Petter Törnberg lavora all’Istituto per le ricerche sulle scienze sociali dell’università di Amsterdam, ma anche all’Istituto di geografia dell’Università di Neuchâtel, in Svizzera. In apparenza, è una strana combinazione disciplinare, ma in realtà Törnberg, oltre a occuparsi di conflitti negli spazi urbani e online, è anche un geografo digitale, ossia uno scienziato che s’interessa della mappatura dei flussi comunicativi e delle dinamiche della Rete, in particolare riguardo ai social media.
In un suo lavoro uscito di recente sulla rivista PNAS[1], Törnberg ha messo in discussione la spiegazione più nota dei fenomeni di polarizzazione digitale, che chiama in causa le cosiddette echo chambers, le camere dell’eco. Secondo questo modello, i social ci porterebbero a isolarci dentro “bolle” di persone che la[...]
In un suo lavoro uscito di recente sulla rivista PNAS[1], Törnberg ha messo in discussione la spiegazione più nota dei fenomeni di polarizzazione digitale, che chiama in causa le cosiddette echo chambers, le camere dell’eco. Secondo questo modello, i social ci porterebbero a isolarci dentro “bolle” di persone che la[...]
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