Venti sigarette al giorno causano 150 mutazioni all'anno - Lo studio

CICAP-Salute

  • In Articoli
  • 11-01-2022
  • di Alice Rotelli
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Emeric Lapierre da Pexels

E’ ormai ampiamente noto e risaputo che il fumo di sigaretta crei notevoli danni ad organi ed apparati, provocando la morte di oltre 6 milioni di persone ogni anno.

Le sostanze chimiche contenute in una sigaretta sono circa 4000, di cui circa 400 sono tossiche e nocive ed almeno 60 notoriamente cancerogene [1]. Tra queste troviamo monossido di carbonio, benzene, catrame, ammoniaca, formaldeide, cianuro di idrogeno, arsenico e metalli come cadmio e cromo. Possono addirittura trovarsi sostanze radioattive come Polonio-210 e Piombo-210, in seguito all'utilizzo di alcuni fertilizzanti nelle piantagioni di tabacco.

Il fumo di sigaretta aumenta il rischio di sviluppare 17 tipologie tumorali, che possono coinvolgere diversi organi (polmoni, cavo orale, stomaco, pancreas, colon, vescica, prostata, rene, mammelle) o dare alcune forme leucemie. Uno studio pubblicato su Science nel 2016 [2] ha stimato che fumare 20 sigarette al giorno può arrivare a provocare circa 150 mutazioni in un anno. I ricercatori hanno dimostrato come il tabacco sia il responsabile di tali alterazioni genetiche del DNA analizzando sia i tessuti direttamente a contatto con il fumo (es. i polmoni e la laringe), sia altri organi indirettamente coinvolti (es. vescica e fegato).

Si ritiene che le sostanze tossiche causino il tumore inducendo un danno al DNA che, se replicato in modo errato, conduce ad un aumento del carico di mutazioni somatiche e, quindi, ad un'elevata probabilità di acquisire nuove mutazioni. Le alterazioni genetiche provocate dal fumo si manifestano sia con mutazioni, cioè errori a livello di singolo gene, sia con un fenomeno denominato variazione del numero di copie, che consiste nella perdita o duplicazione di tratti di DNA che possono coinvolgere più geni.

Ogni processo biologico che causa mutazioni nelle cellule somatiche lascia una sorta di “firma” o segno mutazionale [3]. Entrando quindi più in dettaglio, lo studio ha esaminato 5243 sequenze genomiche per le quali il fumo potenzia il rischio di sviluppare forme tumorali, con l'obiettivo di identificare queste “firme”. Sono state analizzate le sostituzioni, le inserzioni e le delezioni di basi azotate nel DNA e tutte queste alterazioni sono risultate essere maggiori nei fumatori rispetto ai non fumatori, con delle variazioni tra le diverse tipologie di cancro.

Le differenti “firme” sono state etichettate con un numero e si è quindi scoperto che le mutazioni genetiche rilevate differiscono a seconda dell’organo colpito. La “firma” 4, ad esempio, interessa i tumori del polmone, della laringe e, in misura minore, del fegato, ed è quindi espressione di un danno diretto del fumo sulle cellule. Le “firme” 2 e 5, invece, si trovano in molte tipologie tumorali, comprese quelle non correlate al fumo; la numero 5, in particolare, è simile ad un orologio [4], in quanto il numero di mutazioni attribuibili risulta correlato con l'età.

Dalle ricerche è emerso che l’insieme di alterazioni genetiche possono costituire una sorta di carta d’identità che contraddistingue un tipo di tumore rispetto ad altri. “Lo studio indica che i meccanismi d'insorgenza del cancro correlati al tabacco sono più complessi di quanto ritenuto finora”, ha concluso Mike Stratton, coautore dell'articolo. “In effetti finora non comprendevamo appieno le cause di molti tipi di tumori, mentre ci sono molte cause note, come l'obesità, di cui non si capiva il meccanismo cancerogeno sottostante. Questo studio sul fumo ci dice che studiando il DNA dei tumori è possibile trovare nuovi indizi di come i tumori possano svilupparsi, e così potenzialmente anche scoprire nuovi e più efficaci metodi di prevenzione”.

Bibliografia:

[1]: Hecht SS. Tobacco carcinogens, their biomarkers and tobacco-induced cancer. Nat Rev Cancer. 2003; 3(10):733-44. Erratum in: Nat Rev Cancer. 2004 Jan;4(1):84.

[2]: Alexandrov LB, Ju YS, Haase K, Van Loo P, Martincorena I, Nik-Zainal S, et al.. Mutational signatures associated with tobacco smoking in human cancer. Science. 2016;354(6312):618-622.

[3]: Alexandrov LB, Stratton MR. Mutational signatures: the patterns of somatic mutations hidden in cancer genomes. Curr Opin Genet Dev. 2014;24(100):52-60.

[4]: Alexandrov LB, Jones PH, Wedge DC, Sale JE, Campbell PJ, Nik-Zainal S, Stratton MR. Clock-like mutational processes in human somatic cells. Nat Genet. 2015; 47(12):1402-7.

In breve:

- Il fumo di tabacco è correlato con sicurezza all'insorgenza di tumori nei polmoni e in altri organi? SI

- Qual è il meccanismo? Molte delle sostanze chimiche contenute in una sigaretta possono causare danni al DNA, portando alla comparsa di mutazioni, cioè errori nella sequenza del DNA. Le cellule con il DNA mutato possono acquisire caratteristiche tumorali.
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