Orgone DOC annata 1949

  • In Articoli
  • 27-10-2010
  • di Paola Dassori
Su "Oggi" n. 22 del 26 maggio 1949 un interessante articolo del professor Antonio Miotto fa il punto sullo stato della psicanalisi negli Stati Uniti - con una sorpresa finale.

Alla fine della II Guerra mondiale, racconta Miotto, si dovette constatare che il numero delle persone affette da nevrosi era salito in modo esponenziale, tanto che il numero degli psicanalisti in attività era insufficiente rispetto alla richiesta potenziale. Un secondo ordine di problemi era poi legato al fatto che i lunghi e costosi trattamenti che la terapia prevedeva non erano alla portata di tutti. La pragmatica mentalità americana, spiega Miotto, aveva quindi suggerito agli esperti di "democratizzare" la psicanalisi, servendosi di due metodi: abbreviare il periodo della cura e tentare una terapia collettiva. Furono così elaborati vari test per velocizzare la diagnosi dei problemi del paziente e diverse tecniche per l'analisi di gruppo.

Tra questi diversi metodi innovativi ecco saltare fuori anche l'Orgone, un macchinario di cui si parla ancora oggi.

Sentiamo cosa ne dice il Professore:

"Le dernier cri" è rappresentato dagli accumulatori di orgoni lanciati da Wilhelm Reich.
Chi è? Uno psicanalista austriaco che attualmente vive negli Stati Uniti dove ha battezzato una città Orgonon (Maine) per eternare la propria scoperta dei raggi che ricaricano e mettono a punto la funzione erotica delle persone giunte al grande declino. Basta rinchiudersi in una gabbia e la corrente cosmica si incarica di fare il resto. È la stessa energia cosmica, assicura Reich, che compie il miracolo di ridare vigore sessuale. Egli sa tutto dell'orgone: lo ha visto e misurato e sa perfino che è di tinta azzurra. Immaginate le turbe dei clienti e l'affollamento della clinica che presto assumerà proporzioni spettacolari.
L'anno scorso per poco non scoppiò lo scandalo in uno degli accampamenti estivi nello stato di New York. Il direttore voleva ad ogni costo prendere in affitto i famosi accumulatori energetici per "rifornire" i ragazzi del campo. Solo all'ultimo momento il medico del campo riuscì a sventare il piano del direttore che certamente voleva imporre ai giovani il trattamento subìto di persona, dimenticando che i giovani avevano caso mai bisogno di tutt'altri accumulatori".

Sembra impossibile che, a quattro anni dalla fine di una guerra rovinosa, con il mondo da ricostruire, ci fosse qualcuno disposto a perdere tempo (e denaro!) per queste cose. Ma tant'è. Ed è ancora più sorprendente vedere che ancora oggi l'"orgone" è tuttora vivo e vegeto, basta infatti cercare su Google e salteranno fuori ben 428.000 risultati. forse neanche il professor Reich avrebbe sperato tanto.
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