecnica dà dei risultati non si esclude che essi siano ottenuti a seguito della riesposizione del soggetto al pensiero traumatico e a processi di abituazione e distrazione.
Bibliografia:
[1]: Journal of Psychopathology, Issue 1-2004
(https://tinyurl.com/2p9d3m2s)
[2]: Cambiare il passato. Superare le esperienze traumatiche con la terapia strategica
(https://tinyurl.com/yckvb4ys)
[3]: Salute: Emdr, la tecnica che rimuove i ricordi traumatici usando la vista
(https://tinyurl.com/2p8835km)
[4]: Fondazione Veronesi: Che cos'è la psicoterapia Emdr basata sul movimento degli occhi?
(https://tinyurl.com/3zyp7cpt)
[5]: Miti della mente, Monduzzi Editoriale
(https://tinyurl.com/yzfd52sr)
[6]: Wired, 2015: La verità, vi prego, su emisfero destro, emisfero sinistro e creatività
(https://tinyurl.com/2p8hww4s)
[7]: Eye movement desensitization and reprocessing (EMDR): a meta-analysis
(https://tinyurl.com/47s6xxj4)
[8]: State of Mind. La plasticità neurale e i cambiamenti prodotti dalla psicoterapia nel cervello
(https://tinyurl.com/92pu9ye7)
[9]: Neuroscienza. Può la psicoterapia cambiare il cervello?
(https://tinyurl.com/54ym97uy)
In breve:
- L'EMDR funziona? SI', ma non per le ragioni teoriche sostenute.
- L'EMDR è davvero la tecnica di maggior elezione per i disturbi traumatici? NO.
Mentre osservava velocemente il panorama girando gli occhi da un lato all'altro del campo visivo, le sue ansie diminuivano. Sulla base di questa "esperienza personale" Francine Shapiro inventò quindi l' EMDR ( Eye Movement Desensitization and Reprocessing) e lo concepì per il trattamento dei disturbi post traumatici.
Oggi l'esperienza clinica e i dati sembrano confermare il suo funzionamento, anche se -va evidenziato- tutte le tecniche che prevedono un’esposizione sia verbale che immaginativa al trauma funzionano allo stesso modo.
Chiedere al paziente di immaginare ripetutamente l'evento traumatico, così come di raccontarlo, descriverlo e rinarrarlo, fa sì che ad esso ci si abitui non vivendolo più come un tabù grazie ad un processo fisiologico di assuefazione. Infatti anche tecniche di tipo cognitivo comportamentale e, addirittura, psicoanalitiche hanno efficacia sul Disturbo Post Traumatico da Stress [1].
Anche i modelli terapeutici che prevedono una narrazione scritta giornaliera e dettagliata dell'evento funzionano per i disturbi traumatici. Infatti il paziente ottiene una sorta di “effetto paradosso” grazie al quale la ricerca volontaria delle emozioni negative provate durante l'evento fa sì che esse si affievoliscano inesorabilmente [2].
Le terapie cognitivo comportamentali, invece, accompagnano il paziente a rivivere a livello immaginativo l'evento e, quando possibile, a tornare dal vivo sul luogo dell'accaduto mediante una esposizione graduale.
In pratica sembra che per il disturbo Post Traumatico da Stress ogni tecnica funzioni, purché del trauma si ri-parli e ci si ri-esponga! Nel momento in cui l'EMDR, al di là dei movimenti oculari, prevede di ripensare all'evento, essa avvia un processo terapeutico dovuto proprio ai meccanismi sopra descritti.
L'EMDR, tuttavia, vanta come meccanismo capace di indurre la guarigione qualcosa che andrebbe oltre il processo di abituazione, ossia “l’elaborazione emisferico-cerebrale ottenuta mediante i movimenti oculari".
In pratica la teoria sostiene che con i movimenti oculari il ricordo traumatico verrebbe trasferito da un emisfero all'altro, determinando un’elaborazione più armonica di esso [3] o, addirittura, che il ricordo traumatico, confinato nell'emisfero emotivo destro, passerebbe mediante i movimenti oculari in quello cognitivo sinistro, per una migliore elaborazione [4].
Quest'ultima ipotesi, tuttavia, sembra che rimarchi concezioni errate mai suffragate da dati sperimentali, secondo le quali si riteneva che esistesse una netta distinzione tra cervello emotivo e cognitivo [5], [6].
Non si hanno dati scientifici in base ai quali sostenere che i movimenti oculari facciano sì che il trauma "intrappolato" in una parte del cervello sia ri-distribuito nelle zone cognitive. Alcune ricerche dimostrano, addirittura, che i movimenti oculari siano del tutto irrilevanti nel processo di elaborazione del ricordo traumatico [7].
Inoltre i cambiamenti visibili alla Risonanza Magnetica e/o alla Tomografia a Emissione di Positroni, che vengono citati dagli operatori EMDR dopo la sua applicazione, si rilevano anche dopo qualsiasi processo esperienziale, intrapsichico e relazionale e ciò si può ovviamente ottenere anche grazie ad un percorso psicoterapeutico [8], [9]. In pratica tutte le psicoterapie determinano questi cambiamenti.
Sulla base di questo e sulle considerazioni fatte sulle diverse terapie del Disturbo Post Traumatico, allo stato attuale si può affermare che per tale disturbo tutte le terapie appaiono efficaci purché del trauma si parli e ci si esponga ad esso.
Le teorie a sostegno dell' EMDR appaiono piuttosto confuse: anche se questa tecnica dà dei risultati non si esclude che essi siano ottenuti a seguito della riesposizione del soggetto al pensiero traumatico e a processi di abituazione e distrazione.
Bibliografia:
[1]: Journal of Psychopathology, Issue 1-2004
(https://tinyurl.com/2p9d3m2s)
[2]: Cambiare il passato. Superare le esperienze traumatiche con la terapia strategica
(https://tinyurl.com/yckvb4ys)
[3]: Salute: Emdr, la tecnica che rimuove i ricordi traumatici usando la vista
(https://tinyurl.com/2p8835km)
[4]: Fondazione Veronesi: Che cos'è la psicoterapia Emdr basata sul movimento degli occhi?
(https://tinyurl.com/3zyp7cpt)
[5]: Miti della mente, Monduzzi Editoriale
(https://tinyurl.com/yzfd52sr)
[6]: Wired, 2015: La verità, vi prego, su emisfero destro, emisfero sinistro e creatività
(https://tinyurl.com/2p8hww4s)
[7]: Eye movement desensitization and reprocessing (EMDR): a meta-analysis
(https://tinyurl.com/47s6xxj4)
[8]: State of Mind. La plasticità neurale e i cambiamenti prodotti dalla psicoterapia nel cervello
(https://tinyurl.com/92pu9ye7)
[9]: Neuroscienza. Può la psicoterapia cambiare il cervello?
(https://tinyurl.com/54ym97uy)
In breve:
- L'EMDR funziona? SI', ma non per le ragioni teoriche sostenute.
- L'EMDR è davvero la tecnica di maggior elezione per i disturbi traumatici? NO.